Calcio

Calcio Nazionale – Italia, dalle Stelle alle Stalle

Anche l'Irlanda del Nord, ferma l'Italia

Roma, 16 novembre 2021 – La Nazionale italiana di calcio è costretta dall’Irlanda del Nord a ricorrere alla roulette russa dei Playoff-Spareggi per qualificarsi ai Mondiali del prossimo anno in Qatar.

Il C.T. Roberto Mancini dalle Stelle alle Stalle.

Dal trionfo degli Europei a Wembley – contro l’Inghilterra quattro mesi fa, l’11 luglio – al misero pareggio a reti inviolate di Belfast contro una squadra che rappresenta una nazione di 1,8 milioni di abitanti.

Uno pseudo-stato del Regno Unito. esistente solo nelle carte sportive..

Come è possibile che la Nazionale dei Record di imbattibilità – che dava lezione di calcio entusiasmante e fattivo – in 4 mesi sia diventata una formazione balbettante?

Capace di fare un tiro sbilenco in porta – minuto ottavo con il terzino Di Lorenzo – contro un avversario in grado solo di alzare le barricate?

Eppure dell’11 Campione d’Europa, ieri a Belfast in campo c’erano ben otto elementi: Donnaruma – che al 50′ ha salvato la porta azzurra da una legnata di Saville da 7 metri -, Di Lorenzo, Bonucci, Emerson, Barella, Jorginho, Berardi, Insigne .

Da aggiungere a questa lista anche Acerbi, Vice-Chiellini di lusso per le emergenze.

Tanti i reduci, ma forse sono venuti a mancare a Manicini gli uomini più decisivi che fanno la differenza.

Gli elementi brillanti, creativi, tecnicamente dotati e che danno velocità alla manovra.

Prima di tutto Spinazzola – il vero protagonista degli europei. Sulla fascia sinistra irrefrenabile in tandem con Insigne.

Emerson, in sostituzione dello sfortunato Spinazzola, è stato il vero primo errore di Mancini.

Infatti, anzichè imprimere velocità alla manovra, si è rivelato il vero freno a mano della squadra con il suo rimandare indietro ogni pallone che gli arrivasse da sviluppare in manovre verticali con la punta di riferimento (ieri Chiesa).

Mancini non l’ha capito e lo ha sempre confermato, anche ieri, quando lo ha sostituito solo a 10 minuti dalla fine.

Insostituibile si è rivelato (nel bene e nel male) Ciro Immobile in attacco con Belotti, non in condizione.

Mancini si è inventato il tridente offensivo (ovvero “il finto Numero Nove”) per imbrogliare le carte agli irlandesi – che non hanno abboccato.

La “mossa” si è rivelata un handicap fatale. Si è solo intasato l’area avversaria rendendo più semplice la difesa.

Sarebbe apparsa disporre in queste condizioni la presenza di un creatore, rifinitore, “conclusore” come Lorenzo Pellegrini, Ma il romanista si è fermato.

Sulla fascia destra Di Lorenzo è stato esemplare nelle intenzioni, ma nelle esecuzioni (assieme a Berardi ) manca del guizzo decisivo finale.

L’alternativa poteva essere solo Lazzari, ma anche lui si è fermato per infortunio.

Anche il centrocampo impeccabile in questi 4 mesi si è usurato.

Barella ha continuato a battersi anche quando avrebbe fatto meglio a curarsi. Locatelli è incappato nella crisi della Juventus.

Mancini si è giocato anche la carta Calabria. In gran forma con il Milan ottima alternativa ad Emerson o Di Lorenzo, anche il difensore rossonero si è fermato.

Non gliene è andata bene una a Mancini che ha pensato in extremis che per arrivare al gol contro questi irlandesi si poteva tornare ai “Lanci lunghi” di Bonucci che saltavano uno sterile centrocampo.

Dalla padella nella brace. Tutti regali alla difesa irlandese poichè il “Tridente” non aveva l’atleticità per contrastare efficacemente i più aitanti avversari.

Il ricorso all’80’ del giovane aitante “sassuolese” Scamacca, è stata una mossa tardiva e velleitaria.

Così come tutte le molte altre sostituzioni che sono servite solo a perdere tempo e concentrazione a tutto beneficio degli irlandesi.

A questo punto stop ad ogni possibilità di andare in rete, mentre in Bulgaria la Svizzera andava in rete a piacimento, rendendo inutile perfino la eventuale realizzazione del successo azzurro con una rete.

Mancini come Ventura 2017 eliminato ai Playoff per lo 0-0 contro la Svezia a San Siro?

Con l’Italia esclusa dalla fase finale dei Mondiaii per la terza volta.

Chi ha veramente “tradito” Mancini è stato il “punto fermo” Jorginho, non tanto per i due rigori fallito contro la Svizzera , ma per il suo contributo poco lucido alla regia.

Le residue speranze di andare in Qatar il prossimo anno sono, dunque, affidate al piazzamento fra le prime 3 squadre ai Play-Off.

Due partite secche fra 12 ripescate, seconde nei rispettivi gironi di qualificazione.

Si svolgeranno semifinali e finale rispettivamente il 24-25 marzo ed il 28-29 marzo 2022.

IRLANDA DEL NORD (4-1-4-1): Peacock-Farrell; Cathcart, Flanagan, J. Evans, Lewis; S. Davis; Dallas, McCann, Saville (72′ C. Evans), Whyte (72′ Washington); Magennis. Ct. Baraclough.

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson (80′ Scamacca); Barella (68′ Belotti), Jorginho (68′ Locatelli), Tonali (46′ Cristante); Berardi, Insigne (68′ Bernardeschi), Chiesa. Ct. Mancini

Ammoniti: Tonali, Magennis, Peacock-Farrell, Donnarumma

 

 

 

 

Giacomo Mazzocchi

Giacomo Mazzocchi, giornalista professionista, è stato capo redattore di TuttoSport, capo della redazione sportiva di Telemontecarlo, direttore della comunicazione della Federazione Mondiale di Atletica Leggera e direttore della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Vanta una vasta esperienza suddivisa fra giornalismo scritto e video con direzione e gestione di giornali, pubblicazioni, redazioni televisive, telecronache, conduzioni e partecipazione televisive. Cura l'organizzazione e produzione tv di eventi e uffici stampa
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