Torna in Calabria il Crivu Festival 2025: filosofia e arte nel cuore del Parco Nazionale del Pollino

Si svolgerà dal 1 al 3 agosto 2025, nel borgo calabrese di Orsomarso (CS), la seconda edizione del Crivu Festival, il festival dei paesaggi straordinari e delle rive sconosciute. Immerso nel verde del Parco Nazionale del Pollino, il Crivu è molto più di un evento culturale: è un luogo d’incontro tra comunità, filosofia, musica, arte e territorio, che pone al centro la relazione tra sviluppo e possibilità nei contesti definiti “periferici”.

Il festival è promosso dall’Associazione culturale “cento giovani”, che nel 2025 festeggia i suoi cinquant’anni di attività, ed è curato da Monica Marziota e Michele Gerace. Il Comune di Orsomarso, con il sindaco Alberto Bottone, ospita l’iniziativa, realizzata con il sostegno di Deloitte, Fondazione Deloitte, Rubbettino, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Presidi (ANP), Giotto – FILA e GL 3000 Services.
Un festival che valorizza il margine e lo trasforma in centro
Il Crivu Festival 2025 nasce con l’intento di riportare attenzione e valore ai luoghi che spesso vengono considerati lontani dai grandi centri decisionali e culturali. Lo fa attivando esperienze condivise che mettono in dialogo pensiero e paesaggio, persone e comunità, attraverso un’offerta che integra laboratori, incontri, escursioni, musica e momenti di riflessione collettiva.
In questa seconda edizione, il tema dello sviluppo dei territori periferici viene affrontato non come semplice problema politico o economico, ma come opportunità per riscoprire la ricchezza nascosta nelle relazioni umane, nei luoghi, nei cammini, nelle parole.
Ospiti d’eccellenza tra accademia, arte e scienza
Il programma prevede la partecipazione di importanti protagonisti della cultura italiana contemporanea. A Orsomarso arriveranno Cristina Costarelli, dirigente scolastico e presidente dell’ANP Lazio, Paolo D’Achille, linguista e presidente dell’Accademia della Crusca, Giorgia Pontetti, ingegnera aerospaziale e imprenditrice agritech, Lucia Ronchetti, compositrice di fama internazionale, e Giorgio Vallortigara, neuroscienziato di rilievo internazionale.
Le loro presenze rafforzano l’identità del festival come luogo di pensiero trasversale e di connessioni intergenerazionali, in cui i saperi accademici si mescolano con la dimensione artistica e quella esperienziale.
Dall’IA al corpo in cammino: l’identità del Crivu
Anche quest’anno il Crivu Festival rinnova il suo sguardo verso l’innovazione e la contemporaneità. Dopo aver accolto nel 2024 Francesca Giubelli, prima influencer italiana creata da intelligenza artificiale, l’edizione 2025 continua a interrogare il presente attraverso prospettive inedite, mantenendo sempre al centro l’essere umano.
Corpi in cammino, in ascolto, in relazione con il paesaggio: è da qui che nasce l’identità del Crivu. Un festival che invita a pensare e a muoversi, a partire dalla concretezza dei luoghi che abitiamo, fino alla complessità delle idee che costruiamo insieme.
La bellezza come spazio generativo
Lo slogan che accompagna questa edizione – “La bellezza, lo sviluppo, il senso della possibilità” – sintetizza una visione ampia, che tiene insieme estetica, etica e progettualità. Il Crivu Festival si propone come uno spazio generativo di domande, dove il margine non è più periferia, ma inizio di qualcosa di nuovo.
La sfida è quella di trasformare i paesaggi, non solo fisici ma anche sociali, in laboratori aperti, capaci di far emergere energie nuove e forme di convivenza consapevole. Una sfida che parte da Orsomarso ma che riguarda ogni luogo, ogni persona, ogni comunità disposta a mettersi in gioco.