Calcio – Italia, promossa la linea Sassuolo-Lazio

Italia Moldavia

Visto l’Italcalcio nell’amichevole di questa notte Italia- Moldavia a Firenze.
Il punteggio finale di 6-0 è sembrato più consono ad una partita di Tennis come quella disputata in contemporanea TV dal mitico Djokovic di Parigi.
A parte il riferimento scherzoso al Roland Garros, per Roberto Mancini si è trattato di un proficuo test per mettere alla prova le seconde schiere.

Ciò, in vista dei prossimi impegni azzurri nella Nations League: il 14 ottobre l’Olanda L’11 novembre l’Estonia. Quindi una serie di test individuali principalmente.

Sotto questo aspetto sono senz’altro da promuovere alcuni elementi “buoni subito”. In particolare ha convinto Manuel Lazzari esterno destro e uomo in più della Lazio.
Anche ieri sera, lo “sprinter di Valdagno” è risultato una perenne spina nel fianco moldavo.
Gli attaccanti puri vanno a nozze con un compagno come lui in grado di bruciare ogni difesa sull’out destro e servire palle ghiotte nell’area di rigore avversaria.
Ieri questo punta era Caputo (due gol), domani potrà essere Belotti, Immobile o chiunque abbia compreso la sua iniziativa.
Tra l ‘altro Lazzari è affiatato con Acerbi il centrale che Mancini considera indispensabile per il gioco non solo difensivo.

A proposito di giocatori e di gioco, assai positivo è stato l’innesto del trio del Sassuolo Caputo-Berardi-Locatelli.
Il gioco praticato a Sassuolo da De Zerbi, è quello dei laziali di Simone Inzaghi. E lo stesso che intende anche Mancini in azzurro. Sei reti ne sono il risultato.
Queste le risposte che Mancini cercava ed ha trovato.

Sul piano del gioco in prospettiva dei prossimi impegni, non si poteva chiedere molto di più.
Gioco ispirato quando la manovra viene riferita agli ottimi Cristante e Bonaventura che registi sicuramente non sono .
L’Italia ha giocato con i lanci lunghi per le punte come nelle migliori tradizioni salvo il fraseggio quando la palla entrava nell’orbita del Sassuolo; oppure quando Lazzari si inseriva.
Addirittura il centrocampo azzurro, si è messo a fare melina per “amministrare” il sontuoso vantaggio di 4-5 reti, anzichè accelerare la manovra per mettere alla prova tutti i nuovi entrati.
Tutto sommato una rara occasione di allenamento agonistico mezzo sprecata che poteva essere sfruttata forse meglio.

Exit mobile version