Spettacolo

Locarno Film Festival 68esima edizione. Interviste esclusive Norton e Mond – GALLERIA FOTOGRAFICA

santambrogio locarno 2015Edward Norton  non ha deluso  i presenti alla conferenza  organizzata nello  Spazio Cinema del Festival di Locarno. 

Dalle nostre corrispondenti da Locarno Maristella Santambrogio Foto Rachel Rambaldi

Locarno, 10 agosto – L’attore  Edward Norton si è presentato sul palco dell’auditoriom Fevi  prima della proiezione del film “Fight Club”  del 1999, in cui era protagonista. Il film è stato  scelto  a rappresentare  la Historie(s) du Cinema.
Norton , considerato per la sua personalità dai tratti inusuali,  attore  riservato e poco espansivo si è , al contrario delle aspettative,  espresso generosamente,  offrendo una prorompente  energia  trasmessa  in modo singolare.  Non è abitudine  degli attori americani il parlare gesticolando . Norton poteva sembrare un attore italiano per come passava le proprie emozioni visive attraverso i movimenti continui delle mani, sinomino di una sensibilità artistica particolare.
Infatti, Norton ha spiegato, d’essere sempre stato fin da ragazzo attratto dal cinema, dal grande schermo e crescendo  a New York s’impegnava a scrivere sceneggiature e commedie per il teatro con l’idea di voler sviluppare qualcosa, senza neppure pensare che quello sarebbe diventato il  lavoro con il quale si sarebbe mantenuto.
“Ho avuto la fortuna di poter lavorare con registi  e attori di nome dai quali c’è sempre da imparare – ha detto l’attore- e maggiormente  puoi ritrovarti a dover cambiare  le aspettative che hai nel loro modo di lavorare. Questo  mi è capitato  con Robert De Niro. Io ero preparato, secondo  l’idea fattami di lui,  ad aspettarmi determinate reazioni   e sono rimasto sorpreso per aver  portato avanti delle convinzioni errate sul suo modo di  lavorare sul set.  L’attore è semplice e spontaneo ma è determinato  a  chiudersi   quando   la sua privacy  deve essere  rispettata.”
Per i film in concorso internazionale  si è conversato con  Josh Mond  regista e produttore di quattro lungometraggi. Mond ha diretto il film “James White”, presentato al Festival, di cui è regista e sceneggiatore. Nella storia, il ventenne White  affronta  cercando di  mantenersi a galla, una città come New York dove la madre gravemente ammalata ha necessità del suo aiuto costringendolo a prendersi delle responsabilità prima rifiutate. Mond ha parlato del suo lavoro e della  passione per il cinema che lo ha portato a cercare  persone adatte a sviluppare i suoi progetti.  Ha detto “Una persona a cui avevo sottoposto la mia sceneggiatura , mi ha fatto capire come sia più produttivo per chi scrive sentirsi criticato per i difetti  nella storia    aiutando così a migliorarla, piuttosto che ricevere  commenti positivi. Con questa persona ho poi portato avanti molti progetti.” Il suo film ha ricevuto  consensi dal pubblico.
 
È stato consegnato a Michael Cimino (The Deer Hunter) il Pardo d’onore Swisscom  e per l’Histoire (s) du cinema “The Year of the Dragon” da lui diretto, è stato proiettato  alla Sala per il Festival.
Premiato anche Andy Garcia con il Leopard Club Award.
Tra i film italiani in concorso, ci sono “Bella e Perduta” diretto da Pietro Marcello, “Pastorale cilentana” diretto da Mario Martone  e “Asino Vola” diretto da Marcello Fonte con Maria Grazia Cucinotta.

GALLERIA FOTOGRAFICA

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