Contagio Coronavirus: Aggiornamento del 29.04.2020

Stabili i nuovi contagi per l’inosservanza delle regole, calano i ricoverati in terapia intensiva ed i decessi scendono a 323

Contagio Coronavirus Covid-19: i dati delle ultime 24 ore.

Coronavirus dai dati forniti dal Dipartimento della Protezione Civile. Stabili i nuovi contagi per l’inosservanza delle regole, calano i ricoverati in terapia intensiva ed i decessi scendono a 323.

Contagio Coronavirus Covid-19: i dati delle ultime 24 ore.

Contagio Coronavirus – Questi i dati ufficiali forniti alle ore 18:00 del 29.04.2020 con il bollettino ufficiale comunicato dal Dipartimento di Protezione Civile sulla situazione della diffusione e del contagio coronavirus in Italia.

Il totale delle persone risultate colpite dal contagio da Coronavirus, è di 203.591, + 2.086 (ieri erano 201.505, +2.091).

I contagiati dal coronavirus in cura sono 104.657, – 548 (ieri 105.205, -608), di cui in terapie intensive 1.795, -68 (ieri 1.863, -93 , in diminuzione costante da 24giorni), ricoverati con sintomi 19.210, – 513 (ieri erano 19.723, -630); in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi 83.652 ,-33 (ieri erano 83.619, +115 )

Le persone dimesse e guarite dal contagio coronavirus, in totale sono 71.252,+ 2.311 (ieri 68.941, + 2.317)

I morti per il contagio coronavirus sono in totale 27.682, + 323 quindi -59 di ieri (27.359, +382) dati questi ultimi da confermare quando l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso)

Come continuiamo a dire, dai dati forniti dalla Protezione Civile, non è precisato se nel numero dei morti comunicati, sono compresi eventuali decessi di ricoverati in terapia intensiva, che farebbe calare il numero dei ricoverati, risultando quindi… una vittoria sulla malattia!

CORONAVIRUS, COVID-19 – App Immuni: allo studio e regole

Nel consiglio dei ministri convocato per questa sera alle 21,30, Conte presenterà la bozza del decreto sulle intercettazioni della App Immuni. All’ordine del giorno, le misure in materia di ordinamento penitenziario e della tutela dei dati personali in relazione alla app Immuni.

Il sistema, su “base volontaria”, dovrebbe rilevare i contatti “stretti” tra coloro che hanno installato la app Immuni i cui dati dovranno essere resi “anonimi”, o se non è possibile, “pseudonomizzati”, (già la prima riserva!), escludendo la geolocalizzazione.
Tali dati, importanti per il tracciamento del coronavirus e i relativi dati, cesserebbero entro il 31 dicembre 2020 come pure la piattaforma istituita presso il Ministero della Salute in coordinamento con la Protezione Civile, l’Iss e le strutture sanitarie pubbliche e private “per gli ulteriori adempimenti necessari al tracciamento dei contatti e per l’adozione di correlate misure di sanità pubblica e di cura”.

Secondo quanto riportato dall’Agenzia Ansa, i dati raccolti attraverso l’applicazione non possono essere utilizzati per finalità diverse da quella del tracciamentosalva la possibilità di utilizzo in forma aggregata o comunque anonima, per soli fini statistici o di ricerca scientifica”. Il Ministero, inoltre, adotta “misure tecniche e organizzative idonee a garantire un livello di sicurezza adeguato ai rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati, sentito il Garante per la protezione dei dati” e che “diritti degli interessati possono essere esercitati anche con modalità semplificate”, (quindi incomprensibili!)

Ciò significa che ancora tali parametri non sono stati definiti e il tracciamento dovrà tenere conto dell’evoluzione dei sistemi, anche internazionali, con i quali, dice la ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, “si lavora ad un’app “unica a livello nazionale e interoperabile anche a livello europeo”

Per cui, giustificando che i dati servono per motivi di studio, a livello europeo, come per tutto ciò che riguarda la Comunità Europea e ci è stato finora ampiamente dimostrato, saltano tutte le premesse e ….

Quindi, per rendere meno “volontaria” l’applicazione, dice la ministra Pisano, è allo studio un sistema affinchè, con la app, si possano eliminare le code al supermercato... A questo punto, è ovvio che anche i supermercati avranno la possibilità di leggere le app dei cellulari, di chi andrà a fare la spesa ed i gusti alimentari famigliari, e non, degli italiani…

Infine, l’esperienza ci insegna che in Italia, non c’è nulla di più duraturo del “provvisorio”…

 

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