Calcio

Calcio – Bonus Serie A e antidoto antivirus Arbitraggio

Arbitraggio

Roma, 9 novembre 2020 – Mai registrato un Campionato di calcio di Serie A, così incerto, combattuto ed appassionante!
A turno di recupero azzerati, dopo 7 giornate, ben 9 squadre si trovano ammucchiate nello spazio di 5 punti: dal Milan (17) alla Lazio (11)
In mezzo: Sassuolo (15); Napoli e Roma (14); Juventus ed Atalanta (13); Inter e Cerona (12); Lazio (11).
Insomma, la Pandemia sta incidendo profondamente sulle vicende dello sport nazionale rendendolo in qualche maniera più equilibrato e, perciò, più affascinante e seguito.
Squadre che salgono ed improvvisamente scendono e viceversa, regalando al Bel Paese una serie di “show”, altrimenti dispersi dalle concomitanze.
La Serie A (ed anche le varie Coppe) sono il più grosso alleato del lockdown, dello state a casa.

COSTI SOCIAL PER CALCIO IN TV
Certo, non tutti dispongono dei mezzi per affrontare i costi delle Tv a pagamento. Il Governo farebbe mossa davvero concreta ed intelligente se, in accordo con le Paytv, rendesse “sociali” alcuni costi.
Anche perchè i bar ed i circoli sono “off limits” e così gli assembramenti casalinghi e famigliari, sopra un limitato numero di persone.
L’inverno della seconda ondata della pandemia è ancora lungo, anzi sta per cominciare, ed il calcio potrebbe essere un importante e decisivo alleato della salute italica.
Fa, infatti, molto bene al morale dei tanti italiani – depressi dalle notizie relative all’aumento dei contagi, dei decessi, delle difficoltà ospedaliere – verificare con i propri occhi le imprese post-Covid di Ronaldo ed Ibrahimovic.
Le loro gesta – e quelle di tanti altri calciatori – reduci freschi dal Covi19, contribuirebbero non poco ad allontanare le dannose paure e le ansie che infelicitano tanti italiani.
A suo tempo, si dovrà debitamente ringraziare questi calciatori della Serie A italiana che stanno permettendo che lo “spettacolo continui!” (mi pare che siano ben retribuiti per “giocare”! nota del direttore!)
Fra costoro anche i tanti stranieri che stanno vivendo questa sciagura lontano dal proprio paese, dai loro amici, dalle loro famiglie. Da autentici emigranti di una volta.
In particolare bisognerà scusarsi con Franck Ribery, il fuoriclasse francese della Fiorentina che ieri a Parma è stato trattato come un volgarissimo simulatore.
Proprio lui, uno dei più grandi calciatori in attività. Bandiera del Bayer Monaco con 9 scudetti tedeschi. Miglior calciatore Uefa in Europa 2013, davanti a Messi e Ronaldo.
Gli italiani lo conoscono benissimo, perchè la sua forza agonistica e tecnica fu l’ostacolo principale alla conquista del titolo Mondiale a Berlino 2006, conquistato dagli azzurri ai rigori, 5-3.
Un vice campione del mondo che – a 37 anni e 4 figli – è diventato dallo scorso anno la bandiera della Fiorentina. Ieri “Scaface” Ribery è stato trattato da commediante da strapazzo, come se niente fosse.
Sull’episodio – al 42′ del primo tempo di Parma-Fiorentina 0-0 – si è verificato un silenzio assordante. Una sorta di congiura legata ad una giornata di Serie A particolarmente ricca di grandi episodi.
Parma-Fiorentina è terminata in un pareggio che lasciava soddisfatti entrambi i contendenti, pur se Iachini fronteggia sempre più da presso l’esonero prematuro. Con occhio a Prandelli.
Dell’umiliazione subita da un grande campione chi se ne frega! Per giunta è francese…. Per giunta le cicatrici del viso (incidente d’auto da bambino) non rendono “Scarface” particolarmente fotogenico…
Ed allora? Passiamoci sopra ad un episodio che trasforma un sicuro, plateale rigore in favore della Fiorentina in una ammonizione per grave simulazione, nei confronti di chi ha subito un fallo plateale.
Fallo commesso dal Numero 24 del Parma Osorio che superato nettamente, atterra implacabilmente il francese con un paio di potenti ginocchiate nella schiena seguito da un caldissimo abbraccio.
In piena area di rigore; penalty evidentissimo ad occhio completamente nudo. Per il re ci starebbe anche ammonizione per la gravità e volontarietà del fallo.
Non è dato sapere cosa frulla nel capo ogni tanto di un arbitro quando prende una cantonata.
Forse un fallo così plateale non è ammissibile… Forse c’è dell’altro…
a)La spiegazione deve essere che Ribery ha cercato di truffare inscenando una sequenza da Wrestling!
b) Non si può negare che l’impatto robusto ci sia stato! Ma la regia è stata tutta francese….
Perciò l’avvocato Federico La Penna, da Roma, 37 anni , promosso alla Can A nel 2019 , opta per non passare per fesso. Mostra il Giallo all’allibito francese; rapidamente fa proseguire il gioco.
Forse prende in controtempo anche il Var, l’arbitro di Faenza Michael Fabbri, che non ha la tempestività per richiamare subito La Penna. Idem per quanto riguarda la TV.
Scarface, “Quasimodo”, Ribery rimane solo e decisamente sconsolato. Niente alzate di scudi generali sulla palese ingiustizia e maltrattamento di un Campione.
Episodi di civiltà e di buon gusto che riguardano Campioni da rispettare sempre. Per etica ed anche perchè ce ne sono pochi…
La vicenda, sotto certi aspetti richiama il trattamento umilante di Spalletti verso Totti, costreto a fare giri di campo come un ragazzino della Primavera, in attesa di essere mandato in campo per 5 minuti…
Le polemiche allora riguardavano i meri aspetti tecnici-tattici della situazione imposta dal tecnico. Non già l’etica del rispetto nei confronti di un Campione che tanto aveva dato allo sport (e stava dando) alla Roma.
Ribery è un campione dello stesso calibro di Francesco Totti. Merita rispetto da parte di tutti. Arbitri compresi. Nel bailamme attuale, la vicenda è andata piuttosto “in cavalleria” sui media.
Si può capire. Ma, per rendersi conto della topica, su internet un sito, Calcio News 24, mostra bene in chiaro le immagini di un episodio che non ha bisogno di Moviola per essere chiarito.
Qualcuno di autorevole, perciò, faccia le debite scuse a questo maestro di sport. E magari approfitti per prendere “severi” e pubblici provvedimenti nei confronti di chi deve,non promuoverli, lasciando che questo magnifico campionato di Serie A prosegua nel portare all’interno delle case italiane aria finalmente salubre, fresca e pulita. In attesa del Vaccino.

Giacomo Mazzocchi

Giacomo Mazzocchi, giornalista professionista, è stato capo redattore di TuttoSport, capo della redazione sportiva di Telemontecarlo, direttore della comunicazione della Federazione Mondiale di Atletica Leggera e direttore della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Vanta una vasta esperienza suddivisa fra giornalismo scritto e video con direzione e gestione di giornali, pubblicazioni, redazioni televisive, telecronache, conduzioni e partecipazione televisive. Cura l'organizzazione e produzione tv di eventi e uffici stampa
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