Emicrania cronica. Dall’Università di Napoli, buone notizie

Roma, 17 ottobre 2017 – L’ “emicrania cronica”, particolare forma della patologia, secondo l’Oms è la sesta malattia più invalidante e colpisce i pazienti per 15 giorni al mese. In Italia,  il 12% della popolazione soffre di emicrania e di questi il 4% ha la forma cronica, quindi circa 250.000 persone.

Ma una risposta, giunge nel corso del congresso nazionale della Società Italiana di Neurologia che si è svolto a Napoli dove si è parlato dello studio di un farmaco che

ha già superato due fasi di sperimentazione dando risultato positivo nel 70% dei casi.

Nel  convegno è stata illustrata la fase III della sperimentazione degli anticorpi monoclonali che agiscono contro la molecola Cgrp, quella che si accumula in alcune aree del cervello quando il paziente ha l’emicrania.

La terza fase sarà ora portata avanti dall’Università Luigi Vanvitelli: “É la fase conclusiva – annuncia  Gioacchino Tedeschi, direttore del centro Cefalee dell’ateneo e presidente eletto della Società di Neurologia – i risultati finora sono emersi dai test su centinaia di pazienti, ora proveremo su migliaia di persone e confronteremo i risultati con l’effetto placebo. Poi il farmaco andrà all’agenzia regolatoria per l’immissione in commercio. La fase durerà circa un anno: proveremo gli anticorpi monoclonali contro il Cgrp, aggredendolo in due modi, contro il recettore della molecola e contro la molecola stessa, impedendogli di attaccarsi al recettore”.  Il 70% di riduzione delle crisi finora ottenuto, comprende sia una riduzione di frequenza delle crisi emicraniche sia della loro intensità.
“Parliamo di pazienti – spiega all’Ansa il direttoreTedeschi – che per 15 giorni al mese non possono andare a lavorare. Se la sperimentazione andrà bene avranno un terapia, definita “pallottole d’argento” contro il “vampiro”, cioè il mal di testa cronico. Si tratta di una iniezione praticata  sottocute una volta al mese per un anno, poi si calibrerà il resto della terapia studiando gli effetti. In questo momento sono allo studio 4 diversi anticorpi monoclonali, 3 di questi sono in sperimentazione presso il nostro Centro con risultati ottimi: uno di questi anticorpi riduce in media del 70 % la frequenza e l’intensità degli attacchi di emicrania cronica con una sola iniezione sottocute ogni mese”. Si tratta di “Erenumab”, il cui dossier per l’autorizzazione al commercio è già stato presentato presso la European Medicines Agency ed è quindi il più vicino ad arrivare in clinica.

Gli altri 2 anticorpi monoclonali in sperimentazione a Napoli, sono “Eptinezumab” che si somministra per via endovenosa ogni 3 mesi, e il “Fremanezumab” da assumere ogni mese per via endovenosa o sottocute. Le speranze sono più che concrete. Nella nostra casistica ci sono perfino pazienti che hanno, di fatto,  risolto il mal di testa liberandosi dalle crisi” conclude Tedeschi, sottolineando le ottime speranze della cura che parte dai laboratori della Campania. 

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