Roma, 31 agosto 2018 – Serie A: nell’anticipo della 3a giornata di campionato, un gol di Cutrone a 30 secondi dalla fine, regala la vittoria per 2-1 al Milan contro la Roma e fa sprofondare i giallorossi in una crisi precoce, di inizio campionato.
Se la rete premia oltre i meriti il Milan, infatti, punisce giustamente la Roma, che al Meazza è apparsa svogliata, ferma sulle gambe, senza un’idea di gioco e senza grinta. Perché? Lo dovrà spiegare Di Francesco, che per far rendere al meglio i deludenti Schick e Pastore ha anche cambiato modulo, passando dal 4-3-3 abituale ad un insolito 3-4-1-2, con Pastore trequartista dietro a Dzeko e allo stesso Schick.
Risultato? Squadra slegata e senza costrutto. Ma se i giocatori non corrono forse non è neanche questione di moduli.
Il Milan, dal canto suo, è in costruzione e va visto con fiducia, anche se il duo Higuain – Cutrone visto nel finale piace. Dietro, però, si continua a ballare sulle palle inattive, tanto che la Roma aveva pareggiato con Fazio il gol di Kessie proprio si angolo. Poi il VAR aveva fatto annullare per fuorigioco il 2-1 di Higuain e quello di Nzonzi, per fallo di mano. Decisioni al limite entrambi.
Nel finale un errore in disimpegno di Nzonzi faceva arrivare la palla a Higuain che serviva l’assist vincente a Cutrone.
Ma Gattuso e, soprattutto Di Francesco, devono ancora lavorare moltissimo. Auguri.
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