Imparato sulle fabbriche Stellantis? Lo aveva già anticipato da un mese
Rilanciata ad agosto la notizia fa boom: Il 1° luglio 2025, Jean-Philippe Imparato lanciava l’allarme sui rischi per il settore automobilistico e per le fabbriche Stellantis connessi alle multe UE: notizia vecchia anche se l'argomento è sempre attuale.

Jean-Philippe Imparato – responsabile Europa di Stellantis – aveva lanciato l’allarme sui rischi per il settore automobilistico e per le fabbriche connessi alle multe UE. Google e siti la rilanciano ad agosto, fa boom. Perché? La notizia risale a un mese prima, ma il meccanismo di ripubblicazione su Google Discovery l’ha fatta percepire come un evento recente. Nessuna fake news nel senso stretto del termine (le parole sono state effettivamente pronunciate), però una distorsione temporale che inganna il lettore. Precisiamo notizia si vera del 1° luglio 2025 ma è vecchia.
Allarme sugli oneri delle multe e costo dell’elettricità
Durante il suo intervento agli Stati Generali dell’energia organizzati da Forza Italia, alla Camera, il 1° luglio 2025 Imparato parlava delle problematiche quali i costi energetici o le possibili multe UE per lo sforamento dei limiti alle emissioni che Stellantis avrebbe dovuto affrontare. Il responsabile europeo del Gruppo Stellantis non escludeva la possibilità di una chiusura degli impianti a causa dell’insostenibilità degli oneri normativi e del peso dell’elettricità. Chiedeva decisioni urgenti per evitare di uccidere l’industria.
L’allarme di Stellantis rilanciato
Ad agosto, un sito sul web ha rilanciato le parole di Imparato. Pareva che il top manager le avesse pronunciate 30 secondi prima. In realtà, è roba vecchissima. Ma i motori di ricerca adorano queste tecniche: in automatico, l’indicizzazione è stellare. Infatti, molti altri siti hanno seguito a ruota la notizia ripubblicandola ad agosto, pari pari.
Quella vecchia news viene copiata e incollata da mille siti, affamati di indicizzazione, e pare che sia vera, ossia che le parole Imparato le abbia pronunciate pochi istanti fa. La tecnica è perfetta. Più visite, più entrate. Questo sul breve periodo. Sul medio e sul lungo, l’informazione viene decapitata. Non si può neppure parlare di giornalismo. E la sete dei motori di ricerca sale: serve giocare con le news, dare qualcosa che magari è vero ma vecchio. Si entra in una spirale infernale. Il tutto corroborato dall’Intelligenza Artificiale che si droga di questa confusione online e social. In quanto all’utente, è una vittima di quei siti: gli si dà in pasto il peggio. Tanto ha fatto click sul sito e siamo tutti felici.