
Roma, 28 luglio 2025.
Cala il sipario sul 112° Tour de France che sancisce il trionfo dello sloveno Tadej Pogacar, al quarto successo dopo il 2020, 2021 e 2024.
Quattro le tappe vinte e quattordici le vestizioni in giallo su ventuno tappe totali, con anche il primato della maglia a pois per il più forte scalatore, per il fenomeno Pogacar.
Mai in discussione, mai un momento di cedimento, per lo sloveno che ha gestito al meglio l’annunciato duello con il danese Vingegaard vincitore della Grande Boucle 2022 e 2023.
Al di là di qualche velleitario tentativo, sia sui Pirenei che sulle Alpi, il danese non è stato neanche assistito da strategie efficaci da parte del suo team, la Visma.
Nella tappa con arrivo sul Col de la Loze la Visma ha impostato un ritmo forsennato sui primi due colli per poi non avere, sull’arrivo finale in quota, nessun corridore a supportare Vingegaard nel finale, dove poi ha perso ulteriori secondi rispetto allo sloveno.
Tra i presunti favoriti della vigilia grossa delusione da parte del belga Evenepoel, al terzo ritiro, prima della fine, su sei grandi giri.
C’è qualcosa da rivedere per l’olimpionico considerando che aveva impostato la preparazione solo in funzione del Tour.
Sfortunato Van der Poel, vincitore della seconda tappa e per tre giorni in giallo, che si è ritirato per una polmonite ma che, come Pogacar, interpreta il ciclismo a 360°.
Ossia per tutto l’arco della stagione è competitivo e protagonista sia nei giri che nelle grandi classiche, interpretando il proprio sport in tutte le sue manifestazioni.
Tra le piacevoli sorprese il tedesco Florian Lipowitz, terzo nella generale e vincitore della maglia bianca quale miglior giovane sotto i 25 anni.
A seguire l’irlandese Healy, due giorni in giallo e nono nella generale, e l’olandese Arensman, dodicesimo in classifica e vincitore di due tappe con arrivi in salita.
L’esigua pattuglia italiana è stata ben rappresentata da Jonathan Milan, vincitore di due tappe e della prestigiosa maglia verde quale miglior velocista del gruppo.
Milan interrompe un digiuno, relativamente alle vittorie di tappa, di nove anni dopo Nibali nel 2016 e di quindici, dopo Petacchi, per la conquista della maglia verde.
Chiosa finale sull’ultima tappa, con arrivo ai Campi Elisi, vinta con un rabbioso finale da Wout Van Aert che sulla rampa di Montmartre ha staccato Pogacar, con Davide Ballerini ottimo secondo.
FOTO: Tour de France 2025 Vikipedia.