Tutti i danni dell’ “Italicumvar” o “Fantavar”

Roma, 14.02.2020 – I più attenti osservatori hanno rilevato che ultimamente sia stato introdotta una nuova variante del calcio, un popolarissimo esercizio sportivo collettivo con uso comune di una palla e di mani o piedi.
Nato “Harpastum romano”, questo gioco è andato sviluppandosi nei secoli come: Calcio in Costume a Firenze, Football Soccer nel Regno di Albione, quindi Rugby Football nel Regno Unito, Football Americano neglI USA, Soccer in mezzo, mondo,.
Ultimamente ha assunto, ancora, la variazione denominata provvisoriamente Varcalcio, o Fanta-Var-Calcio, Italicumvar…
È praticato soprattutto in Italia dove già era molto diffuso il Biscalcio, sport introdotto dal genio di Aldo Biscardi che, all’uso del pallone, associava quello della moviola TV.
La fortuna di questa nuova disciplina sportiva consiste nell’introduzione spettacolare della “moviola in campo”, consistente nella rivisitazione diretta di momenti importanti attraverso l’uso delle mezzo televisivo adeguato.
Questa disciplina sportiva è in essere solo a livello nazionale in 23 paesi al mondo ed in alcune competizioni internazionali (tipo Mondiali) e per Top Club. Ad esempio in Champions ma non in Europa League.
Il momento distintivo e di grande successo in Italia dell’Italicumvar, è legato a quanto attestato nel Regolamento del Gioco del Calcio 2019 e ribadito nelle direttive agli arbitri ed allenatori italiani, emanate nel novembre del 2019.
In questa Guida sono elencate tutta una serie di situazioni previste nella Regola 12 sul ‘Fallo di Mano’, infrazione che in area di rigore, conduce al Rigore. .
In questo dettato regolamentare si può intendere tutto ed il contrario di tutto. Anche perché contrappuntati da espressioni tipo: “È DI SOLITO UNA INFRAZIONE…”
Oppure : “Ad eccezione di queste infrazione, ‘DI SOLITO’ non è infrazione…”
Per tentare di sortire da questo guazzabuglio, l’AIA (Associazione Italiana Arbitri) con il Designatore Nicola Rizzoli, nel mese di novembre scorso, ha impartito la seguente Linea Giuda, facendo riferimento al caso del giocatore cagliaritano Cerri autore di un fallo di mano che nel novembre scorso causò un calcio di rigore a favore del Brescia.
“Cerri salta per prendere la palla di testa, non ci arriva di poco e cadendo va giù con un braccio così. È punibile o no? Conta la dinamica, in questo caso. Questa è la disposizione che abbiamo dato noi. Questo è un braccio tendenzialmente punibile, ma dobbiamo dare priorità alla dinamica e per noi questo non è rigore”.
Ma l’arbitro lo assegnò. Così come Valeri (ed il Var) a San Siro, ieri sera, lo ha assegnato alla Juventus per il braccio di Calabria girato di schiena. Situazione analoga.
Non si sta argomentando o quantificando chi si avvantaggi o paghi per quanto sta accadendo sui campi di calcio della serie A da questa cospicua trasformazione italica del Calcio Soccer.
Qui si discetta sull’imposizione sottile di un nuovo sport che trae le sue emozioni tanto dalle esibizione degli atleti ma anche di una messa in scena tecnologica che va affermandosi non si sa se volutamente o meno.
Ironicamente, forse, per sottrarsi alla noia del monotono “possesso palla” patrocinato da Allegri. Ma oggi si stanno affermando formazioni provinciali che sanno offrire grandi emozioni e spettacolo se l’Italvar gli sta alla larga!!!
Altrimenti allo Stadio ed alla TV non si vede l’ora che avvenga un episodio qualsiasi nell’area di rigore per godersi la puntuale sceneggiata di chi espone il braccio per intendere “fallo di mano”” o di chi alza le braccia a palme rovesciati ad intendere “io non centro niente”… Poi tutti si fermano ed attendono qualcosa dal cielo e dal maxischermo.
Un grande spettacolo: emozioni, suspence, attesa.  Poi la possibilità di ammirare la cavalcata elegante dell’arbitro verso il bordo del campo.
Una volta dimostrato il proprio stato di forme, il suo ritorno, verso dove? L’area di rigore per assegnare il penalty? O per la ripresa da dove ci si era fermati?
Uno spettacolo da godere anche ripetutamente. Che grande show esibizionistico.!
Ma non finisce qui. Si crea il post-tecnologia: la proliferazione degli eredi di Biscardi: i varisti ed i controvaristi. Le discussioni al bar. I superesperti giornalistici.. i social…
È evidente che il calcio Italicum ha reso l’importanza dell’arbitro sempre maggiore. Solo che adesso le voci in capitolo (ed anche i guadagni) sono moltiplicati almeno per tre.
Tutto è soggetto ad interpretazioni personali, non il contrario. “Il braccio deve essere accostato al corpo!” Ma di quanto? Un centimetro, 5, 10! Chi lo stabilisce? Chi lo misura? Chi lo interpreta! Chi se ne piglia la responsabilità fra 3 arbitri se non di più?
Un bel tunnel delle ingiustizie e degli arbitrii. Solo il verdetto del “check” sulla palla che superi la linea di porta è elettronico con tanto di segnale, è sacrosanto. Tutto il resto è elaborazione umana, artefatto.
Assolutamente questo sistema Italicum è assurdo ed ingiusto ed anche controproducente anche perché si adotta solo a certi livelli ed in certi paesi.
Altrove, anche in Italia, il calcio soccer vive e sopravvive felicemente continuando a confidare alla responsabilità del solo arbitro – ed eventuali assistenti – in un sistema dove si sa chi sbaglia e chi sbaglia paga .

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