Racconti di sport

Racconti di sport: “Don’t cry for me Argentina” – FOTO

Nel giorno in cui la Scozia vota il referendum per l’indipendenza ricordiamo la storia della nazionale che andò ai Mondiali del 1978 e di un francobollo molto particolare.

Roma, 18 settembre – Nel giorno cruciale della scelta del popolo scozzese per l’indipendenza, in attesa di sapere se prevarrà lo YES oppure, seguendo il motto “Better together”, il NO, vogliamo ricordare un momento significativo del loro calcio, da molto tempo ai margini delle competizioni internazionali.

E’ il Mundial argentino del 1978.

La Scozia, allenata da Ally MacLeod, è inserita nel girone 4 assieme a Olanda, Perù e Iran. Per la Royal Mail viene addirittura preparato un improbabile francobollo – che mai verrà emesso – con la coppa FIFA in mano agli Highlanders. Negli stadi di Cordoba e Mendoza, ai piedi delle Ande, il percorso non esaltante della Scottish squad (sconfitta per 3 a 1 dal Perù di Teofilo Cubillas, poi pareggio 1-1 con i campioni d’Asia) si conclude però con uno scatto d’orgoglio, che consente loro di prevalere 3-2 sull’Olanda, destinata per la seconda volta consecutiva ad essere vicecampione del Mondo (ma gli Oranje resteranno per sempre i vincitori morali delle due edizioni degli anni ’70). La vittoria finale non basta agli scozzesi, che ritornano a casa- è proprio il caso di dirlo- con le pive nel sacco: per differenza reti passa il Perù. Eppure quella squadra contava molti grandi giocatori: Alan Rough, portiere in maglia gialla, famoso per i suoi rinvii che superavano il centrocampo, Graeme Souness, Kenny Dalglish, Archie Gemmill, autore del celeberrimo goal-vittoria all’Olanda, e il centravanti Joe Jordan, lo “squalo” sdentato. Personaggi che restano comunque memorabili, come la maglia che vestirono, oggetto di culto per i nostalgici del football anni ’70.

Per saperne di più: http://www.scottishfa.co.uk/

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