Una gita a ...

Subiaco: da Nerone a San Benedetto.

Alla scoperta di Subiaco, cittadina dalle tante storie.

Roma, 17 aprile 2023 – Il diavolo Nerone e il Santo Benedetto sono solo due dei tanti personaggi famosi che hanno legato la loro vita a Subiaco.

Qui l’imperatore Nerone si fece costruire una villa delle meraviglie composta da laghi artificiali creati grazie ad un sistema di dighe sul fiume Aniene.

I laghi sono poi passati alla storia grazie a Tacito, che li definì “Simbruina Stagna” ovvero “i laghi dei Simbruini”, dal nome dei monti che circondano Subiaco.

Il cui nome sembra che si debba proprio a quel Sublaqueum con cui era stata indicata da Tacito nei suoi testi.

Nel corso dei secoli le dighe crollarono, la villa andò in rovina e di essa oggi restano solo i ruderi, che si possono incontrare percorrendo la strada dei monasteri, che ci porta a conoscere l’altro personaggio illustre del posto: San Benedetto.

Arrivato nell’Alta Valle dell’Aniene alla fine del secolo V, l’adolescente Benedetto da Norcia scelse Subiaco per il suo ritiro spirituale.

Qui si isolò in una grotta sulle pendici del Monte Taleo oggi chiamata “Sacro Speco” e inglobata nel meraviglioso monastero di San Benedetto (nella foto), abbarbicato sulla viva roccia e meta continua di turisti e pellegrini.

È uno dei luoghi di culto più belli ed affascinanti d’Italia, sia per lo spettacolare luogo in cui è costruito, sia per i meravigliosi affreschi che adornano le sue pareti.

Sul Monte Taleo San Benedetto trascorse molti anni in preghiera e fondò l’altro dei due monasteri tutt’ora esistenti, quello di Santa Scolastica, costruito prima di quello del Sacro Speco proprio vicino a quello che restava della villa di Nerone.

Istituito l’Ordine Benedettino, prima di trasferirsi a Montecassino, nella zona di Subiaco il Santo fondò altri dodici monasteri, dei quali oggi restano ben poche tracce.

Subiaco sorge su un colle circondato dai monti Simbruini.

Con i percorsi attrezzati per il trekking, le passeggiate a cavallo e le attività da svolgere sulle acque dell’Aniene, tutta la zona offre al visitatore una vasta possibilità di scelta per il suo tempo libero.

Per salvaguardare lo splendido habitat naturale che circonda Subiaco, nel 1983 è stato creato il Parco Regionale dei Monti Simbruini, che si estende per oltre 30.000 ettari tra il corso dell’Aniene e il confine regionale con l’Abruzzo.

Qui vivono ancora specie in via di estinzione come il lupo appenninico e l’aquila reale.

Forte del suo splendido passato storico, che l’ha impreziosita di monumenti, opere d’arte e tradizioni, Subiaco è una delle cittadine più belle del Lazio.

Tra le sue meraviglie consigliamo lo stupendo ponte medioevale di S.Francesco, costruito nel XIV secolo e tutt’ora ben saldo nella sua unica arcata.

Attraversato il ponte si arriva alla chiesa di S.Francesco (1327), in cui si trovano opere di Antonazzo Romano, Pinturicchio, Sodoma, Sebastiano del Piombo e Giulio Romano.

Vanno poi visitati la Rocca Abbaziale posta sulla sommità del colle e l’intero dedalo di vie e viuzze che la circondano formando il caratteristico quartiere medioevale in cui si svolgeva la vita della Subiaco quattrocentesca.

Quella dei tempi in cui nella Rocca nacquero i celebri Lucrezia e Cesare Borgia.

In tempi ben più recenti a Subiaco sono nati l’attrice Gina Lollobrigida (1927) e il calciatore campione del mondo nell’’82 con la nostra nazionale Francesco “Ciccio” Graziani (1952).

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