È andata di lusso, ma poteva essere una tragedia: collisione sfiorata in volo tra due aerei cinesi, uno diretto a Malpensa il 6 luglio 2025. Una manovra improvvisa ha evitato una tragedia nei cieli della Siberia. I due aerei sono finiti a soli 90-120 metri di distanza l’uno dall’altro. L’incidente – senza conseguenze – ha sollevato preoccupazioni sulla gestione del traffico aereo in spazi aerei complessi e sulle difficoltà di comunicazione tra i piloti e i controllori di volo.
I fatti: una risalita non autorizzata
L’episodio ha coinvolto il volo passeggeri CA967 di Air China, un Airbus A350 in rotta da Shanghai a Milano, e il volo cargo CSS128 di SF Airlines, un Boeing 767 che volava tra Budapest ed Ezhou. Secondo le ricostruzioni, il velivolo di Air China è salito improvvisamente da 34.100 a 36.000 piedi senza aver ricevuto l’autorizzazione dai controllori russi.
Questo cambio di quota non autorizzato ha portato l’aereo a incrociare la rotta del volo cargo, che viaggiava alla quota di crociera di 35.000 piedi. I due aerei sono arrivati a una distanza verticale di appena 300-400 piedi, ben al di sotto dei 1.000 piedi considerati il limite minimo di sicurezza.
Sistemi anticollisione e manovre evasive
La situazione di pericolo ha attivato i sistemi automatici di allarme, noti come TCAS (Traffic Collision Avoidance System), a bordo di entrambi gli aerei. I sistemi hanno fornito istruzioni immediate agli equipaggi, che hanno così potuto effettuare manovre evasive coordinate per evitare l’impatto. A quel punto, anche il controllo del traffico aereo ha dato istruzioni ai piloti di cambiare rotta, allontanandosi l’uno dall’altro.
Comunicazioni confuse e responsabilità da chiarire
L’analisi di registrazioni audio diffuse sui social media cinesi suggerisce che la causa dell’incidente potrebbe essere una serie di comunicazioni ambigue o fraintese. Al momento dell’incidente, il controllo del traffico aereo russo stava gestendo simultaneamente più aerei nella stessa zona.
È stato ipotizzato che il pilota dell’Airbus A350 possa aver frainteso le istruzioni rivolte a un altro volo o aver interpretato in modo errato una trasmissione disturbata, causando la risalita non autorizzata. Le conversazioni successive tra i due piloti, avvenute in mandarino su un canale riservato, hanno evidenziato una tensione sulla responsabilità dell’accaduto. Il pilota del cargo ha espresso dubbi sulla manovra del collega, mentre il comandante del volo passeggeri ha incolpato la presunta confusione creata dal controllore di volo russo. Al momento, le compagnie aeree coinvolte e le autorità competenti non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’incidente.