I bus del cielo regionali sbarcano all’aeroporto di Rieti: protagonista l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile, del ministero delle Infrastrutture), con un investimento di 10 milioni di euro. Il volo dimostrativo del 15 settembre 2025 da Fano a Roma Urbe in meno di 50 minuti dall’Adriatico al Tirreno è andato benone con un King Air B200 da 9 posti che da Fano è atterrato a Roma Urbe in meno di un’ora, con a bordo dirigenti Enac e rappresentanti istituzionali. Siamo, per usare un inglesismo, nell’ambito del Regional Air Mobility (RAM), il progetto che punta a creare una rete capillare di collegamenti aerei a corto raggio, con piccoli aeromobili in grado di connettere territori e comunità oggi lontani dai grandi circuiti della mobilità.
Target, ridurre drasticamente i tempi di viaggio e favorire la delocalizzazione turistica. Tra i sei aeroporti scelti per i primi interventi c’è Rieti col suo aeroporto Ciuffelli, per il quale sono stati stanziati 10 milioni di euro. Lo scalo reatino, legato al volo a vela e alla formazione, diventa parte di una strategia nazionale. Gli aeroporti minori si trasformano in hub funzionali, integrati nel tessuto economico e sociale. Un boost in vista dei Mondiali di Volo a Vela del 2027, che vedranno Rieti tra i protagonisti.
Rieti (come Siena, Capua, Pavullo del Frignano e Vitarbo) attende da tempo immemore la realizzazione della Salaria a quattro corsie e collegamenti ferroviari più rapidi con Roma. Viste le attese bibliche, se non ci sono strade a sufficienza, allora si vola. Una rete di bus del cielo nel 2025 realizzabile, e negli anni 1950 neppure immaginabile. In più, la possibilità fare business: trasformare l’aeroporto in un polo di attrazione per il turismo sportivo e per nuove forme di mobilità. E comunque, serviranno pur sempre collegamenti adatti all’aeroporto, specie a livello di strade e treni: altrimenti si rischia l’effetto oasi sperduta.
Regional Air Mobility (RAM)
La Regional Air Mobility (RAM) italiana prevede collegamenti aerei a corto raggio che integrano i territori, sfruttando inizialmente scali minori come Fano e Roma Urbe, oltre a città come Bologna, Modena, Ravenna, Rimini e Reggio Emilia. Il progetto, promosso dall’ENAC, mira a creare una rete di collegamenti tra aeroporti territoriali, riducendo le distanze e rendendo più agevole lo spostamento, con l’obiettivo di iniziare le operazioni nell’estate 2026.
Al fine di consentire lo sviluppo delle infrastrutture territoriali Enac ha reso disponibili alla propria società in-house Enac Servizi risorse finanziarie per l’attuazione di un ambizioso programma pluriennale di investimenti, che sia da volano e moltiplicatore di investimenti sul territorio. Oltre all’aeroporto di Roma Urbe, per cui sono stati stanziati circa 18 mln €, sono infatti previsti nel breve termine interventi di riqualifica delle infrastrutture di volo e degli impianti sugli aeroporti di Rieti (10mln€), Siena (34mln€), Capua (8mln€), Pavullo nel Frignano (6mln€), Milano Bresso (9 mln€) e Viterbo (2 mln€). Nel medio termine sono in fase di programmazione interventi su tutti gli altri scali del network affidato ad Enac Servizi.
Scali regionali su 7 aeroporti
Per promuovere lo sviluppo delle infrastrutture territoriali, ENAC ha assegnato risorse finanziarie alla sua società in-house, ENAC Servizi, destinandole a un ambizioso programma pluriennale di investimenti. L’obiettivo è fungere da volano e moltiplicatore di ulteriori investimenti sul territorio. Nel medio termine, sono inoltre in fase di programmazione ulteriori interventi su tutti gli altri scali facenti parte del network gestito da ENAC Servizi.
- Roma Urbe: circa 18 milioni di euro
- Siena: 34 milioni di euro
- Rieti: 10 milioni di euro
- Milano Bresso: 9 milioni di euro
- Capua: 8 milioni di euro
- Pavullo nel Frignano: 6 milioni di euro
- Viterbo: 2 milioni di euro
Questi scali sono quelli da cui l’ENAC, tramite ENAC Servizi, sta avviando un programma ambizioso di investimenti per rilanciare gli aeroporti territoriali e creare una rete nazionale capillare di collegamenti a corto raggio. Sono stati menzionati
L’ENAC
Il presidente Enac, Pierluigi Di Palma, sostiene che si tratta di un primo passo verso una rete nazionale capillare a corto raggio, per avviare la connettività orizzontale tra Adriatico e Tirreno, tagliando drasticamente i tempi. Mediante la società in-house Enac Servizi, l’Ente vuole potenziare l’integrazione aria-aria, superando quella aria-ferro. Rapidità ed efficienza quindi.
“Enac ha messo in piedi un cospicuo programma di investimenti per rendere gli scali appetibili e resilienti” ha messo in evidenza il Presidente Enac Pierluigi Di Palma. “Sono spazi da vivere integrati nel tessuto sociale economico e culturale dei territori in cui sono inseriti, al servizio delle comunità, dello sviluppo e della delocalizzazione turistica. È un cambiamento che può rendere nuovamente attraenti zone che sono rimaste marginalizzate dallo sviluppo turistico massivo e che punta sulla qualità della vita e sulle diversità ambientali. Grazie a questo nuovo paradigma sarà possibile immaginare scenari di intermodalità aria/aria per raggiungere destinazioni talvolta lontane dai classici circuiti di massa ed in modo diverso”.
Il Direttore Generale Enac Alexander D’Orsogna ha evidenziato: “La mobilità aerea regionale rappresenta la nuova frontiera del trasporto aereo da e per gli aeroporti territoriali, in cui non ci sarà più solo business aviation e scuole di volo, ma anche servizi accessibili a un pubblico più ampio grazie a costi di esercizio contenuti, resi possibili dall’innovazione tecnologica degli aeromobili di nuova generazione e da un modello di business innovativo introdotto da Enac”.