Fermati i due italiani assassini di Luca Sacchi. Recuperata, nel pomeriggio, anche la mazza da baseball – VIDEO

Roma, 25 ottobre 2019 – Dopo la brutale aggressione per rapina ad opera di due giovani, avvenuta la sera del 23 ottobre in via Teodoro Momsen, nei pressi del locale “John Cabot” in danno di Anastasia Kylemnyk colpendola alla testa con una mazza da baseball per strapparle lo zaino e l’intervento in sua difesa del fidanzato Luca Sacchi, a cui i balordi hanno sparato in testa, provocandone la morte, sono immediatamente scattate le indagini congiunte di Carabinieri e Polizia di Stato, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, D.ssa  Nadia Plastina.
Le serrate indagini svolte dagli investigatori hanno portato all’individuazione dei presunti autori dell’efferato delitto in D.G.V. e P.P., ambedue italiani e ventunenni.
Le intense ricerche che hanno visto l’impegno del personale del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di P.S. “San Basilio” e del Nucleo Investigativo e del Nucleo Radiomobile e della Compagnia di Roma “Piazza Dante” del Comando Provinciale Carabinieri di Roma, hanno consentito di rintracciare i fuggiaschi e catturarli, nella decorsa notte, D.G.P. in un Hotel in zona Tor Cervara mentre il P.P. è stato bloccato sul terrazzo di una palazzina ove si era nascosto, nella zona di Torpignattara.
La cattura dei due, ha permesso di sequestrare oggetti di interesse investigativo.
Le ricerche investigative non hanno avuto termine finchè, nel pomeriggio odierno, nel corso del capillare rastrellamento eseguito dagli Agenti della Polizia di Stato e Carabinieri, ha permesso di ritrovare, nei campi adiacenti al G.R.A., nei pressi alla centrale del latte, la mazza da baseball con la quale i due fermati hanno aggredito i giovani ragazzi ai Colli Albani.
Al termine delle attività,  D.G.P. e P.P. sono stati sottoposti a Fermo del Pubblico Ministero emesso dalla Procura della Repubblica di Roma per i reati di “omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi” e condotti presso la casa circondariale di Regina Coeli.

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