Calcio

Calcio. Hai mai visto l’Inter-Milan … così

Il derby di Milano di sabato prossimo (ore 18.00) sarà fortemente condizionato dal Covid-19.

Roma, 11 ottobre 2020 – “Hai mai visto l’Inter-Milan?” cantava Adriano Celentano. Visti gli ultimi contagi da Covid-19 tra le due squadre è facile aggiungere “così”.

E’ di oggi la notizia che nell’Inter si è contagiato anche Young, che si aggiunge a Gagliardini, Bastoni, Radu, Nainggolan e Skriniar.

Sei nerazzurri in quarantena perché positivi ai quali, ovviamente, ci auguriamo non se ne aggiungano altri.

Nel Milan, per ora, i positivi sono solo due, Gabbia e Duarte, visto che il grande assente delle prime giornate, Ibrahimovic, è tornato negativo e ha giocato contro la Primavera.

Più che con il campo, dunque, Conte e Pioli dovranno fare i conti con il Covid-19 per mettere in piedi le formazioni con le quali giocare il derby di Milano.

E noi, che dopo il focolaio del Genoa, in un articolo precedente, ci siamo già chiesti se questo campionato possa considerarsi regolare, ripetiamo la domanda.

Ma alla luce di tutti questi positivi il derby di Milano può essere ritenuto regolare?

Chi risponde di sì sostiene che gli assenti per Covid-19 vanno paragonati agli infortunati che normalmente si possono avere in squadra durante la stagione.

E in questo caso è la sfortuna che decide di colpirti in occasione di una o dell’altra partita.

Chi risponde di no dice che il campionato è ormai così fortemente condizionato da questo virus al punto che sarebbe meglio sospenderlo.

Noi pensiamo che ad essere condizionato pesantemente, per ora, è solo il Genoa, vista i suoi tanti positivi, che hanno spinto il Ds Faggiano a dire che a Verona giocherà la Primavera..

E pensiamo anche che se nell’Inter i positivi dovessero aumentare fino al punto di arrivare al numero di quelli del Genoa allora anche l’Inter pagherebbe troppo pegno al Covid-19.

E le sue gare, come quelle del Genoa, sarebbero davvero da considerare condizionate.

Dunque che fare? Si andrà avanti. Perché non si può fare diversamente.

Lo ha ben spiegato l’ex interista Rummenigge, oggi dirigente di punta del Bayern Monaco, a chi gli chiedeva se la Bundesliga dovesse essere fermata oppure no dopo l’aumento dei positivi in Germania.

“Non possiamo fermare il campionato, altrimenti molti club rischierebbero di non riprendersi più, fino a fallire del tutto” ha detto Rummenigge.

Anche il calcio è un’industria e in esso, con esso e grazie ad esso vivono e guadagnano in molti. Non solo i calciatori, ma anche tutti gli altri addetti ai lavori.

Dunque si va avanti. Con la speranza che tutti noi, con i nostri comportamenti, faremo il massimo per evitare che i contagi aumentino e che il campionato continui.

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