Processo sospeso per i due Marò

New Delhi, 28 marzo – La Corte Suprema indiana,  presieduta dal giudice B.S. Chahuan e dal giudice J. Chelameswar, nell’udienza tenuta oggi e durata 10 minuti, ha accolto il nuovo ricorso proposto dai Marò e fissato la nuova udienza tra quattro settimane.

Il legale dei soldati italiani, Mukul Rohatgi, esponendo il ricorso proposto, ha chiesto l’annullamento della denuncia iniziale (First information report o Fir) in cui è contenuta l’accusa di aver ucciso due pescatori il 15 febbraio 2012, l’esclusione dall’ uso della polizia antiterrorismo Nia e della stessa giurisdizione dell’India in quanto l’incidente è avvenuto al di fuori delle acque territoriali. Escludendo, quindi, della polizia NIA, non vi è più la possibilità che i due Fucilieri di Marina vengano condannati con la pena capitale ed accusati di terrorismo.

Attraverso una “notice”, la Corte Suprema ha notificato al governo indiano l’invito a comparire per la prossima udienza e a presentare le proprie argomentazioni.

Mukul Rohatgi ha così commentato la decisione della Corte: «Sono molto soddisfatto perché siamo riusciti a far accogliere la nostra posizione e a bloccare la presentazione dei capi di accusa da parte della polizia antiterrorismo Nia».

 

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