Dazi Stati Uniti, nuove percentuali sulle merci UE-USA con tetto massimo del 15%

Dazi degli Stati Uniti sulle merci UE: dopo l'accordo del 28 luglio arriva la dichiarazione congiunta del 21 agosto che definisce le percentuali, tra esenzioni, tetti massimi e nuove aliquote per i prodotti precedentemente esenti compresi gli impegni dell'Ue vs Usa.

Dopo l’accordo fra Washington e Bruxelles del 28 luglio, è stata pubblicata in data 21 agosto una dichiarazione congiunta che fissa i dazi degli Stati Uniti applicati alle merci provenienti dalla UE. Essa rappresenta una mossa strategica per disinnescare una potenziale guerra commerciale, stabilendo un tetto massimo del 15% per la stragrande maggioranza delle esportazioni europee. Nonostante le speranze iniziali, l’intesa è stata presentata come un “primo passo” e non un trattato legalmente vincolante, lasciando aperte questioni critiche

Le percentuali dei dazi per settore

Si tratta dell’intesa commerciale più favorevole che gli Stati Uniti abbiano concesso a qualsiasi partner Un’ampia gamma di settori, comprese le industrie strategiche come automobili, prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname, beneficeranno di questo massimale. A differenza di quanto accade con altri partner commerciali, il massimale del 15% non si aggiunge alle tariffe esistenti applicate alla nazione più favorita. Al contrario, le include. Laddove le tariffe esistenti sono già pari o superiori al 15%, non si applicheranno tariffe aggiuntive. Ciò significa che l’UE beneficerà di tariffe effettive significativamente più basse rispetto ad altri Paesi. Come Trovare la Tariffa Specifica: Una Guida Passo-Passo

Dazi USA sulle Merci UE per settore

A. L’Industria Automobilistica

L’accordo fissa un massimale del 15% sulle autovetture e le parti di automobili. Questo è un risultato significativo, considerando che le tariffe minacciate potevano raggiungere il 27,5%. Secondo il comunicato congiunto, la riduzione tariffaria si applicherebbe retroattivamente dal 1° agosto 2025, a condizione che l’UE approvi la legislazione necessaria. Le nuove tariffe fissate su automobili e parti di ricambio dovrebbero aiutare la nostra industria automobilistica a rimanere competitiva a livello globale.

Nonostante l’agevolazione immediata, c’è una una netta discrasia tra il messaggio politico e la percezione industriale. Mentre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha descritto l’accordo come un “sollievo rapido”, la federazione automobilistica tedesca (VDA) ha espresso un giudizio fortemente negativo. La presidente della VDA, Hildegard Müller, ha affermato che i dazi del 15% “peseranno” sulle case automobilistiche tedesche e “costeranno miliardi ogni anno”. Questo svela un’importante realtà: sebbene lo scenario peggiore sia stato evitato, il nuovo dazio rappresenta comunque un costo sostanziale per un settore che in precedenza beneficiava di tariffe molto più basse, spesso a cifra singola. La vittoria diplomatica non ha comportato un ritorno a un ambiente commerciale favorevole, ma piuttosto la gestione di una nuova, meno vantaggiosa, realtà.

B. Settore Agroalimentare e Bevande

Un punto dolente dell’accordo riguarda il settore agroalimentare e delle bevande. Vino e alcolici sono stati esplicitamente esclusi dal massimale del 15% e rimangono soggetti al nuovo dazio che non è stato ancora ben chiarito. Questo è particolarmente problematico per un settore che, dal 1997, aveva goduto di tariffe pari a zero. Sebbene il commissario Ue Maros Sefcovic abbia sottolineato che “le porte non sono chiuse per sempre”, l’assenza di un’esenzione immediata rappresenta un notevole passo indietro.

Le conseguenze economiche sono significative. L’Unione Italiana Vini stima che già un dazio al valore del 15% possa causare un danno di 317 milioni di euro per il solo settore vitivinicolo italiano. L’esclusione di questi prodotti sensibili al tetto massimale del 15% suggerisce una chiara prioritarizzazione dei settori industriali più ampi, come quello automobilistico e tecnologico, a scapito dell’agroalimentare. Questo mette in luce le divisioni interne alla politica commerciale europea, come dimostrato dalla nota di Palazzo Chigi che promette un impegno continuo per ottenere un’esenzione per il settore.

C. Acciaio, Alluminio e Altri Materiali Strategici

Il nuovo accordo non ha previsto alcun cambiamento per i dazi sui prodotti primari in acciaio e alluminio, che rimangono al 50%. Tali tariffe sono stabilite dalle misure statunitensi. Anche per il rame, le importazioni negli Stati Uniti sono ora soggette a un dazio del 50%. Il calcolo per i prodotti derivati è complesso, con un dazio del 50% applicato al costo del metallo contenuto nel bene finito, a cui si aggiunge un dazio aggiuntivo. Ad esempio, su un prodotto derivato con un valore import di 200 dollari, contenente 40 dollari di acciaio, il dazio totale può arrivare a 45 dollari, pari al 22,5%.

Questa situazione ha creato una doppia struttura nelle relazioni commerciali. Mentre la maggior parte dei beni industriali e di consumo è ora soggetta a un massimale del 15%, materiali strategici come metalli e semiconduttori operano sotto un regime tariffario separato, molto più elevato e complesso. Questa politica a “doppio binario” indica che le relazioni commerciali non sono più uniformi. Le imprese devono ora navigare in due set di regole distinti, a seconda della classificazione del prodotto e della sua percezione come risorsa di valore strategico o per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Le negoziazioni su questioni come la “sovraccapacità globale” continuano parallelamente.

Materie e settori con esenzione dei Dazi

Garantite esenzioni significative – tariffe pari a zero o quasi zero – in aree importanti. Ciò include risorse naturali non disponibili, come il sughero, oltre a aeromobili e loro parti, farmaci generici e i loro ingredienti e precursori chimici.

Calcolo esatto della percentuale dei dazi con le banche dati ufficiali aggiornate

La ricerca dei dazi non può essere affidata a elenchi statici, ma deve essere eseguita utilizzando le banche dati ufficiali aggiornate in tempo reale. Ecco come procedere per individuare l’aliquota esatta.

Verificare e Classificare: una volta trovati i potenziali codici, è fondamentale leggere attentamente tutte le note di capitolo pertinenti e confrontare le diverse classificazioni possibili per garantire la massima accuratezza. L’applicazione corretta delle “Regole Generali di Interpretazione” (GRI) è fondamentale per evitare errori di classificazione. Identificare il Prodotto: prima di iniziare la ricerca, è essenziale avere una conoscenza completa del prodotto, inclusi i materiali, la funzione e le specifiche.

Dazi Usa, le Banche Dati Ufficiali

Per i Dazi di Importazione negli Stati Uniti: L’USITC DataWeb è lo strumento ufficiale per cercare le tariffe HTSUS. È possibile effettuare una ricerca per descrizione del prodotto o per codice HS. I risultati mostreranno le diverse aliquote dei dazi per i paesi con relazioni commerciali normali, per i regimi preferenziali e per i paesi senza tali relazioni.

Per i Dazi di Importazione nell’UE: la banca dati TARIC della Commissione Europea e il portale AIDA dell’Agenzia delle Dogane italiana sono le fonti autorevoli. La ricerca può essere effettuata per parola chiave o per codice, navigando tra i capitoli della nomenclatura.

SETTORETariffa Precedente (minaccia)Nuovo Dazio (massimale)Stato AttualeNote
Autovetture e Parti2,5% (MFN) + fino al 25% (totale 27,5% minacciato) 15% Massimale concordato, agevolazione immediataRiduzione effettiva in vigore dal 1° agosto 2025
Vino e Alcolici0% (dal 1997)15% Esplicitamente esclusi dal massimale, status irrisoltoNegoziazioni future per un’esenzione
Acciaio e AlluminioTariffe variabili, fino al 25% 50%Tariffe elevate e invariateTariffe Sezione 232 non modificate dall’accordo
RameNon specificato50%Tariffe elevate e invariateNuovo dazio imposto dal 1° agosto 2025
Aeromobili e PartiTariffe Sezione 232/3010% (ritorno ai livelli pre-gennaio) Esenzione
Farmaci GenericiTariffe Sezione 232/3010% (ritorno ai livelli pre-gennaio)Esenzione
SemiconduttoriVariabiliMassimale del 15%Coperti dal massimaleSoggetti solo a tariffe MFN fino a nuove tariffe Sezione 232
Tabella % Dazi Usa – Ue per settore

Tutti gli impegni UE aggiuntivi

L’UE e gli Stati Uniti intendono collaborare per proteggere le nostre economie dalla sovraccapacità nei settori dell’acciaio e dell’alluminio. In pratica, lavoreremo insieme a soluzioni di contingente tariffario per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento in queste industrie critiche. L’UE rafforzerà inoltre la propria sicurezza energetica acquistando GNL, petrolio e prodotti energetici nucleari statunitensi per un valore di 750 miliardi di dollari fino al 2028. Inoltre, l’UE potenzierà le proprie capacità di intelligenza artificiale garantendo un approvvigionamento costante di chip per l’IA dagli Stati Uniti per i centri di calcolo europei, per un valore di almeno 40 miliardi di dollari. E aumenteremo gli acquisti di materiale per la difesa dagli Stati Uniti per rafforzare l’interoperabilità della NATO.

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