Calcio. La Storia è maestra di vita?

Alla Lazio di Lotito il passato non insegna niente. Almeno per ora.

Roma, 11 luglio – Quante volte avete/abbiamo  sentito dire:”la storia è maestra di vita”, a significare che  lo studio ed il riferimento di  fatti accaduti  nel passato possano servire per non commettere errori nel presente e nel futuro.

A questo proposito casi-limite per comprendere meglio quello di cui stiamo parlando sono stati  l’ errore di Hitler, 130 anni dopo Napoleone, che tenta di invadere  la Russia iniziando tale campagna dall’autunno del ’41  oppure i sovietici che nel 1980 invadono un territorio “complicato” come l’Afghanistan dopo la nefasta esperienza americana nel Vietnam nella seconda metà degli anni sessanta.

Abbiamo fatto questo preambolo solo per inquadrare molto più prosaicamente quello che succede nel mondo del calcio ma che in buona sostanza può accadere in tutti i campi della vita.

Il nostro “focus” è sulla S.S.Lazio che da qualche giorno ha iniziato la preparazione in quel di Auronzo di Cadore  praticamente con la stessa rosa della passata stagione, arricchita da qualche baldo giovane  proveniente dal settore giovanile o rientrato da esperienze in campionati minori.

È vero che siamo agli inizi, che il mercato terminerà di fatto il 31 agosto prossimo, che la Lazio non  può spendere quello che non ha e che deve programmare bene i suoi investimenti per non rischiare un forte indebitamento nel bilancio d’esercizio; ma è altrettanto vero che nel mese di agosto, cioè tra un mese esatto, i biancocelesti si giocheranno il futuro prossimo e forse anche qualcosa in più, perché sabato 8 ci sarà la sfida secca con la Juventus per la Supercoppa Italiana ed il 18/25 la doppia sfida per il preliminare di Champions.

A parte la gara coi bianconeri che comunque darà un appannaggio di circa due milioni di euro, oltre naturalmente il prestigio di un trofeo da conquistare, l’affare grosso sono le due partite, andata e ritorno, del preliminare di Champions che così com’è da un “gettone” di partecipazione di circa 13 milioni di euro a cui si aggiungono altri 40 milioni in caso di passaggio del turno per partecipare da settembre alle fasi a gironi.

Tornando al titolo del nostro pezzo la stessa Lazio, ma forse sarebbe più corretto dire il signor Lotito,  nel 2007 quando superò la Dinamo Bucarest e  conquistò l’accesso ai gironi Champions chiuse il mercato di rafforzamento acquistando Vignaroli ed Artipoli!! L’anno scorso lo “sparagnino “ presidente del Napoli De Laurentiis rimandò la possibilità di rafforzare l’organico della propria squadra confidando di poter battere comunque l’Atlethic Bilbao  ed incassare” dopo” i soldi-Champions.

Al momento in cui scriviamo la situazione è in stallo e per carità tutto può succedere e le verità odierne possono essere repentinamente smentite, tuttavia non si capisce perché non si comprenda come uno sforzo ponderato non cervellotico non possa essere organizzato mettendo mister Pioli nelle condizioni di poter lavorare da subito con elementi pronti.

Si parla molto in questi giorni di una politica di svecchiamento dei biancocelesti testimoniata dagli addii di Ledesma, Mauri, Ciani, Sculli con rinunce anche di giocatori come Ederson, Cavanda, Alfaro. Pereirinha, tutto bene perché si risparmierebbero molti soldi in ingaggi di atleti non produttivi,  ma l’eventuale reinvestimento non “deve” essere solo di giovani prospetti futuribili a basso costo bensì anche di giocatori di età media già pronti per sopportare  l’ impatto  Champions oltre poi a competere con le difficoltà di un torneo difficile come la serie A.

La stessa Roma nella scorsa stagione, pur ribadendo il risultato del secondo posto, ha sofferto molto il doppio impegno Campionato/Champions e la Lazio, al momento, non dispone di una rosa all’altezza di tali difficoltà.

Torneremo su questo argomento nel corso di quest’estate calda in tutti i sensi, nella speranza di non dover ripetere malinconicamente che la Storia è……. 

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