Cinema - NEWS FROM HOLLYWOOD by STELLA S.

“Mank” e la battaglia infinita

Dalla nostra corrispondente da Los Angeles, Stella S..

Los Angeles, 10 aprile 2021 – David Fincher regista del film “Mank” in competizione con 10 nominations per gli Oscars del 26 Aprile, prodotto e distribuito da Netflix, ci riporta nella Hollywood “degli anni 30 e 40”, puntando sul personaggio e scrittore storico Herman J. Mankiewicz e la creazione della sceneggiatura del film più avversato nella storia del cinema: “Citizen Kane”.

Il film girato in bianco e nero (Erik Messerschmidt) ha due protagonisti: Mankiewicz per gli amici Mank (Gary Oldman) e il personaggio della sua sceneggiatura: Kane.

Mank, per l’epoca, dipendente dall’alcool, era considerato per le sua immaginazione, uno scrittore inusuale per le sue storiche battute d’inimitabile umorismo e l’originalità del suo porsi, evitando inutili diplomazie con le quali riusciva a crearsi risentimenti o invidie in Hollywood per il successo del suo lavoro.

Herman J. Mankiewicz invece, spesso sosteneva giovani scrittori, offrendo loro disinteressatamente il suo aiuto.

A causa di un incidente stradale, era immobilizzato a letto quando gli viene commissionato l’ incarico inusuale ma ben pagato dalla MGM, per scrivere una sceneggiatura adatta al giovane talento cinematografico Orson Welles.

Inoltre a Mank viene data in aiuto, una dattilografa inglese (Lily Collins) e ovviamente il necessario a soddisfare le sue “esigenze alcoliche”.

La sceneggiatura prende corpo sulla carta ma delude le aspettative del capo della MGM Louis B. Mayer (Arliss Howard) e il suo dirigente alla produzione Irving Thalberg (Ferdinand Kingsley) in previsione di un immaginabile terremoto nel mondo dell’Hollywood di allora.

Il personaggio della storia, Charles Foster Kane, è facilmente identificabile nel magnate della carta stampata William Randolph Hearst (Charles Dances) nonché della diva e sua compagna, Marion Devies (Amanda Seyfried).

Pregevole la scena nella sala da pranzo del castello di Hearst dove Mank, senza fronzoli, affronta i presenti e il padrone di casa sciorinando le proprie opinioni senza riserve.

Nonostate William Randolph Hearst finga di aver ignorato il problema, dietro le quinte fa tutto il possibile affinchè venga evitata la proiezione del film.

Mank, pur avendo scritto in modo esclusivo la sceneggiatura di “Citizen Kane”, concesse a Welles l’onore di aggiungere il suo nome come secondo autore. Il film vinse l’ Oscar come migliore sceneggiatura originale. Ambedue, però, non vollero presenziare alla consegna del premio.

Beatrice Welles, da noi intervistata durante l’AFI Fest per la presentazione del film “Citizen Kane” in versione restaurata, aveva confermato l’accanimento posto contro il film del padre da considerarsi cult movie, un capolavoro di regia tra i film da salvare. L’originale rischiò di essere distrutto se non ci fosse stata la battaglia sostenuta dalla RKO Radio Pictures, che ne difese la distribuzione.

cinema-Peter Bogdanovich, Beatrice Welles
cinema-Peter Bogdanovich, Beatrice Welles

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