Sara Simeoni, 70!

Compleanno di una tra le più grandi atlete dello scorso secolo.

Roma, 19 aprile 2023.

 

Il 4 agosto del 1978 è un pomeriggio caldo a Brescia, dove si svolge una riunione di atletica leggera tra le nazionali femminili di Polonia e Italia.

All’epoca c’erano parecchi meeting tra due o tre nazionali, oggi non più disputati per un calendario che nel tempo ha visto nascere i Mondiali, ogni due anni, oltre alle Olimpiadi, agli Europei e alla remunerativa Diamond League.

L’incontro tra gli azzurri ed i polacchi non solletica più di tanto i mezzi d’informazione e men che meno mamma Rai che non copre la rassegna.

Tra le gare di rilievo il salto in alto per la presenza della nostra Sara Simeoni, atleta ormai consolidata sia a livello nazionale che internazionale.

La Simeoni, venticinquenne della provincia di Verona, ha al suo attivo già diversi titoli italiani oltre ad un sesto e secondo posto nelle precedenti Olimpiadi di Monaco di Baviera e Montreal e un bronzo agli Europei di Roma del 1974.

Tornando al meeting contro la Polonia Sara non sembra essere in condizioni ideali, non si allena da tre giorni, si sente svuotata, complice un calo di pressione acuito dai giorni del ciclo mestruale.

Galeotto un bicchiere di vino, una Bonarda dell’Oltrepò Pavese, che Livio Berruti, olimpionico di Roma 1960 sui 200 mt., presente alla manifestazione, le fa bere per tirarla su.

Come d’incanto Sara ingrana la quinta, prima salta 1,98, nuovo primato italiano, poi al primo tentativo supera 2,01, primato del mondo!

Ventisette giorni dopo agli Europei di Praga il duello è con la tedesca dell’Est Ackermann, ex primatista, in una giornata dal freddo micidiale.

Sara deve gestire ancora una volta il ciclo mestruale ma da grande agonista quale è supera l’asticella a 2,01, eguagliando il record del mondo, vincendo la medaglia d’oro.

L’atletica azzurra dai primi anni settanta fino a metà degli ottanta è Sara Simeoni, insieme a Pietro Mennea, nel segno di una continuità, di una classe, di una abnegazione, assoluta.

Una forza interiore che le consente un ultimo acuto nel 1984, alle olimpiadi di Los Angeles, conquistando la medaglia d’argento con la misura di 2,00 mt., a trentuno anni e con i tendini martoriati.

L’impresa di Los Angeles non è altro che un completamento, una ciliegina, al magnifico Oro di Mosca 1980, con la misura di 1,97 e guarda caso ancora in simbiosi con Pietro Mennea…

Sara Simeoni vive i suoi successi con Erminio Azzaro, marito-allenatore ex primatista italiano dell’alto, praticando lo stile ventrale, che la indirizza verso la novità del Fosbury.

Sara oggi compie 70 anni, ben portati viste le performance televisive l’anno scorso nel circolo dei mondiali, per il calcio in Qatar, e ancor di più due anni fa nel circolo degli anelli, per le Olimpiadi di Tokyo.

Sara vive la sua epoca sportiva in maniera romantica, sempre affabile, disponibile.

Sara è uno di quei personaggi che non si dimenticano in special modo per come vive i suoi successi, con quelle lacrime che sgorgano durante le premiazioni e che sentiamo come nostre.

Auguri di cuore Sara e grazie per averci fornito quintali d’orgoglio durante la nostra adolescenza.    

 

 

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