Rugby – Illusione Azzurra, Galles in testa – GALLERIA FOTOGRAFICA

Cronaca della prima giornata romana del 6 Nazioni 2017.
Roma, Sabato 5 Febbraio 2017. Anche quest’anno il Febbraio romano è ospitale con i visitatori stranieri. Giornata grigia, temperatura mite, qualche goccia.
Si comincia con una certezza, comunque vada la festa che circonda l’evento, qui è più bella che altrove. Convengono su questo i tre amici gallesi Jeremy, Jeannette e Cannon, per la prima volta a Roma da Bridgend, che apprezzano l’offerta di street food di qualità che anima il Terzo Tempo Village nel prepartita. Anche questa è una buona notizia, non ci sono solo i camion-bar che nei dintorni del Foro Italico smerciano a prezzi alti del cibo poco attraente, che molto spesso il turista si fa andar bene.
Entriamo dentro l’Olimpico.
Chiedo a Flavio Gnocchi e Gianluca Barca di AllRugby quali sono le sensazioni dello staff della rivista: ci si aspetta una sconfitta onorevole, con poco scarto di punti e di mete. Il nostro stimato editorialista Giacomo Mazzocchi ritiene che, se l’ltalia riuscirà a rimanere concentrata per 80 minuti, nessun traguardo potrebbe esserle precluso.
Oggi, novità assoluta in un partita casalinga del 6 Nazioni, la presenza del Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella. Purtroppo, mentre lui passa in rassegna le due squadre accompagnato dal presidente del CONI Malagò, si levano diversi fischi tra gli applausi, e non facciamo in ogni caso bella figura con il resto del Continente.
Stadio non pienissimo, oggi sembra di vedere meno tifosi ospiti del solito. L’Ufficio stampa FIR ci dirà che ci sono stati 40.986 spettatori. La crisi post Brexit si sta forse già manifestando in Galles, da sempre il meno florido dei tra i paesi del Regno Unito?
Arbitro del giorno l’inglese Doyle, che ci bacchetterà per gran parte del match senza perdonare nessuno dei molti errori degli azzurri.
La storia di come l’Italia si sia illusa, assieme a tutti noi, durante il primo tempo (sul 7-0 siamo stati provvisoriamente primi in classifica nel torneo, e temiamo che non ricapiterà facilmente), e poi di come la seconda frazione ci abbia riportato ancora una volta a terra è stata già narrata da Marco Cordelli.
A bocce ferme si può dire che i primi 20 minuti degli azzurri in apnea (80% di possesso palla gallese, quasi sempre nella nostra metà campo) potevano essere un indicatore degli sviluppi della partita.
Durante l’intervallo abbiamo raccolto le riflessioni del nostro Mazzocchi e di Marco Pastonesi, entrambi d’accordo sul fatto che sino ad allora il Galles avesse peccato di presunzione, non concretizzando tre opportunità di calcio piazzato, andando per tre volte in cerca della touche ravvicinata alla linea di meta avversaria, anziché optare direttamente per i pali, senza poi concretizzare a punti.
La ripartenza rabbiosa dei gallesi alla ripresa del gioco, con i nostri sempre più disorientati fallosi col passare dei minuti, dicono il resto della vicenda. L’espulsione temporanea di Lovotti è stato il punto di svolta del match, con due mete del Galles durante quei dieci minuti.
Conferenza stampa Italia. O’Shea, a cui viene fatto notare come l’Italia sia ricaduta per l’ennesima volta nella discontinuità di concentrazione, cioè il più classico dei suoi limiti, afferma che in ogni match è come essere sulle montagne russe, e il flusso alternato di energia può influenzarne le sorti. Il cambio di mentalità deve portare a superare i complessi di inferiorità che ancora ci sono, bisogna considerarsi allo stesso livello degli avversari e fare in modo che questa percezione sia condivisa da tutti (lasciando velatamente intuire che anche chi dirige la gara possa trovarsi ad avere questa sensazione), solo così si potranno affrontare le grandi sfide che aspettano la squadra italiana. In ogni caso i soli cinque di calci di punizione a favore italiano sono l’emblema di come è andata oggi.
Sul tema dell’arbitraggio anche il capitano Parisse è diplomatico, ammettendo che l’Italia è stata indisciplinata e giustamente sanzionata, ma forse che gli errori altrui non sono altrettanto severamente bacchettati. E chiude elegantemente con i complimenti al Galles.
Lo possiamo dire? Forse non si dovrebbe, ma lo facciamo lo stesso. Abbiamo perso come è accaduto sempre lo scorso anno, ma oggi non c’è in conferenza stampa quell’atmosfera sconsolata che i baffi spioventi del Jacques Brunel dell’ultimo periodo incarnavano alla perfezione. Basterà per riprendere il percorso nuovo che a novembre scorso ha rianimato alla grande l’entusiasmo?
Prima della conferenza stampa della squadra ospite, la sala come di consueto si svuota. Restano pochi italiani, “www.attualità.it” è presente come al solito, non si molla fino al fischio finale. IL CT gallese Rob Howley, sulla base dell’esperienza maturata a fianco di Warren Gatland, ritiene che le trasferte a Roma non siano mai da sottovalutare, come l’atteggiamento prudente iniziale ha testimoniato. Glissa rispetto alla presunta disparità di trattamento arbitrale, rimandando allo sviluppo tecnico del match (elogiando la difesa italiana) e alla maggior consapevolezza che la sua squadra ha acquisito in prospettiva del prossimo incontro di sabato prossimo a Cardiff contro l’Inghilterra (sfida forse già decisiva per la vittoria finale). Assieme al capitano Alun Wyn Jones si rammarica perciò degli infortuni (Biggar probabile incrinatura delle costole e North con problemi al quadricipite)
La classifica alla fine del primo turno vede Galles, Scozia e Inghilterra primi con quattro punti, Irlanda e Francia a 1 e Italia al palo. Appuntamento a sabato prossimo sempre qui all’Olimpico per l’Irlanda.
Fino ad allora consoliamoci con la galleria fotografica in esclusiva di “www.attualita.it”.
GALLERIA FOTOGRAFICA di Alessio Argentieri
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