Racconti di sport. Auguri Dinomito!

Il 28 febbraio Dino Zoff compie 75 anni. Lo celebriamo riproponendovi uno dei capitoli del nostro libro “Racconti di Sport”, pubblicato nel 2015.

Roma, 27 febbraio 2017 – Qualcuno di voi ricorda la canzone “Clint Eastwood”, del gruppo musicale Gorillaz? Ho sempre pensato che, anche cambiando il titolo, il senso dei testi non ne avrebbe risentito (dopotutto l’arte imita la realtà, o no?). Non mi credete? Ve lo dimostro con qualche esempio.

Non sono felice ma mi sento allegro”: qualcuno ha mai visto Dino Zoff sganasciarsi dalle risate? Detto ciò, credete forse non si tratti di un uomo allegro?

 “Sono esposto ad ogni insidia”: è la dura vita del portiere di calcio. Non è forse un caso che mai nessuno, in nessuna partita, neanche tra amici, vuol giocare mai in porta.

“Il tempo per me non significa nulla”:  se vinci un Mondiale a 40 anni non può che esser così.

“Perciò tu non puoi sopravvivere quando la legge è senza legge”: il riferimento è all’improvvida cacciata da parte di un altro (sedicente) numero 1, dopo la finale persa ai Campionati Europei del 2000.  Neanche fossimo stati eliminati al primo turno. È proprio vero, “Numeri 1” si nasce..

“Non strillare, ricorda che è tutto nella tua testa”.

I silenzi di Zoff sono leggendari. Così il suo modo di esprimersi, sempre pacato.

Dino ha rappresentato e rappresenta un’Italia sobria che, ad oggi, è un ricordo lontano. L’Italia del Dopoguerra e della Ricostruzione. L’Italia dei nostri Genitori, risorta dalle macerie e divenuta potenza industriale. L’Italia dei grandi marchi internazionali e l’Italia delle bellezze naturali e artistiche che tutto il pianeta ammira.

L’Italia dei “Campioni del Mondo! Campioni del Mondo! Campioni del Mondo!” che, senza esser campanilisti, è, nonostante clan e mafie capitali, la stessa Italia che tanta gente, pur costretta ad andarsene, finisce per rimpiangere una volta all’Estero.

Cornetto e cappuccino, il giornale in edicola. La pizza con la mortadella, le partite con gli amici. Poi ancora la scuola, la famiglia, la prima volta, la strada di casa… Moltiplicatelo per mille.

La nostalgia è un male incurabile. È l’Italia che ci ha fatto innamorare. L’Italia di Dino Zoff.

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