Pillole mondiali: Marocco, il sogno contro le certezze

Ecco le semifinali: Francia-Marocco e Croazia-Argentina.

Roma, 10 dicembre 2022 – I sogni son desideri di felicità e il Marocco continua a sognare. Perché dopo il Belgio e la Spagna, ha eliminato anche il Portogallo.

Ed è arrivato in semifinale ancora una volta grazie alla sua splendida difesa, che pure contro i portoghesi non ha subito gol.

Collezionando così la quarta partita senza reti al passivo delle cinque che ha giocato al Mondiale! Alla faccia di chi pensa che a pallone vince chi segna più degli altri.

A calcio vince sempre (e ribadiamo sempre) chi non subisce gol. Altro che storie.

Come dimostra questo splendido Marocco, costruito sulla bravura del portiere Bounou. Il migliore della Liga e in predicato di diventarlo anche del Mondiale.

Come dimostrano la corsa, i polmoni e i piedi di Ounah e Amrabat, i due centrocampisti tuttofare che hanno retto la squadra dopo il bel gol di testa di En Nesyri.

E ora sotto con la Francia che i marocchini sfideranno nella sentitissima (soprattutto per loro) semifinale di mercoledì 14 dicembre (ore 20.00).

Francia che ha eliminato l’Inghilterra al termine di una partita bellissima e molto tirata fino al decimo di recupero di un secondo tempo tutto da godere.

Con i francesi che erano andati al riposo in vantaggio per 1-0.

Ad inizio ripresa l’Inghilterra pareggia su rigore con Keane e prende in mano il match.

Ma la Francia ha Giroud, che è sempre una garanzia. È lui a segnare il 2-1 ad un quarto d’ora dalla fine.

Sembra fatta ma arriva un altro rigore per l’Inghilterra, al VAR. Keane va ancora sul dischetto, ma stavolta lo calcia malamente alto.

Per gli inglesi è la fine, per Keane è l’inizio dell’incubo, per la Francia è la continuazione del sogno. Che ora la porterà ad affrontare il Marocco.

E sarà un’altra partita che terra con il fiato sospeso i marocchini, che adesso sognano di battere gli ex colonialisti francesi.

Nell’altra semifinale, quella di martedì 13 dicembre, sempre alle 20.00, si sfideranno la Croazia e l’Argentina.

La Croazia ha eliminato sua  maestà il Brasile ancora ai rigori.

E non chiamatela lotteria. Perché i rigori bisogna saperli tirare e parare e avere i nervi saldi per fare tutto bene.

C’è bravura e abilità nei rigori e i calciatori croati ne hanno da vendere di entrambe.

Il Brasile, come al solito, ha pagato la sua supponenza, che non riesce mai a scrollarsi di dosso. Perché quando vai in vantaggio nel secondo supplementare devi portare a casa il risultato.

Devi, un imperativo assoluto. Non puoi. E il Brasile non è riuscito a dovere, né a potere.

Anche l’Argentina è arrivata alla semifinale ai rigori, nei quali è stata più brava dell’Olanda al termine di una partita piena di cose antisportive.

Insulti, prese in giro, calcioni, spintoni e provocazioni. Tutto sotto gli occhi del pessimo (e ribadiamo pessimo) arbitro spagnolo Lahoz.

Che già nelle coppe europee ha dato spesso dimostrazione della sua incapacità di tenere in mano una partita. Perché sia al Mondiale è uno dei tanti misteri del calcio. O forse no.

L’Argentina è Messi-dipendente, ma dietro balla. Era in vantaggio per 2-0 trascinata dal suo fuoriclasse e si è fatta riprendere al 90’. Quando attacca, però, fa paura.

La Croazia è ostica e difficile da affrontare per chiunque. Furba nei suoi uomini migliori e abile con i piedi. Proprio come Modric, il suo nume tutelare.

Sarà una bella sfida, anche molto tattica. È complicato pronosticare come finirà.

Exit mobile version