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Prezzi boom delle auto nuove in Italia: i numeri a giugno 2025

Le auto sono ricche di tecnologia, ma sempre più costose. Eppure la macchina era e resta il mezzo preferito

Per via delle norme UE che impongono varie tecnologie su sicurezza e ambiente, le auto sono sempre più care in Italia: questo paralizza le vendite del nuovo. Una ricerca condotta da Aniasa (l’Associazione che rappresenta i servizi di mobilità in Confindustria) e Bain & Company rivela un divario significativo tra l’incremento dei costi delle auto e la crescita dei redditi familiari, rendendo l’acquisto di un’auto nuova un lusso per molti.

Prezzi auto alle stelle

Il dato più significativo dello studio è il confronto tra l’andamento dei prezzi delle auto e quello dei redditi familiari. Dal 2013 a oggi, il prezzo medio di un’auto è aumentato del 52% (passando da 19.000 a 30.000 euro a parità di mix), mentre i redditi familiari sono cresciuti solo del 29% (da 29.000 a 38.000 euro). Questo “disaccoppiamento” è evidente soprattutto dal 2020 in poi, creando un divario sempre più profondo che allontana l’auto dall’essere un bene di massa.

La Cina è vicina

L’elevato costo e l’incertezza economica globale sono i principali ostacoli all’acquisto. Quasi 2 italiani su 3 hanno annullato o posticipato l’acquisto di un’auto nuova: il 32% in attesa di un calo dei prezzi e il 33% per problemi di reddito. Il fattore prezzo è talmente influente da essere il motivo principale (35%) per cui viene scelta un’auto nuova cinese/asiatica. Sebbene il 42% degli italiani preferisca ancora un brand europeo, il 23% è aperto alle proposte cinesi, percepite da molti come di buona qualità (30%) o scelte per altri motivi (35%).

I numeri dell’auto

L’utilizzo dell’auto come mezzo di spostamento abituale è balzato dall’72% nel 2023 all’80% nel 2024, superando ampiamente il 69% del 2020. Tuttavia, questo non si traduce in un aumento delle vendite di auto nuove. Anzi, la percentuale di consumatori che non ha neanche preso in considerazione l’acquisto di un veicolo nuovo è salita di 5 punti percentuali in un solo anno, raggiungendo il 62% nel 2024. Ciò indica una chiara preferenza per l’usato o per mantenere più a lungo l’auto attuale.

“I crescenti costi dell’auto, come testimonia questa ricerca, stanno rendendo questo bene sempre meno accessibile ad ampie fasce di consumatori, che preferiscono tenere la propria vettura in attesa di tempi migliori o di valutare formule alternative, economicamente più sostenibili”, ha commentato Alberto Viano, Presidente Aniasa. “Il noleggio si conferma oggi, anche per i privati, uno strumento di democratizzazione all’auto, che rende possibile attraverso un canone mensile più accessibile utilizzare una vettura di ultima generazione, a ridotte emissioni e dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza. Oggi sono oltre 170.000 i privati (con e senza P.IVA) che hanno scelto di rinunciare all’acquisto dell’auto per affidarsi al noleggio”.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
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