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Racconti di sport. “Il Cervello ed il…..Cagnaccio ! ”

frustalupi oddi lazioMario Frustalupi e Giancarlo Oddi: doppi ex da leggenda di Lazio e Cesena.

Roma,  30  gennaio – Domenica si gioca la seconda giornata di ritorno del campionato, che vedrà la Lazio impegnata a Cesena per dare continuità ad una settimana per lei estremamente proficua in virtù del doppio colpo sul Milan, tra campionato e qualificazione alle semifinali di  Coppa Italia.
 
La partita si presenta molto insidiosa proprio per la differenza che la classifica esprime tra le due squadre e la Lazio avrà tutto da perdere e niente da guadagnare. Ma al di là degli aspetti tecnici e tattici, cogliamo l’occasione per sottolineare l’attuale presenza in campo, nel ruolo di doppio ex, di Antonio Candreva, che ci dà lo spunto per ricordare due “grandissimi” del passato che vissero, come lui, parte della carriera con le maglie di Lazio e Cesena: Giancarlo Oddi e Mario Frustalupi.
 
Ai più giovani ricordiamo che Oddi e Frustalupi, il primo stopper (o come si dice oggi difensore centrale) ed il secondo centrocampista di regia, furono tra i protagonisti dello storico primo scudetto della Lazio del 1974, allenata da Tommaso Maestrelli e che passarono al Cesena nell’estate del 1975 in uno scambio scellerato con Ammoniaci e Brignani. La malattia del vecchio “maestro” probabilmente autorizzò qualcuno a ritenere che fosse uno scambio vantaggioso per la Lazio, ma le cose non andarono così, perché mentre i capitolini nella stagione 75/76 si salvarono all’ultima giornata dalla retrocessione in serie B, i romagnoli addirittura conseguirono uno storico 6° posto ed un altrettanto storica qualificazione in Coppa Uefa!
 
Simpaticamente abbiamo titolato il pezzo “il Cervello ed il Cagnaccio”, ma possiamo testimoniare che Oddi è stato un difensore arcigno sì, ma estremamente corretto e che sapeva trattare il pallone. Era un difensore dai piedi buoni, insomma, con poche ammonizioni a carico e nessuna espulsione, avendo poi, nella sua epoca, avuto  a che fare con gente come Boninsegna, Chiarugi, Clerici, Pulici, Graziani,  Prati e via dicendo. Mica da ridere! Otto gli anni di appartenenza al Cesena per Giancarlo Oddi, dal 1975 al 1983, mentre alla Lazio l’appartenenza fu dal 1970 al 1975, con un piccolo intermezzo alla Massese. Oggi un difensore come Oddi sarebbe un “pilastro” inamovibile della retroguardia azzurra!
 
Mario Frustalupi era il regista, l’organizzatore di gioco per eccellenza, con una militanza dal 1972 al 1975 nella Lazio e dal 1975 al 1977 nel Cesena. Concluse la sua splendida carriera nella Pistoiese, che trascinò alla promozione in A nel 1980. Giocatore di rara intelligenza, non aveva nessun problema nel trattare il pallone sia col destro che col sinistro e, sempre per i più giovani, credo che non sia “blasfemo” fare il paragone tra lui e Pirlo, sia per la tecnica individuale che per le movenze atletiche. Per la sua epoca è stato senza dubbio innovativo anticipando quello che, in un certo senso, avremmo visto qualche anno dopo con Falcao: il giocatore moderno e a tutto campo.
 
Il guaio di Frustalupi, ma vale anche per Oddi, è stato appartenere ad un’ epoca piena di “mostri” del pallone, che in qualche modo ne hanno limitato la visibilità in ottica Nazionale.
 
Mario Frustalupi ci ha lasciato nell’aprile del 1990 per un incidente stradale, mentre stava raggiungendo la famiglia per le vacanze pasquali. Ma il suo nome viene portato avanti dal figlio Nicolò, valente collaboratore di Mazzarri, ex allenatore dell’Inter. Giancarlo Oddi, invece, vive a Roma, è allenatore praticante e soprattutto apprezzato opinionista nell’emittente romana Radiosei.
 

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