Notizie

Class action europea contro Booking: la carica dei 10 mila hotel 

Avviata class action contro Booking, cui hanno aderito per ora già 10 mila hotel, ma c’è tempo sino al 29 agosto 2025 per partecipare

Oltre 10 mila hotel dicono basta a Booking tramite una class action, ma c’è tempo sino al 29 agosto 2025 per partecipare: gli alberghi diverranno molti di più. L’azione legale collettiva promossa a livello europeo testimonia l’interesse crescente degli operatori del settore nel richiedere un risarcimento per le clausole tariffarie ritenute anticoncorrenziali

L’azione è promossa a livello europeo da Hotrec, supportata da Federalberghi e da oltre 30 associazioni nazionali del settore alberghiero. A coordinare il processo è la fondazione Hotel Claims Alliance, con il supporto di un team internazionale di legali ed economisti specializzati in diritto della concorrenza.

Class action europea contro Booking: occhio alle micro clausole con cavilli

Sotto la lente le micro clausole con cavilli di parità tariffaria (rate parity), che per anni hanno impedito agli hotel di offrire tariffe più vantaggiose sui propri canali rispetto a Booking. Una pratica che, secondo la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, vìola il diritto europeo della concorrenza. Le conseguenze di queste clausole sono state tangibili: maggiore dipendenza dalle piattaforme online, riduzione delle vendite dirette, libertà contrattuale limitata e un costante aumento dei costi di intermediazione. Insomma, le pratiche abusive nel mercato digitale non saranno più tollerate dal settore alberghiero in Europa.

Partecipazione gratuita e senza rischi

Grazie al sostegno di fondi specializzati, l’adesione alla class action è completamente gratuita e senza rischi per gli hotel partecipanti. Per registrarsi è sufficiente collegarsi al sito www.mybookingclaim.com, e compilare il modulo di adesione fornendo le informazioni richieste.


Quanti soldi ballano

Stando alle stime, gli albergatori potrebbero ottenere un risarcimento fino al 30% delle commissioni versate a Booking tra il 2004 e il 2024, oltre agli interessi maturati. Ma è anche una questione d’immagine: penalizzate la libertà e la sostenibilità economica delle strutture ricettive.

Zero ritorsioni

Sarebbe illegale per Booking.com sanzionare l’hotel – in qualsiasi modo – per aver partecipato a questa iniziativa. Inoltre, in un’azione collettiva simile intentata da circa 2000 hotel già nel 2020, Booking ha mostrato rispetto per l’azione legale degli hotel (pur non essendo ovviamente d’accordo sul merito). Infine, si prevede che diverse migliaia di hotel di tutta Europa parteciperanno a questa iniziativa. Non è nell’interesse commerciale e strategico di Booking mettere a rischio il rapporto commerciale (in corso) con questi hotel.

Bisogna vedere anche cosa ne pensa Booking

Ospiteremmo l’opinione di Booking qualora lo richiedesse. Rammentiamo che Booking.com è una delle più grandi agenzie di viaggi online al mondo. È una piattaforma che permette di prenotare online una vasta gamma di alloggi, come hotel, appartamenti e bed & breakfast, ma anche voli, noleggio auto e attrazioni turistiche. Fondata nel 1996 ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, Booking.com è nata come una piccola startup olandese. Nel 2005 è stata acquisita da The Priceline Group, un’azienda statunitense che in seguito ha cambiato nome in Booking Holdings Inc.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
SKIN:
STICKY