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Limite UE di 10.000 euro ai pagamenti in contanti: cosa farà l’Italia

La nuova frontiera europea contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo: cosa cambia dal 2027 e perché l'Italia dovrà prendere una decisione sul proprio limite di 5.000 euro.

Dura lotta contro il riciclaggio di denaro: limite dell’Unione Europea di 10.000 euro ai pagamenti in contanti. Anche per combattere il finanziamento del terrorismo. Il Regolamento (UE) 2024/1624, fulcro del nuovo pacchetto antiriciclaggio (AML package), stabilisce che, a partire dal 10 luglio 2027, nessuna transazione commerciale in contanti nell’UE possa superare la soglia di 10.000 euro. Questa mossa mira a tappare le falle finanziarie a livello transnazionale. Ma solleva interrogativi e necessità di adeguamento, specialmente in Paesi come l’Italia, che già operano con limiti nazionali più severi.

Il bivio dell’Italia: mantenere i 5.000€ o adottare il tetto UE?

Il limite nazionale per l’uso del contante, che ha subito diverse modifiche negli ultimi anni, è attualmente fissato a 5.000 euro (dal 1° gennaio 2023). Con l’entrata in vigore del Regolamento UE, l’Italia avrà formalmente la facoltà di mantenere l’attuale limite di 5.000 euro. Questo manterrebbe l’Italia nella schiera dei Paesi più severi, in linea con la sua storica lotta all’evasione fiscale, considerata più efficace con soglie basse. O allinearsi al tetto massimo europeo permetterebbe una maggiore libertà d’uso del contante nelle transazioni commerciali, ma potrebbe riaprire il dibattito sull’efficacia delle misure anti-evasione. La discussione è polarizzata tra chi vede nel contante un baluardo della libertà individuale e dell’inclusione finanziaria (specialmente per le persone meno digitalizzate) e chi lo identifica come il principale strumento per il riciclaggio e l’evasione fiscale. Bruxelles, fissando un limite alto ma permettendo soglie più basse, ha cercato un difficile compromesso tra questi due estremi.

Il mosaico europeo: Perché l’UE ha armonizzato i iimiti al contante

La decisione di introdurre una soglia massima armonizzata non è casuale. Il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo prosperano spesso nell’anonimato e nella rapidità offerti dalle grandi transazioni in contanti. Fino a oggi, i limiti all’uso del contante in Europa sono stati un mosaico disomogeneo: alcuni Stati come Germania, Austria e Finlandia non avevano alcun limite legale, mentre altri, come Grecia (500 euro), Francia e Spagna (1.000 euro), hanno adottato soglie molto restrittive. Questa eterogeneità ha creato un “arbitraggio regolamentare”, dove le reti criminali potevano spostare fondi da uno Stato all’altro sfruttando le giurisdizioni più permissive. L’obiettivo del Regolamento 2024/1624 è duplice: stabilire un livello minimo di vigilanza su tutto il territorio dell’Unione; rendere meno agevole il transito di ingenti somme di denaro illecito.

A chi si applica il limite UE di 10.000€ (e a chi no)

Il limite di 10.000 € si applica alle transazioni che coinvolgono imprese, commercianti e professionisti nell’esercizio della loro attività (la compravendita di beni e servizi). È fondamentale notare che non si applica ai pagamenti tra persone fisiche che agiscono al di fuori della propria attività professionale, né ai depositi o prelievi effettuati presso banche o istituti di pagamento.

Cosa succede ora: adeguamento e flessibilità della nuova normativa

Paesi con limiti superiori a 10.000 euro saranno obbligati ad abbassare la loro soglia al massimo entro il luglio 2027. Paesi senza limiti (come la Germania) dovranno introdurre il tetto per le transazioni commerciali. Paesi con limiti inferiori(come l’Italia, la Francia o la Grecia) possono mantenere il loro limite più restrittivo. La flessibilità per mantenere limiti più bassi è una concessione che riconosce le diverse sensibilità nazionali e le specificità delle economie locali rispetto alla lotta all’evasione fiscale e al sommerso. Tuttavia, gli Stati membri che intendono introdurre o mantenere limiti inferiori devono consultare preventivamente la Banca Centrale Europea (BCE) e notificare la misura alla Commissione Europea.

Un’ulteriore novità del Regolamento Ue 2024/1624 (consultabile QUI) è la definizione espansa di ciò che rientra nel “denaro contante” soggetto al limite. Non si tratta solo di monete e banconote in euro, ma la definizione viene estesa per includere: vaglia, assegni turistici e cambiali non intestati. Ma anche monete d’oro con una purezza non inferiore al 90% e lingotti/pepite d’oro con una purezza non inferiore al 99,5%.

Redazione

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