Epidemia di Ebola in Guinea

ANSA – Ci sono anche gli esperti italiani dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma tra il personale medico che in Guinea sta affrontando l’epidemia di Ebola. Lo afferma l’Oms, secondo cui la missione dello European Mobile Laboratory gestirà due laboratori di alta sicurezza per la diagnosi della malattia.

Del team, che è arrivato nel paese, faranno parte oltre ai ricercatori italiani anche personale del Bernhard-Nocht Institute di Amburgo e dell’Institut Pasteur di Lione, e la missione, a cui si aggiungeranno esperti britannici, dovrebbe durare qualche mese, fino alla fine dell’epidemia, in collaborazione con le autorità locali e con l’organizzazione Medici Senza Frontiere che ha circa 30 esperti nella zona.
L’esatto numero di persone impiegate e la loro collocazione esatta sono invece tenuti segreti per motivi di sicurezza, visto che la zona è anche considerata teatro di guerra.
Fino a questo momento in Guinea si sono avuti 88 casi con 63 morti, concentrati nella zona di confine nel sud del paese.
Alcuni contagi sono stati rilevati anche in Liberia e Sierra Leone. I paesi confinanti hanno aumentato la sorveglianza alle frontiere, mentre il governo ha emanato una serie di raccomandazioni per evitare i contagi, tra cui non toccare i corpi delle persone morte per la malattia, una usanza comune ai funerali, e evitare di mangiare la carne di pipistrello, animale che è un potenziale vettore. ”L’Oms – specifica però l’agenzia – non ritiene al momento di dover raccomandare alcuna restrizione ai viaggi o ai commerci a causa dell’epidemia”.

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