Calcio

Champions League: Atalanta-Real Madrid. Vergognosa decisione dell’arbitro

L’Uefa sanzioni con la sospensione dei compensi, il gruppo di arbitri tedeschi.

Roma, 25 febbraio 2021 – Incredibile e vergognosa la decisione arbitrale tedesca ieri sera a Bergamo, dove si giocava l’ottavo di andata di Champions League tra Atalanta-Real Madrid.

Sull’espulsione di Remo Freuler, da parte dell’arbitro tedesco Tobias Stieler, non c’è proprio nulla da discutere o ricamare. Assurdamente volutamente colpevole e basta.

Ha lasciato esterefatti la velocità e la sicurezza con cui l’arbitro ha agito e soprattutto il mancato intervento del Var, a rivedere l’azione.

Si è trattato, insomma, di una clamorosa papera collettiva cui ha partecipato l’intero gruppo tedesco di 5 elementi chiamati a gestire l’importante partita di Champions. O è stata meditata?

La decisione presa al 17′ che ha costretto l’Atalanta a giocare in 10 per 73 minuti contro il Real Madrid.

Una partita persa a pochi minuti dal termine per 0-1, nonostante sia stata dominata dall’Atalanta, con un uomo in meno!

In compenso, nessuno degli “arbitri” hanno visto e sanzionato le scivolate fallose di Nacho. In particolare, al 32′, su Maehle, dove era da punire con il giallo, nemmeno un richiamo!

La vergognosa decisione, è stata vista e commentata anche in Spagna, dove il quotidiano più autorevole e diffuso, Marca, ha pubblicato : “Eccessivo il rosso. Più giusta l’ammonizione!”.

Sportivamente facendo eco a quanto ha ammesso a mezza bocca, a caldo, l’allenatore del Real, Zinedine Zidane. “Rosso eccessivo? Non so! Decide l’arbitro!”

Più nel dettaglio è entrato Fabio Capello che del Real Madrid è stato allenatore vincente con Zidane giocatore. In TV è apparso addirittura infuriato. Scandalizzato sull’accaduto. Tanto da paventare una sorta di complotto contro le squadre italiane in Coppa. “Ieri è mancato un rigore alla Lazio. Stasera l’Atalanta è stata penalizzata. Inizio a farmi venire qualche dubbio..

Poi è entrato nel dettaglio : “Chiara occasione da gol? Macchè! La palla era diretta fuori lateralmente. Inoltre, Freuler non era l’ultimo difensore. C’era Toloi più arretrato che poteva intervenire.”

Il match fra una provinciale italiana, priva di ogni blasone e la squadra – la più titolata al mondo (con 13 successi in Champions) presente a Bergamo senza nove titolari.

Senza tanta caccia alle streghe, ammettiamo che errori si possono fare sia a livello individuale (arbitro) che degli altri suoi germanici collaboratori giudici di linea e Var 1 e 2.

E che il mal tolto non può essere più restituito.

Giacchè si è giocato senza pubblico e la montagna di quattrini cui l‘Atalanta dovrà rinunciare – se l’episodio la metterà fuori dalla Champions – non potrà essere compensata.

Ma c’è sicuramente un mezzo per scusarsi davanti a tutto il mondo sportivo (e non) che segue il calcio a livello di Champions per compensarsi dal lock-out anti Covid.

È quello che la Uefa imponga una sanzione esemplare ai 5 fischietti tedeschi per credibilità del movimento e non complicità nell’accaduto.

Il Real ha subito la superiorità dell’Atalanta anche con un uomo in più!

Gli arbitri non scendono in campo per amore dello sport. Scendono in campo, viaggiano, si allenano perchè introitano anche fino a centinaia di migliaia di Euro l’anno.

Per una partita di Champions il signor Stieler introita 5600 euro fra compenso e diarie. L’arbitro Var 1 ne introita 3.300. Il Var 2.100. I due giudici di linea 1.400.

Non male per una piacevole trasferta di 3 giorni. Queste cifre si arricchiscono in proporzione con il passare dei turni.

Un bel bussiness che va ad aggiungersi alle cifre altrettanto stimolanti che si ricavano nelle competizioni nazionali.

Sbagliare, si può. Difficile quando si sbaglia in coro. Però l’atteggiamento arcisicuro di Stieler può avere influenzato il resto della troupe germanica, storicamente sensibile al fascino dell’autorità sicura di sè!

Dunque, senza tanti complimenti la Presidenza del Calcio Europeo (lo Sloveno Aleksander Ceferin), con un provvedimento d’urgenza, comunichi al mondo di aver bloccato i compensi al team.
In attesa di sanzioni più estese.

Chi sbaglia deve pagare in qualche maniera… Altrimenti si è complici…

Una iniziativa possibile? Magari lo fosse!. In realtà assisteremo al solito balletto di silenzi colpevoli, in attesa che le acque si plachino.

Giacomo Mazzocchi

Giacomo Mazzocchi, giornalista professionista, è stato capo redattore di TuttoSport, capo della redazione sportiva di Telemontecarlo, direttore della comunicazione della Federazione Mondiale di Atletica Leggera e direttore della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Vanta una vasta esperienza suddivisa fra giornalismo scritto e video con direzione e gestione di giornali, pubblicazioni, redazioni televisive, telecronache, conduzioni e partecipazione televisive. Cura l'organizzazione e produzione tv di eventi e uffici stampa
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