Ciclismo

Ciclomondiali, Italia prima Nazione, anche se l’ultimo oro va alla Francia

La Francia, conclude con solo un oro ed un argento!

Roma, 25 settembre 2021- Si è concluso il campionato mondiale di Ciclismo delle Fiandre.

Il francese Julian Alaphilippe, si è confermato il migliore al mondo confermando il risultato dei Mondiali di Imola dell’anno scorso.

Ha vinto prima di tutto perchè è un autentico campione.

Ma anche – va detto subito – perche il danese Mats Andersen, al Km 100, con una sola tamponata ha provocato la rovinosa caduta dei due migliori azzurri, Matteo Trentin e Davide Ballerini, il primo vice campione del mondo due anni fa. Il secondo regista del gioco di squadra.

I due azzurri hanno dovuto abbandonare la gara, lasciando orfana la squadra… Impossibile, in corsa, apportare alcun piano di riserva.

Nel ciclismo professionale avanzato, da soli non si fa un bel niente quando ci sono 268,3 chilometri, dove confrontarsi contro squadroni e campioni di tutto il mondo.

Infatti, il controllo della corsa, è passato totalmente nelle mani dei padroni di casa belgi che avevano il consenso ed il sostegno di un milione mezzo di persone assiepate fra Anversa e l’arrivo di Lovanio.

L’interesse dei belgi era di portare l’idolo Van Aert alla volata finale. Certi dell’imbattibilità del suo sprint.

Onde evitare avventure e fughe pericolose, il sistema più sicuro era quello di portare in testa al plotone gli uomini delle Fiande per tenere un ritmo sempre altissimo.

Fino al momento dell’investimento, però, in testa al gruppo di 20 uomini, assieme ai belgi c’erano proprio gli azzurri a controllare la situazione: 8 maglie azzurrine; 4 belghe, 4 italiane.

Ci provano, comunque, lo sloveno Peter Sagan, con poco successo. Ci prova e ci riprova anche Julian Alaphilippe.

Il francese – con la faccia ed i baffetti di D’Artagnan – è un asso autentico. Sul piano individuale, su strada è assolutamente imbattibile alla distanza. Non è un crono man , ma va fortissimo ad ogni andatura.

Quando ci sono di mezzo le squadre, senza assistenza nessun campione può farcela da solo. Tranne Pantani, in salita.

Il ritmo selettivo imposto da Belgio ed Italia inizialmente, poi dal Belgio (malamente) da solo così ha reso più facile per Alaphilippe giocarsi le proprie carte sulle asperità finali.

Giunto alle porte di Lovanio, con un vantaggio di una quindicina di secondi, si è alzato sui pedali ed ha sferrato il suo affondo, nessuno lo ha visto più.

Neanche gli uomini delle Fiandre che l’hanno visto solo al traguardo di Lovanio mentre baciava teneramente la sua bionda compagna, ridendo sotto i baffi..

Il Belgio non ha avuto neanche la soddisfazione della piazza d’onore perchè il povero Van Aert se la faceva sfilare dall’olandese Van der Poel.

Per le Fiandre, il Mondiale si chiude mestamente anche se l’Italia, dall’alto delle 3 medaglie d’oro ed un bronzo, si è confermata il primo paese ciclistico del globo.

Giacomo Mazzocchi

Giacomo Mazzocchi, giornalista professionista, è stato capo redattore di TuttoSport, capo della redazione sportiva di Telemontecarlo, direttore della comunicazione della Federazione Mondiale di Atletica Leggera e direttore della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Vanta una vasta esperienza suddivisa fra giornalismo scritto e video con direzione e gestione di giornali, pubblicazioni, redazioni televisive, telecronache, conduzioni e partecipazione televisive. Cura l'organizzazione e produzione tv di eventi e uffici stampa
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