È il “Per2” l’interruttore della longevità

Se spento in età anziana, migliora le difese immunitarie

Roma, 19 aprile – Sulla rivista Nature Cell Biology, è pubblicata la ricerca condotta da Karl Lenhard Rudolph direttore scientifico dell’istituto per l’invecchiamento di Leibniz – Fritz Lipmann Institute (FLI) secondo la quale sui topolini è stato identificato il gene, “Per2” che – se spento – favorisce la formazione di un maggior numero di cellule di difesa (linfociti) e la longevità.

Il Per2 era  già noto agli esperti come ‘gene orologio’ perché ha l’importante ruolo di  scandire i ritmi sonno/veglia dell’organismo.

Uno dei principali motivi di invecchiamento, è la riduzione delle difese immunitarie  e quindi la riduzione di linfociti. I ricercatori, spegnendo “Per2” sui topolini anziani,  hanno constatato che  il loro organismo  prende a produrre più linfociti consentendo una sopravvivenza superiore al 15% in più  rispetto a topolini normali.

Ora gli scienziati dovranno accertare se tale risultanza sia uguale anche nelle persone.

Lo studio dovrà esaminare individui anziani in cui Per2 non funziona con conseguente alterazione dei normali ritmi sonno/veglia e se costoro hanno un’aspettativa di vita più lunga rispetto a quelle con una normale funzione di Per2.

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