Brasile 2014

Mondiale Brasile 2014: Belgio avanti a fatica con l’Algeria, buona la prima

La squadra di Wilmots s’impone sulla compagine algerina dopo una partita a lunghi tratti noiosa: i belgi deludono le aspettative e vanno addirittura sotto ma riescono a ribaltare la gara con Fellaini.

GIRONE H – Stadio Mineirao, Belo Horizonte – Ore 18.00 CET

BELGIO – ALGERIA: 2-1

Belgio (4-2-3-1): Courtois; Alderweireld, Van Buyten, Kompany, Vertonghen; Dembelé (64′ Fellaini), Witsel; De Bruyne, Chadli (46′ Mertens), Hazard; Lukaku (58′ Origi). Ct. Wilmots

Algeria (4-2-3-1): Mbolhi; Mostefa, Bougherra, Halliche, Ghoulam; Medjani (85′ Ghilas), Taider; Feghouli, Bentaleb, Mahrez (76′ Lacen); Soudani (65′ Slimani). Ct. Halilhodzic

Arbitro: Marco Rodriguez

Marcatori: 25′ Feghouli (A), 71′ Fellaini, 79′ Mertens (B)

Ammoniti: Bentaleb (A), Vertonghen (B)

Belo Horizonte 17 Giugno-  Il Belgio trionfa nella prima apparizione al Mondiale brasiliano dopo una partita noiosa e molto più difficile delle aspettative. La formazione belga delude tutti quelli che la vedevano come una possibile outsider, almeno dal punto di vista del bel gioco, mentre l’Algeria imposta bene la gara per circa settanta minuti per poi calare alla distanza nella tenuta fisica.

Wilmots opta per due esterni di difesa in realtà centrali, unica vera pecca nell’organico belga, come Vertonghen e Alderweireld. A centrocampo spazio al giovane De Bruyne con Dembele e Witsel a proteggere la difesa. Davanti naturalmente Lukaku,Hazard e Chadli.

Halilhodzic si schiera con un modulo a specchio con Soudani terminale offensivo e il buon Feghouli a supporto. In mezzo Taider e Medjani a fare gioco, difesa a quattro ben schierata dal tecnico della selezione algerina.

Partita che comincia a ritmi bassi, Belgio che prova a controllare il gioco con molti passaggi corti ma rallenta eccessivamente il gioco e a giovarne è l’Algeria. Il primo squillo arriva addirittura dopo venti minuti, tiro da fuori di Witsel. E’ l’Algeria però a passare in vantaggio su calcio di rigore: buon cross di Ghoulam, Napoli, e Vertonghen atterra Feghouli,rigore netto: lo stesso Feghouli insacca, è uno a zero a sorpresa. Il Belgio sembra reagire ma rimane su ritmi molto blandi,pochissima corsa e veramente poco movimento dei suoi undici.

Nella seconda frazione di gioco dentro Mertens per dare brio all’attacco ma il copione non cambia: ci prova Hazard con un paio di guizzi ma senza successo. Lukaku, fino a quel momento impalpabile,viene sostituito da Origi, giovane diciannovenne punta del Lille, molto più mobile e pericoloso. Il pareggio del Belgio arriva però con Fellaini, subentrato da poco a uno spento Dembele, su colpo di testa dopo un cross dalla trequarti di De Bruyne. Palla che sbatte sulla traversa ed entra. La squadra di Wilmots prende coraggio, l’Algeria pare sulle gambe dopo una partita priva di squilli ma molto disciplinata tatticamente. Alla fine i belgi passano con l’unica azione di contropiede che riescono a strutturare: Hazard pesca liberissimo Mertens che entra in area e insacca di destro. Da lì in poi più nulla. Il Belgio vince ma non convince, servirà molto di più per battere le grandi.

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