Vivere in Trentino: compri casa a 1€ e ne ottieni fino a 100.000€
Iniziativa in Trentino: se compri o hai la casa, e se fai un intervento di recupero sull’alloggio destinato a diventare prima casa, allora ottieni fino a 100 mila euro per andare a vivere. Scopri come fare ed in quali comuni sono le case ad 1€

Il progetto “Casa a 1 euro” è un’iniziativa nata in diversi Comuni italiani, in particolare in quelli a rischio spopolamento, che mira a rivitalizzare i centri storici e a ripopolare i borghi. In sostanza, si tratta di immobili privati, spesso fatiscenti o in stato di abbandono, che vengono messi in vendita al prezzo simbolico di 1 euro dagli attuali proprietari che vogliono disfarsene. Per quanto riguarda il Trentino, la provincia ha promosso anche iniziative proprie per contrastare lo spopolamento delle aree montane, che talvolta prevedono contributi a fondo perduto (fino a 100.000 euro o più in base al bando specifico) per l’acquisto e la ristrutturazione di immobili in determinati comuni a rischio abbandono, che non sono strettamente la “casa a 1 euro”, ma hanno obiettivi simili.
Trentino: casa a 1€ e 100.000€ di bonus
Il Trentino ti regala 100 mila euro se vai a vivere lì. In realtà non è cosi facile: in modo trasparente, l’ente locale elenca una lunghissima serie di requisiti. In particolare, se compri o hai la casa, e se fai un intervento di recupero sull’alloggio destinato a diventare prima casa, allora ottieni fino a 100 mila euro per andare a vivere in piccoli borghi dove nessuno vuole più abitare. È il progetto sperimentale lanciato dalla provincia di Trento, che punta a rivitalizzare alcune aree a rischio abbandono e sempre più spopolate. Il 30 giugno scorso si è chiusa la prima finestra per presentare domanda (la seconda si è aperta l’8 settembre) e partecipare al progetto.
Quali sono le condizioni
Ecco le condizioni principali per l’acquirente di una “casa a 1 euro” (o di immobili riqualificati con i bandi trentini) includono:
- Impegno alla Ristrutturazione: l’acquirente deve presentare un progetto di ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile entro un tempo stabilito (spesso 1 anno) e avviare i lavori entro un periodo concordato (es. 12 mesi dal permesso), completandoli in genere entro 3 anni.
- Spese a Carico dell’Acquirente: sono a carico dell’acquirente tutte le spese relative all’acquisto (notarili, catastali, ecc.) e, ovviamente, della ristrutturazione.
- Cauzione: In alcuni casi, il Comune chiede una polizza fideiussoria (tra 1.000 e 5.000 euro) a garanzia dell’esecuzione dei lavori, che viene restituita a fine lavori.
- Vincolo di Destinazione: l’immobile deve essere destinato a residenza principale o affitto a canone moderato per un certo periodo (ad esempio, 10 anni nei bandi trentini più recenti).
Per accedere al bando occorre rispettare vari requisiti. Possono fare domanda per i contributi a fondo perduto solo le persone che siano proprietarie o titolari di un immobile situato in uno dei Comuni interessati dal progetto. Il limite massimo di unità abitative per cui è possibile chiedere il contributo è stato fissato a tre e non vale per le abitazioni di tipo signorile. È obbligatorio realizzare almeno un intervento di recupero sull’alloggio destinato a diventare prima casa, da abitare o affittare a canone moderato per almeno dieci anni (così da evitare speculazioni).
Chi dovesse rispettare tutti questi requisiti può scegliere di trasferirsi in uno dei Comuni coinvolti dal progetto della provincia di Trento e ottenere un generoso contributo. I finanziamenti pubblici per il recupero edilizio coprono infatti fino al 40% delle spese di ristrutturazione (su un massimo di 200 mila euro) se l’immobile fa parte di insediamenti storici oppure del 35% per tutti gli altri casi. Se si acquista un immobile da recuperare, la Provincia concede un ulteriore contributo fino a un massimo di 20 mila, purché non superi il 20% della somma totale della compravendita. Sommando i due finanziamenti, si può arrivare a ricevere fino a 100 mila euro. Grosso modo, se rispetti i criteri in pieno, ottieni quei soldi in 10 anni.
I Comuni della Provincia Autonoma di Trento (Trentino) dove compri causa con 1 euro
Quelli che, tra il 2000 e il 2023, hanno fatto registrare il calo più consistente di abitanti. Si tratta di: Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cis, Cinte Tesino, Dambel, Frassilongo, Grigno, Livo, Luserna, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville (eccetto la località Palù di Madonna di Campiglio), Valdaone, Valfloriana, Vallarsa e Vermiglio. Quest’ultimo è recentemente diventato noto ai più grazie all’omonimo film di Maura Delpero.