Bagagli a mano più grandi in aereo: paura della batosta economica
Le nuove normative proposte dall’Unione Europea in merito ai bagagli a mano per chi va in aereo preoccupano i viaggiatori: paura della batosta economica

Dopo il caro bollette e l’inflazione, arriva un’altra possibile brutta notizia: le nuove normative proposte dall’Unione Europea in merito ai bagagli a mano per chi va in aereo preoccupano i viaggiatori, che sono in preda alla paura della batosta economica.
Bagagli a mano più grandi in aereo: fra intenti lodevoli e realtà dura
L’obiettivo UE è tutelare i viaggiatori. Sì, ma il settore, in particolare le compagnie low cost, che da sempre guadagna fior di soldi sui bagagli aggiuntivi, potrebbe alzare il prezzo dei biglietti a tutti. Insomma, da un favore ai consumatori si passa in un attimo al boomerang tremendo.
Per ora, la Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha approvato modifiche che, se confermate da Parlamento e Consiglio UE, imporranno alle compagnie aeree di includere nel costo del biglietto un bagaglio a mano di dimensioni maggiori rispetto a quelle attuali. I passeggeri potranno portare a bordo due piccoli bagagli a mano gratuitamente: uno con dimensioni massime di 40x30x15 cm e un secondo di massimo 100 cm totali e 7 kg di peso.
Dove nasce tutto
Questa nuova iniziativa nasce da una sentenza della Corte di Giustizia Europea di oltre dieci anni fa. La Corte aveva già stabilito che non si può far pagare un extra per il bagaglio a mano, a patto che rispetti ragionevoli limiti di peso e dimensioni e le norme di sicurezza. Recentemente, diverse associazioni di consumatori hanno sollecitato le autorità nazionali e la Commissione Europea a indagare sulle tariffe che ritengono ingiuste, imposte dalle compagnie aeree a basso costo per il bagaglio a mano. Secondo queste associazioni, i vettori “low-cost” applicano costi aggiuntivi per bagagli che, pur essendo definiti “fuori misura” dalle compagnie, rientrerebbero invece nei parametri di peso e dimensioni considerati “ragionevoli” dall’Unione Europea.
Le reazioni delle compagnie aeree
Ryanair ha annunciato un prossimo aumento delle dimensioni del bagaglio a mano gratuito consentito a bordo, passando da 40x30x15 cm a 40x30x20 cm. Tuttavia, la società irlandese ha precisato che l’applicazione sarà graduale, in quanto richiederà l’adeguamento dei sizer, gli strumenti di misurazione dei bagagli. EasyJet, Vueling e WizzAir adottano già misure per i bagagli a mano in linea con quelle a cui Ryanair si sta adeguando. Il CEO di Ryanair, Eddy Wilson, ha espresso scetticismo, avvertendo che l’introduzione di queste nuove regole potrebbe portare a un aumento generalizzato delle tariffe aeree. Secondo Wilson, anche coloro che attualmente viaggiano solo con una piccola borsa gratuita si troverebbero a pagare di più, rendendo le “interferenze normative” controproducenti per i consumatori.
Quattrini a palate
Se il bagaglio a mano eccede le dimensioni o il peso consentiti dalla compagnia aerea, è probabile che ti venga richiesto di imbarcarlo in stiva pagando un supplemento, che può variare da 30 a 60 euro. Le compagnie low cost sono particolarmente rigide nel controllo delle dimensioni, quindi è fondamentale verificare le regole specifiche prima di partire per evitare costi aggiuntivi o la necessità di re-imbarcare il bagaglio.
Società per fare profitti, non enti di beneficenza
In un contesto di libero mercato, in presenza di società nate per fare profitti e non beneficenza, l’UE tocca un settore delicatissimo. Mette le mani in un vespaio. Le compagnie low cost hanno costruito il loro modello di business sui prezzi base convenienti, compensando con i ricavi extra derivanti dai servizi accessori, inclusi i costi per i bagagli. In più, per una bottiglietta d’acqua a bordo, si paga tantissimo. È tutto lecito. O si rifà tutto daccapo eliminando la libertà tariffaria, o si accettano le conseguenze delle nuove norme.