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Conservare gli scontrini era ed è fondamentale per i rimborsi del Fisco

Perché conservare gli scontrini era ed è fondamentale per i rimborsi del Fisco? Risposta: se il fascicolo elettronico ha qualche buco, allora chi ha lo scontrino cartaceo lo allega

Conservare gli scontrini era ed è fondamentale per i rimborsi del Fisco. Infatti, se il fascicolo elettronico ha qualche buco, allora chi ha lo scontrino cartaceo lo allega. 

In teoria

È vero che dal 2017, in teoria l’Agenzia delle Entrate ha introdotto una semplificazione: grazie al Sistema Tessera Sanitaria, le spese mediche dovrebbero essere raccolte in automatico in un prospetto digitale, pronto per essere utilizzato nel modello 730. Si tratta di un file Excel consultabile online, che riporta tutte le spese sanitarie sostenute e detraibili, e che può essere presentato al CAF o a un professionista abilitato, accompagnato da un’autocertificazione. In teoria il prospetto elettronico e l’autocertificazione sono sufficienti anche per chi presenta il 730 precompilato o semplificato.

Nella realtà

Nel caso in cui dal prospetto manchi una voce (una fattura o uno scontrino effettivamente detraibile), se il contribuente ha conservato quella specifica documentazione, la aggiunge manualmente nel totale delle spese sanitarie dichiarate nel 730. Se non  ha lo scontrino, zero rimborso.

Ricapitolando

Se la spesa viene trasmessa direttamente all’Agenzia delle Entrate e al cittadino non resta nulla in mano, come fa a controllare che le spese vengano effettivamente registrate? Impossibile. Deve avere lo scontrino cartaceo, che lo salva.

Il file consultabile online

Come si scarica il prospetto dal Sistema Tessera Sanitaria? È necessario accedere al portale del Sistema Tessera Sanitaria, nell’area riservata al cittadino. L’accesso avviene tramite identità digitale SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Una volta effettuato il login, si può cliccare su “Vai al servizio” sotto la voce “Consultazione spese sanitarie” per scaricare il file Excel con tutti i dati aggiornati.

Esempi pratici di spese mediche detraibili

Per capire meglio quali siano le spese per cui vale la pena conservare con cura gli scontrini, ecco alcuni esempi pratici di voci comunemente detraibili dal reddito ai fini IRPEF:

  • Farmaci: Tutti i farmaci con scontrino parlante (quello con il codice fiscale del paziente), inclusi medicinali da banco, omeopatici, veterinari (per animali domestici, con detraibilità limitata a una franchigia e un tetto massimo).
  • Visite Specialistiche: Onorari per visite mediche specialistiche presso studi privati o strutture pubbliche (cardiologiche, oculistiche, dermatologiche, ginecologiche, ecc.).
  • Prestazioni diagnostiche e strumentali: Esami di laboratorio, radiografie, ecografie, risonanze magnetiche, tac, ecc.
  • Ticket sanitari: Le quote pagate per prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale.
  • Dispositivi medici: Acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto correttive, apparecchi acustici, arti artificiali, protesi dentarie, plantari ortopedici, siringhe, termometri, misuratori di pressione, ecc. È fondamentale che questi siano certificati come “dispositivi medici CE”.
  • Cure termali: Le spese relative alle prestazioni sanitarie effettuate in stabilimenti termali, escluse quelle per il soggiorno.
  • Fisioterapia e riabilitazione: Sedute di fisioterapia, osteopatia, logopedia, e altre terapie riabilitative prescritte da un medico.
  • Spese per degenze e interventi chirurgici: Ricoveri in cliniche o ospedali, onorari di medici e chirurghi per interventi.
  • Assistenza specifica: Spese sostenute per l’assistenza infermieristica e riabilitativa, o per l’assistenza personale a persone non autosufficienti, nei casi e nei limiti previsti dalla normativa.

Consigli per un’organizzazione impeccabile degli scontrini

Considerata l’importanza di avere sempre a portata di mano la documentazione cartacea, un’organizzazione efficiente può farti risparmiare tempo e stress al momento della dichiarazione dei redditi. Ecco alcuni metodi pratici:

  1. Raccoglitori o buste a fisarmonica: Il metodo tradizionale ma sempre efficace. Dedica un raccoglitore ad anelli o una busta a fisarmonica (quelle con le sezioni) esclusivamente alle spese detraibili. Puoi dividerle per mese, per tipo di spesa (es. “Farmaci”, “Visite”, “Dispositivi Medici”) o per familiare. L’importante è avere un sistema che ti permetta di trovare rapidamente ciò che cerchi.
  2. Suddivisione immediata: Non lasciare gli scontrini sparsi! Appena ricevi uno scontrino o una fattura per una spesa detraibile, riponilo immediatamente nel raccoglitore o nella busta designata. Un’abitudine costante evita accumuli e smarrimenti.
  3. Fotocopie o scansioni: Gli scontrini fiscali, soprattutto quelli termici, tendono a sbiadire nel tempo, rendendo illeggibili le informazioni essenziali. È una buona pratica fare una fotocopia (anche più di uno per foglio) o scansionarli. Se scansionati, salvali in una cartella digitale sul tuo computer o in un servizio cloud (es. Google Drive, Dropbox) ben organizzata (es. una cartella per anno, con sottocartelle per tipo di spesa o mese).
  4. App per la gestione delle spese: Esistono diverse applicazioni per smartphone (sia gratuite che a pagamento) che ti permettono di scansionare gli scontrini con la fotocamera del telefono, categorizzarli e a volte anche estrarne i dati. Questo non sostituisce la necessità di conservare il cartaceo, ma crea un ottimo backup digitale e facilita la somma delle spese. Cerca app dedicate alla gestione delle spese personali o “document scanner”.
  5. Graffette e annotazioni: Se hai più scontrini simili o vuoi aggiungere una nota importante (es. “Spesa per occhiali da vista di [Nome Figlio]”), usa graffette o piccole annotazioni a matita sul lato dello scontrino o su un post-it attaccato.
  6. “Cassetto fiscale” domestico: Potresti dedicare un cassetto o una scatola specifica a tutta la documentazione fiscale dell’anno in corso: oltre agli scontrini, anche CU (Certificazione Unica), documenti relativi a mutui, ecc.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
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