Rugby, Spagna KO. Italrosa ai Mondiali

Le Azzurre vincono per 35-10, con 5 mete e una meta tecnica

Roma, 27 settembre 2021 – L’Italia del rugby al femminile si è qualificata al Mondiale neozelandese del prossimo anno vincendo a Parma, nell’ultima giornata, il proprio girone di qualificazione che comprende Irlanda, Scozia e Spagna.

Per qualificarsi le azzurre di Andrea Di Giandomenico avevano la necessità non solo di battere le iberiche, ma di farlo anche con un punto di bonus.

Ci sono riuscite per 34-10 con cinque mete messe a segno: due dalla frascatana Giordana Duca, una ciascuna di Lucia Gai e Veronica Madia ed una meta tecnica.

In Nuova Zelanda le Azzurre saranno inserite nel girone B con Usa, Canada e la vincente del torneo di qualificazione asiatico (sulla carta il Giappone).

La Scozia, seconda, andrà invece a giocarsi le ultime chance nel quadrangolare finale contro Samoa, Colombia e la seconda del torneo asiatico.

LA PARTITA
Dal primo pallone della partita, le azzurre hanno messo le tende nella metà campo della Spagna, anche se hanno dovuto aspettare il quarto d’ora per sbloccare il risultato con la maul organizzata da una touche ai 5 metri che ha portato in meta Lucia Gai.

Nella ripresa l’indisciplina non aiuta le Azzurre ad allentare la pressione e le iberiche riaprono la partita al 55’ con la meta tra i pali di Llobregat.

Di Giandomenico e la capitana Barattin concertano, allora, la strategia sul gioco al piede. La tattica dà i suoi frutti.

Da una rimessa azzurra recuperata in qualche modo da Gai, Sgorbini rompe la linea difensiva spagnola, poi ci pensa ancora Duca, ad ampie falcate, ad andare a schiacciare in meta..

La trasformazione di Sillari porta l’Italia sul +12.

Una segnatura essenziale anche per riportare il verso della partita dalla parte azzurra.

Da quel momento, infatti, grazie anche ad un lavoro enorme svolto dal pack delle prime 5, l’Italia riprende in mano le redini della partita.

Al 76’, le azzurre mettono il sigillo definitivo del bonus da 5 punti in classifica con la meta di Veronica Madia, arrotondato nel finale da una meta tecnica.

 

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