Calcio

UEFA Nations League – Italia Olanda

Italcalcio si arena a Bergamo

UEFA Nations League, con Italia-Olanda, la Nazionale italiana di calcio ha smesso di volare a Bergamo.

Non ha ancora smesso di raccattare punti, ma l’evoluzione positiva che aveva mostrato dall’inizio dell’era tecnica Mancinisi è arenata.

Ieri a Bergamo è riuscita a portare a casa uno stentato pareggio 1-1 dando l’impressione che la squadra ormai navighi nelle idee annebbiate del C.T.

È il diciannovesimo risultato positivo dell’Italcalcio ma il cammino nell’UEFA Nations League è decisamente in salita.

Sono solo 3 reti segnate in quattro partite nei confronti con Olanda, Polonia e Bosnia.

Nel match amichevole contro la Moldavia del 7 ottobre, una freschissima formazione azzurra aveva realizzato un punteggio tennistico: 6-0.

D’accordo, è stato detto, la Moldavia non è ne la Polonia di Lewandovsky, nè l’Olanda di De Jong.

Però era sicuramente un avversario da rispettare ed un ottimo partner per un test.

LA SCELTA
Bene, Mancini – strano, per un tipo equilibrato come lui! – sta ignorando ogni indicazione fornita dai test da lui stesso cercati per avere delle risposte.

Ad esempio, quali sono attualmente in Italia le due squadre guida del Campionato.

Non ci sono dubbi anche fra i meno attenti ed i tifosi. Sono Atalanta e Sassuolo che maestosamente procedono a suon di “gioco”, reti e risultati.

In assenza di giocatori italiani nell’Atalanta – che li ha ceduti tutti – il Sassuolo di De Zerbi campa tutto su un trio meraviglie tutto italico: Locatelli, Berardi, Caputo.

Mancini, che calcisticamente capisce tutto e di più, ha compreso bene l’antifona.

Contro la Moldavia, quando gli azzurri stentavano, li ha inseriti tutti e tre ed è venuta fuori una goleada.

Anche perché, parallelamente l’inserimento del duo laziale Acerbi-Lazzari, erano altra fonte di buon gioco collettivo, rendimento e gol.

Quella Nazionale, Moldavia o non Moldavia, era bella, briosa e concreta.

PERCHÉ?
Ora, vai a capire perchè Mancini ieri sera è andato a riproporre una squadra tran tran come la peggiore Juventus di Allegri e poi anche di Sarri?

Ha schierato la coppia di centrali Bonucci-Chielini che nel 2017 parteciparono (con Immobile Jorginho e Florenzi) alla disfatta della Nazionale.

In Svezia, la sconfitta dell’Italia di Ventura, escluse la partecipazione azzurra ai Mondiali russi.

Perchè Mancini ha rinunziato a sè stesso, strada facendo?

Perchè ha rinunciato ad appoggiarsi a quanto stanno producendo di buono squadre italiane?

Che c’è di male a sfruttare adeguatamente il lavoro di De Zerbi?

Perchè preferire creare nei rari raduni di Coverciano. quell’architettura difficile che è un modulo di gioco.

Un procedimento che deve funzionare quasi a memoria piuttosto che trovarselo già parzialmente pronto.

Solo da rifinire, dettagliare. integrare.?

Analizzando chi sono gli uomini schierati in campo contro l’Olanda troviamo un coacervo di giocatori provenienti dalla squadre più disparate:

Donnarumma (Milan) , D’Ambrosio (Inter) , Jorginho (Chelsea), Verratti (Paris S.G.) Immobile (Lazio) , Chiesa (Fiorentina-Juve), Spinazzola (Roma);

Quindi: 2 Inter (Barella e D’Ambrosio); 2 Juve (Bonucci e Chiellini)

Subentrati: 2 Paris S.G. (Kean e Florenzi), Locatelli (Sassuolo), Mancini (Roma).

Sorge evidente quale sia stato il concetto informatore (profondamente sbagliato) del CT.

Puntare sulla qualità del singolo piuttosto che sulla capacità di ogni singolo di aderire ad un progetto tecnico- tattico complesso.

RITORNI SUI SUOI PASSI!
Mancini presuntuosamente dovrebbe aver pensato “Al gioco, ci penso io. Glielo spiego al tavolino e glielo pratico negli allenamenti a Coverciano!”

Chimere. Sogni ad occhi aperti che un pragmatico, quale il navigato tecnico marchigiano, non dovrebbe considerare.

L’abilità di un bravo manager è quella di saper individuare e sfruttare le abilità altrui.

Non doversi inventare tutto lui dalla A alla Zeta. Non deve soffrire di gelosie o complessi, ma saper condividere.

Ma Mancini, comunque, possiede anche un altra qualità.

Un dono concesso solo ai grandi artisti ( anche del pallone) come Antonio Conte e Andrea Pirlo: la buona sorte!

Visto cosa succede alla Juventus balbettante di Pirlo? Rimedia un bel tonico 3-0 sul Napoli per Corona Virus!

Medesima buona sorte per Antonio Conte che raccoglie punti impensati ad ogni circostanza.

Mancini? La sua Nazionale segna 3 reti in quattro partite e si trova in piena corsa per una delle due piazze che contano nella Lega A di Nations League.

Ed anche in Prospettiva Europei e Mondiali!

Roberto Mancini ha un mese di tempo per rivedere con onestà intellettuale la propria missione.

La fortuna aiuta gli audaci! Ma non chi insiste negli errori per dimostrare che non sbaglia mai.

Il 15 novembre appuntamento con Italia-Polonia. Tre giorni dopo Bosnia-Italia.

Il CT ripresenti una squadra che sa fare il pressing e non faccia melina nell’ultimo quarto d’ora per difendere l’1-1 a Bergamo.

Giacomo Mazzocchi

Giacomo Mazzocchi, giornalista professionista, è stato capo redattore di TuttoSport, capo della redazione sportiva di Telemontecarlo, direttore della comunicazione della Federazione Mondiale di Atletica Leggera e direttore della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Vanta una vasta esperienza suddivisa fra giornalismo scritto e video con direzione e gestione di giornali, pubblicazioni, redazioni televisive, telecronache, conduzioni e partecipazione televisive. Cura l'organizzazione e produzione tv di eventi e uffici stampa
Back to top button
SKIN:
STICKY