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Racconti di sport. Nel segno del “Re” Leone

batistuta5Fiorentina-Roma, la partita di Batistuta. Intanto la “viola” acquista Gilardino.

Roma, 23 gennaio – La prima giornata del girone di ritorno si chiuderà domenica sera con una classica del nostro campionato, Fiorentina-Roma, che possiamo anche definire “la partita di Batistuta”. Il campione argentino, infatti, è il più illustre dei tantissimi doppi ex delle due squadre, perché, senza far torto a nessuno, ha saputo trascinarle più di ogni altro. A Firenze, dove è rimasto per 9 stagioni vincendo 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa di Lega, ha stabilito il record di gol di un giocatore viola in serie A (152) entrando fin da subito nel cuore dei tifosi anche grazie ad una rete alla Juve nella sua prima stagione in Toscana. A Roma fu portato da Franco Sensi per vincere lo scudetto e tricolore fu alla prima botta, nella stagione 2000-01, nella quale furono determinanti le sue 20 reti, tra le quali quella stupenda, all’Olimpico, proprio alla sua ex e amata Fiorentina, dopo la quale, anziché esultare, scoppiò in lacrime sommerso dall’abbraccio dei compagni. “Bati-gol”, dunque, fu decisivo in quella corsa al terzo scudetto giallorosso, strappato proprio alla Juventus, la rivale di sempre della Roma e sua personale, sia in Toscana, che nella Capitale. Per averlo il presidente Sensi versò 70 miliardi delle vecchie lire al collega Cecchi Gori, ma il titolo lo ripagò di tutti gli sforzi che aveva fatto per strapparlo alla concorrenza di quell’Inter a cui, poi, lo avrebbe ceduto dichiarando di avergli rifilato “una fregatura”. Il fatto è che Batistuta aveva già dato tutto il meglio di sé nell’anno del tricolore (2000-01), dopo il quale vinse anchela SupercoppaItaliana2001 (in finale ancora contro la sua Fiorentina) per poi prendere mestamente il viale del tramonto.

Al “Re Leone” i tifosi viola innalzarono anche una statua fuori dal “Franchi”, mentre quelli giallorossi lo ricordano con meno affetto ma con molta riconoscenza, consapevoli che forse senza di lui quello scudetto del 2001 non sarebbe mai arrivato. E molti di loro pensano che alla squadra di oggi, per strappare il titolo alla Juve, manca proprio un Batistuta, ovvero un centravanti di ruolo capace di garantire quei 20 gol a campionato che, alla fine, indirizzerebbero il titolo versola Capitalee non verso Torino.

Intanto la cronaca delle ultime ore ci racconta che propriola Fiorentinaha ripreso uno degli eredi in viola di “Batigol”, Alberto Gilardino, che sta chiudendo la sua avventura in Cina per tornare nella città in riva all’Arno.

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