Notizie

Class action contro Booking da 10 mila hotel, battaglia legale per risarcimento danni

Gli albergatori chiedono il risarcimento dei danni provocati dalle clausole anticoncorrenziali sul miglior prezzo: Booking assediato da 15 mila hotel con una maxi class action

Maxi class action contro Booking, assediato da oltre 10 mila hotel: gli albergatori chiedono il risarcimento dei danni provocati dalle clausole anticoncorrenziali sul miglior prezzo. L’azione collettiva paneuropea è sostenuta da Hotrec, Federalberghi e altre 30 associazioni nazionali e ha ricevuto una risposta ampiamente positiva. Obiettivo, recuperare fino al 30% delle commissioni pagate alla piattaforma tra il 2004 e il 2024, oltre agli interessi. L’Italia, con circa 3.000 hotel registrati, è il Paese con il maggior numero di partecipanti, seguita da Germania, Paesi Bassi, Grecia e Austria. 

Booking maxi class action: cosa scatena la battaglia legale

Tutto si basa su una sentenza del 19 settembre 2024: la Corte di Giustizia Europea ha confermato che le clausole di parità utilizzate da Booking.com violano il diritto europeo della concorrenza. Questi cavilli hanno messo gli hotel in una posizione di svantaggio competitivo, paralizzando la concorrenza sui prezzi tra piattaforme di prenotazione online. Impedivano agli albergatori di offrire prezzi migliori sui propri siti web o su altre piattaforme rispetto a quelli presenti su Booking.com. Questo vincolo riduceva la competizione e costringeva gli hotel a pagare commissioni elevate senza poter offrire sconti diretti ai clienti. Nelle prossime settimane, i dati degli hotel saranno consolidati e convalidati e verrà predisposta la dichiarazione di citazione, con causa collettiva presso il Tribunale Distrettuale di Amsterdam entro fine 2025.

I punti chiave della class action contro Booking sono:

  1. Chi ha avviato l’azione: l’iniziativa è una causa collettiva (class action) a livello paneuropeo, coordinata dalla fondazione olandese Stichting Hotel Claims Alliance (HCA) e sostenuta da HOTREC (l’associazione europea dell’ospitalità) e da oltre 30 associazioni alberghiere nazionali, tra cui Federalberghi per l’Italia.
  2. Motivo della causa: l’azione legale punta a ottenere un risarcimento per i danni finanziari subiti dagli hotel europei a causa dell’utilizzo prolungato da parte di Booking.com delle cosiddette clausole di “miglior prezzo” (o di “parità tariffaria”) tra il 2004 e il 2024. Queste clausole, ora rimosse in ottemperanza al Digital Markets Act dell’UE, impedivano agli hotel di offrire prezzi inferiori o condizioni migliori sui propri siti web o su altre piattaforme di prenotazione, alterando la concorrenza e gonfiando le commissioni.
  3. Base Legale: la causa fa seguito a una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del settembre 2024 che ha confermato che le clausole di parità tariffaria rientravano nell’ambito del diritto della concorrenza dell’UE e le loro implicazioni potevano essere valutate come anticompetitive.
  4. Partecipazione:
    • Hotel: hanno aderito oltre 10.000 hotel in tutta Europa. La scadenza per l’adesione degli hotel era stata prorogata al 29 agosto 2025 (tieni presente che queste date si riferiscono alle notizie che ho trovato, l’azione è successiva a quel termine).
    • Consumatori: separatamente, anche gruppi per i diritti dei consumatori olandesi, come Consumentenbond, stanno preparando una propria azione di massa per conto dei viaggiatori che ritengono di aver pagato prezzi gonfiati.
  5. Dove si svolge: il procedimento legale è coordinato e si svolgerà presso i tribunali dei Paesi Bassi (dove ha sede Booking.com).
  6. Richiesta di Risarcimento: le stime preliminari indicano che gli hotel potrebbero recuperare fino al 30% o più delle commissioni totali pagate a Booking.com nel periodo in questione (2004-2024), più gli interessi.

La difesa di Booking

L’azienda contesta le accuse, definendo le dichiarazioni delle associazioni “errate e fuorvianti” e sostenendo che la sentenza della Corte di Giustizia UE non ha stabilito che le loro clausole fossero automaticamente anticoncorrenziali, ma che dovevano essere valutate caso per caso. Afferma inoltre di non aver ricevuto una notifica formale dell’azione collettiva e che i suoi servizi hanno aiutato molti hotel a crescere. Tuttavia, è possibile che l’azienda si difenda sostenendo che le sue clausole non violano la legge, in quanto sono state modificate in passato proprio per rispettare le normative antitrust di vari Paesi.
È immaginabile una difesa di questo tipo: il modello di business basato su queste clausole ha favorito sia gli albergatori sia i consumatori, garantendo un’ampia scelta e prezzi competitivi.

Booking e la class action da 15 mila hotel: il procedimento legale si svolgerà presso i tribunali dei Paesi Bassi
Booking e la class action da 15 mila hotel il procedimento legale si svolgerà presso i tribunali dei Paesi Bassi

Redazione

La Redazione di attualita.it è composta da un team di giornalisti ed esperti che cura, verifica e pubblica i contenuti su questa testata giornalistica. Con un occhio sempre attento sui fatti più rilevanti, l'obiettivo è offrire ai nostri lettori un'informazione tempestiva, chiara e affidabile su ciò che accade in Italia e nel mondo.
SKIN:
STICKY