Spettacolo

La vita è meravigliosa.

L'eterno capolavoro di Frank Capra nella magia del Natale.

Roma, 25 dicembre 2021.

La ricorrenza.

Non è proprio oggi il 75°anniversario di un capolavoro della cinematografia mondiale perchè La vita è meravigliosa, del maestro Frank Capra, esce negli Stati Uniti il 20 dicembre del 1946.

Lo ricordiamo oggi però in virtù del fatto che la trama è incentrata proprio sul Santo Natale.

La storia.

George Bailey è un giovanotto di talento, idealista, che, sulle orme paterne, porta avanti una società, la <Bailey costruzioni e mutui>, in una piccola cittadina della provincia americana.

I sogni di George s’interrompono sempre per qualche motivo e la società che dirige, insieme allo zio Billy, si trova in crisi di liquidità ad un certo momento del suo percorso.

Crisi determinata da un colpo di mano del perfido Potter, a cui manca solo il controllo della società di George per avere il potere assoluto sull’intera economia cittadina.

L’ipotesi di bancarotta travolge George e la sua famiglia, composta dalla dolce e tenera Mary e dai quattro pargoli.

L’idea estrema per George è il suicidio, anche perchè la polizza sulla vita a suo nome risolve tutti i problemi familiari e della sua società.

C’è però qualcuno che ha a cuore le sorti di George e dall’alto dei cieli viene mandato un angelo a salvarlo.

Clarence è un angelo di seconda classe, cioè un angelo che non ha ancora le ali e deve guadagnarsele facendo delle buone azioni sulla terra.

Alla vigilia di Natale Clarence fa vivere a George un giorno particolare, lo rende invisibile agli affetti più cari e alle persone conosciute creandogli sconcerto e stupore.

La lezione di Clarence fa capire a George l’importanza della vita.

L’amore delle persone che gli vogliono bene è un patrimonio inestimabile che rivitalizza George, nella notte di Natale, per un futuro più roseo del previsto.

Curiosità.

La parabola di Capra, apparentemente una favola, è un film complesso che mette al centro l’uomo che in nessun caso può essere considerato un fallimento.

In una scena finale viene proprio evidenziato il messaggio che se un uomo ha la fortuna di avere dei veri amici non è assolutamente un fallito.

La pellicola mescola commedia, dramma, invenzioni fantastiche che tratteggiano la cittadina di provincia dove vive George in un prima e un dopo il miracolo di Clarence.

Capra lascia molto spazio ad alcune improvvisazioni tra gli attori e per l’epoca gira una scena di una sensualità spiccata tra George e quella che diventerà sua moglie, Mary.

I due si trovano a condividere lo stesso telefono in una conversazione con una terza persona e c’è un gioco di sguardi, di ammiccamenti, un’attrazione magnetica, che fa capitolare George tra le braccia di Mary.

Qualcosa del genere la rivedremo una trentina di anni dopo ne <I tre giorni del condor> tra una conturbante Faye Dunaway e Robert Redford.

I Protagonisti.

George Bailey è un magistrale James Stewart, a detta di molti in una delle sue migliori interpretazioni.

Dopo aver prestato servizio nella seconda guerra mondiale, Stewart riprende la sua carriera e spicca il volo verso l’Olimpo dei grandi divi hollywoodiani.

Mary è una convincente Donna Reed, che vince la concorrenza per il ruolo addirittura di Olivia de Havilland, eroina di <Via col vento>.

Il ricco ed avaro Potter è Lionel Barrymore, attore protagonista sin dai primordi del cinema e che ritroviamo brillante interprete in pellicole come <L’isola di corallo> e <Duello al sole>.

Altri bravi caratteristi sono Thomas Mitchell, lo zio Billy, Ward Bond, il poliziotto amico di George che ha lavorato in tanti western al fianco di John Wayne, Frank Faylen, il tassista doppiato da un insospettabile Alberto Sordi.

La vita è meravigliosa va (ri)visto per obbligo costituzionale.

In un mondo come quello odierno, con tutte le problematiche attuali, è senza alcun dubbio terapeutico…

 

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