Perchè l’Italrugby può soprendere l’Inghilterra

Roma,   25 febbraio 2017 – L’Inghilterra non deve fare paura agli azzurri del rugby.

È vero che non l’abbiamo mai battuta nelle 22 partite finora disputate.

È  vero che è imbattuta nel 2016.

È vero che viene da una striscia di 16 vittorie consecutive. E si avvicina a battere il record della Nuova Zelanda fermatasi a   quota18.

È vero che è allenata da un vero mago, quell’Eddie Jones (meta giapponese e metà australiano) capace di trasformare la crusca in oro trasformando, in pochi giorni dal suo approdo in Gran Bretagna una squadra in crisi in una corazzata vincente. Che ha conquistato il Six Nations  2016 con un Grande Slam, tutte vittorie.

È altrettanto vero, però, che se dopo 2  giornate guida il  Torneo a punteggio pieno, è altrettanto vero che si è trattato di due sudatissime vittorie, giunte negli ultimi minuti di gara e di stretta misura , grazie agli opportuni cambi decisi da Eddy Jones ed al piede di Farrell che ha permesso di rovesciare in extremis il risultato che in entrambe le partite la vedeva dietro. Risultati finali a Londra-Twickenham contro la Francia  19-16, ed a Cardiff Inghilterra-Galles 21-16.

La Francia non è apparsa per giunta irresistibile, mentre il Galles ha superato a Roma gli azzurri solo grazie ad un arbitraggio sbagliato. Dunque l’Inghilterra ha faticato contro avversari non trascendentali.

Con questo non  si vuole affermare che l’Italia ha le carte in regola per mettere in fila l’Inghilterra. Ma che abbiamo delle carte da giocarci. Ed è  anche quello che O’Shea ritiene,dopo aver messo a punto un piano “segreto” ed aver curato con attenzione le problematiche negative riscontrate nelle due prime uscite.

Il C.T. azzurro O’Shea conosce bene l’inghilterra per aver gestito professionalmente la profonda riforma innovatrice che ha allargato la base dei nuovi  talenti ora arrivati alla maglia della nazionale della Rosa.

Ha studiato bene anche il filmati delle due precedenti partite dell’Inghilterra.

 Certamente l’Italia non   adotterà la tattica suicida di calciare il pallone in avanti nell’area avversaria confidando negli errori altrui. Si è lavorato, e bene, sulla fluidità della circolazione dell’ovale fra avanti e linee arretrate. Soprattutto si è lavorato sulle ruck e sui raggruppamenti. Dopo di che si è lavorato nel portare l’ovale al largo, lontano dagli avanti dove gli inglesi hanno il loro punto di forza. Per raggiungere questo scopo il C.T. in regia ha provato con soddisfazione la coppia mediana Gori-Bronzini.

Un altro elemento che potrebbe risultare favorevole è la campagna per la exit dell’Italia dal Torneo per manifesta inferiorità.

Insomma gli inglesi ci snobbano e presumibilmente ci prenderanno sotto gamba.

Niente di meglio per stimolare l’orgoglio azzurro e portarlo al massimo della sua potenzialità. Insomma a Twickenham si vedranno  cose nuove e non è detto che non producano sorprese. Sorprese all’ordine del giorno come quella che  oggi  ha fatto la Scozia al Galles, travolgendolo nettamente per 29-13.  La Scozia, da sempre fanalino di coda insieme all’Italia nel Torneo, ha fatto progressi impensabili grazie ad un lavoro molto attento e puntuale. Gioca senza complessi, a viso alto facendo anche divertire. L’ultima meta dell’ala olandese Visser è stato un capolavoro, anche tecnico,  dell’estremo Hogg  che per lanciare in meta la sua ala ha fatto una trasmissione dell’ovale in qualche millesimo di secondo con estrema misura e precisione .

 Le formazioni:

INGHITERRA

·         1 Joe Marler

·         2 Dylan Hartley (Capitano))

·         3 Dan Cole

·         4 Joe Launchbury

·         5 Courtney Lawes

·         6 Maro Itoje

·         7 James Haskell

·         8 Nathan Hughes

·         9 Danny Care

·         10 George Ford

·         11 Elliot Daly

·         12 Owen Farrell

·         13 Ben Te’o

·         14 Jonny May

·         15 Mike Brown

SOSTITUTI

·         16 Jamie George

·         17 Mako Vunipola

·         18 Kyle Sinckler

·         19 Tom Wood

·         20 Jack Clifford

·         21 Ben Youngs

·         22 Henry Slade

·         23 Jack Nowell

Allenatore Eddie Jones (Australia)

ITALIA

·         1 Andrea Lovotti

·         2 Leonardo Ghiraldini

·         3 Lorenzo Cittadini

·         4 Marco Fuser

·         5 Andries Van Schalkwyk

·         6 Abraham Steyn

·         7 Simone Favaro

·         8 Sergio Parisse (Capitano)

·         9 Edoardo Gori

·         10 Tommaso Allan

·         11 Giovanbattista Venditti

·         12 Luke Mclean

·         13 Michele Campagnaro

·         14 Giulio Bisegni

·         15 Edoardo Padovani

SOSTITUTI

·         16 Ornel Gega

·         17 Michele Rizzo

·         18 Pietro Ceccarelli

·         19 George Biagi

·         20 Maxime Mata Mbanda’

·         21 Giorgio Bronzini

·         22 Carlo Canna

·         23 Tommaso Benvenuti

Allenatore Conor O’Shea (Irlanda)

ARBITRO: Roman Poite (Francia)

TV Diretta ore 16 Dmax

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