Tennis

Campionati Internazionali d’Italia di Tennis 77^ edizione – Magico Sinner

Ancora in campo Sinner, Musetti, Cecchinato, Berrettini, Travaglia, Sonego e Fognini.

Roma, 16 settembre 2020 – Ai Campionati Internazionali d’Italia di Tennis – 77^ edizione – la festa della rinovata tribù del tennis italiano non finisce con le imprese dell’enfant prodige carrarese, Lorenzo Musetti.

È proseguita, in toni ancora più enfatici con quelli del suo coetaneo (un anno di più , 19) Jannik Sinner che una decina di giorni fa ha fatto entusiasmare mezzo mondo televisivo a New York, perdendo una partita ormai vinta con due set all’attivo a causa di due infortuni che ne avevano palesemente ridotto le capacità. L’altoatesino restava in campo menomato e si batteva come un leone per tre set costringendo il quotato gigante russo khachanov al terzo set, giocando da fermo e sfiorando anche un impensabile successo.

La giornata di oggi a Roma ci ha raccontato il seguito di quella fiaba.
Il confronto fra l’imberbe altoatesino Jannik Sinner, opposto al numero 3 del ranking, il greco Stefanos Tsitsipas, ha permesso di mettere a fuoco due realtà fondamentali per la credibilità e fiducia nel ragazzo altoattesino.La prima è che il suo valore tecnico agonistico non è quello di un Ufo proveniente dallo spazio, dotato di poteri speciali ma di un essere giovane umano, con i propri limiti e le proprie debolezze.
Proprio come il suo compare carrarese Musetti, Sinner ha travolto Tsitsipas nel primo set (lasciandogli un game). Il greco fino alla Pandemina si era imposto come la grande novità del tennis mondiale conquistando a 20 anni il Masters ed una ampia serie dei tornei più importanti in circolazione.Anche lui, come tanti altri, fra cui il palermitano Cecchinato, nell’ultimo anno hanno accusato qualche battuta d’arresto, rimanendo comunque fra i primi dieci giocatori al mondo. Sinner sostanzialmente lo ha preso a pallate nel primo set e stava continuando a farlo anche nel secondo fintanto che il greco di Atene figlio di una tennista russa, ha avuto una reazione orgogliosa tipo quella avuta da Wawrinka contro Musetti.
Tsitsipas si era accorto che Sinner mostrava palesi segni di stanchezza. Si era sul 4-2 per l’altoatesino. Tsitsipas ha spinto sull’acceleratore ed ha conquistato 4 game di seguito vincendo il set e rendendo necessario il tie break per la vittoria.
Sinner, come Musetti, sono dei fenomeni tennstici di ultima generazioni, cresciuti nell’epoca della racchetta impugnata a due mani. Tecnicamente questa generazione ha una marcia in più. Giocare orizzontali alla rete aumenta ogni potenzialità, specie al cospetto di chi è cresciuto con il rovescio ad una mano sola come, per esempio, Cecchinato che sulla criticità del rovescio, trova il punto di debolezza su cui battono gli avversari più scaltri e dotati. Il solo il cui rovescio è una garanzia, è Wawrinka, ma anche lui ha dovuto arrendersi a Musetti, uno che usa la racchetta con la destrezza delle bacchette cinesi per mangiare il riso.
Dunque il bravo Tsitsipas è riuscito a non essere battuto in due set , ma à stato proprio lo sforzo compiuto a condannarlo ugualmente indicandoci ancora qualcosa a proposito di Sinner.
È vero, nel corso del match è soggetto a crisi di natura atletico-mentale. La tecnica è qualcosa che si può acquisire con l’esercizio e la coordinazione naturale. Maradona e Messi sono fenomeni “terrestri” alla portata a prescindere dall’età. Ciò che invece non si può acquisire, sono la tenuta fisica e mentale, per ottenere le quali è necessaria l’esperienza agonistica.

Dunque le due stelle italiane del tennis sono umane e come tali per diventare e durare come campioni, è necessario che alla classe aggiungano l’allenamento fisico e mentale del campo. Insomma i Djokovic non diventano Numero Uno in un giorno, ma necessitano tempo.

Tornando al Foro Italico, i due Enfant Prodige italiani sono entrambi fenomeni reali. Potrebbero anche andare in finale a Roma considerando che il loro è il miglior tennis in circolazione e si gioca al meglio di tre set e non cinque..

Tutti i presenti sono tecnicamente alla portata. lo stesso Djokovic che al prossimo turno non se la vedrà con l’altro italiano Marco Cecchinato, perchè ha perso contro il serbo Filip Krajinovic, numero 29 al mondo, ha dovuto ancora pagare il problema fondamentale del suo rovescio.
Il siciliano Salvo Caruso non è stato affatto un facile boccone per ll Numero Uno. Ha giostrato praticamente due set allo stesso livello del serbo perdendo solo per quel qualcosa in più che l’altro, senza dubbio, possiede.
Comunque Djokovic che , al contrario di ciò che si ritiene a New York, è un grande sportivo che ama molto il tennis, in più di una occasione ha palesato apprezzamento per il gioco non speculativo del suo avversario italiano che cercava il punto nel gioco e non sugli errori altrui. Si è divertito lui, Caruso ed i fortunati utenti della tv.

Peccato che si giochi a porte chiuse. Il pubblico si sarebbe divertito molto a seguire da un campo all’altro le imprese dei tennisti italiani mai stati così numerosi, forti e competitivi.
Degli otto tennisti italiani ben sei hanno superato i turni e sono ancora in gara per gli ottavi di finale.

Detto di Sinner, Musetti, Caruso e Cecchinato, sono andati avanti – lasciando ben sperare – innanzi tutto Matteo Berrettini, attuale numero 8, assai migliorato sotto ogni aspetto.
Gli ottavi gli hanno riservato un derby tutto italico fra lui ed il marchigiano Travaglia giunto ad una magica maturità vicino alla soglia dei 30 anni.

Un derby, il loro, tutto da gustare. Per Lorenzo Sonego. il tabellone propone domani Ruud Casper mentre un Fognini tutto da scoprirei, esordisce al terzo turno contro la vecchia conoscenza francese Ugo Humbert.. Musetti battezzerà il giapponese Nishikori.

Insomma, tanti italiani non se ne erano mai visti così avanti: una vera valanga azzurra!

 

Giacomo Mazzocchi

Giacomo Mazzocchi, giornalista professionista, è stato capo redattore di TuttoSport, capo della redazione sportiva di Telemontecarlo, direttore della comunicazione della Federazione Mondiale di Atletica Leggera e direttore della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Vanta una vasta esperienza suddivisa fra giornalismo scritto e video con direzione e gestione di giornali, pubblicazioni, redazioni televisive, telecronache, conduzioni e partecipazione televisive. Cura l'organizzazione e produzione tv di eventi e uffici stampa
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