Maturità 2025 tra storia, attualità e speranza per il futuro
Oltre mezzo milione di studenti italiani ha varcato oggi le porte delle scuole per affrontare l'esame di Maturità, un rito di passaggio che segna la fine di un ciclo e l'inizio di un nuovo capitolo

Un momento di tensione e aspettativa, ma anche di celebrazione del percorso scolastico compiuto: è l’esame di Maturità. Oltre mezzo milione di studenti italiani ha varcato oggi le porte delle scuole per affrontarlo. La prima prova, quella di italiano, ha offerto un ventaglio di tracce che spaziano dalla letteratura alla storia, dall’attualità alla riflessione filosofica, ponendo gli studenti di fronte a figure iconiche come Paolo Borsellino e Pier Paolo Pasolini, e a tematiche di stringente rilevanza sociale.
Maturità 2025: dialogo con il passato e il presente
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha svelato in diretta televisiva i codici alfanumerici che hanno permesso l’apertura dei plichi telematici contenenti le tracce. Un momento clou per l’intera nazione, che ha visto milioni di genitori, docenti e curiosi seguire con attenzione l’inizio di questo importante appuntamento.
Le indiscrezioni hanno rapidamente confermato la presenza di autori e temi di grande spessore:
- “I giovani, la mia speranza” un messaggio del giudice Paolo Borsellino: Una traccia che invita i ragazzi a riflettere sul ruolo dei giovani nella costruzione di una società più giusta, prendendo spunto dalla visione di un magistrato che ha sacrificato la vita per la legalità. Un’occasione per esplorare i valori civili e l’impegno sociale, analizzando l’eredità di una figura simbolo della lotta alla mafia.
- “Gli anni trenta, il decennio che sconvolse il mondo” di Piers Brendon: Questa traccia proietta gli studenti in un periodo storico cruciale, denso di trasformazioni politiche, sociali ed economiche che hanno plasmato il XX secolo. Dalla crisi del ’29 all’ascesa dei totalitarismi, dal consolidamento delle ideologie ai prodromi della Seconda Guerra Mondiale, gli “anni trenta” rappresentano un laboratorio di eventi e idee la cui comprensione è fondamentale per interpretare il mondo contemporaneo.
- “Un quarto d’era (geologica) di celebrità” di Telmo Pievani: Il testo del filosofo della scienza Pievani stimola una riflessione sulla celebrità, la sua effimera natura e il suo impatto sulla società moderna. In un’epoca dominata dai social media e dalla ricerca spasmodica della visibilità, questa traccia invita a interrogarsi sul significato della notorietà, sui suoi meccanismi e sulle implicazioni etiche e culturali.
- “Rispetto” – parola dell’anno. Il testo su cui lavorare sarebbe di Riccardo Maccioni pubblicato sul quotidiano Avvenire nel dicembre scorso: Un tema di strettissima attualità. La scelta di “Rispetto” come parola dell’anno 2024 da parte dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani sottolinea la sua “estrema attualità e rilevanza sociale”. Questa traccia spinge i maturandi a esplorare il significato profondo del rispetto nelle sue molteplici sfaccettature: rispetto per sé stessi, per gli altri, per l’ambiente, per le diversità culturali e di pensiero. Un’opportunità per elaborare un testo argomentativo sui valori della tolleranza, dell’inclusione e del dialogo.
- Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Tomasi di Lampedusa: La presenza di questi due giganti della letteratura italiana conferma l’attenzione del Ministero verso il patrimonio culturale del nostro Paese. Se Pasolini offre spunti per un’analisi critica della società, dei suoi mutamenti e delle sue contraddizioni, con il suo sguardo acuto e spesso profetico sulle periferie esistenziali e sociali, Tomasi di Lampedusa con “Il Gattopardo” invita a riflettere sui temi del cambiamento e della conservazione, della tradizione e della modernità, con la celebre massima “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.
La varietà delle tracce mira a valorizzare le diverse inclinazioni degli studenti, permettendo loro di esprimere al meglio le proprie capacità di analisi, sintesi e argomentazione su temi che spaziano dalla letteratura alla storia, dalla filosofia all’attualità.
Incoraggiamenti ufficiali
L’inizio della Maturità è stato accompagnato da un coro di auguri e incoraggiamenti dalle più alte cariche dello Stato. Il Ministro Valditara, ai microfoni di RTL 102.5, ha rivolto un messaggio di fiducia e consapevolezza agli oltre 500mila maturandi: “L’augurio che io faccio a loro è, innanzitutto, un augurio di un grande successo in questo esame di Maturità. Ognuno di loro ha una ricchezza che va scoperta e va valorizzata. Ognuno di loro ha una straordinaria forza, ha una straordinaria bellezza. Devono solo esserne consapevoli, affrontare con serenità, ma anche con forte consapevolezza questo percorso.” Ha inoltre sottolineato come l’esame sia un trampolino di lancio verso il mondo universitario o del lavoro, un momento per acquisire quella “maturità che dovrà essere sempre più l’oggetto di questo esame di Stato”.
Anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha voluto far sentire la sua vicinanza agli studenti, pubblicando un video sui social: “In bocca al lupo a tutti gli studenti che stanno per affrontare la maturità. Forza ragazzi!”. Meloni ha riconosciuto l’ansia e la stanchezza dei ragazzi (“Avete dormito poco, avete mille pensieri”), ma ha anche enfatizzato il valore del loro percorso: “siete pronti, perché dietro di voi ci sono anni di studio, impegno, fatica e anche tanti sogni. Fate un bel respiro, arrivate a testa alta, date il massimo, siate fieri di voi stessi. Vi mando un grande in bocca al lupo. Forza ragazzi, siete il nostro orgoglio”.
Questi messaggi, carichi di ottimismo e riconoscimento, mirano a infondere serenità e fiducia in un momento che, per molti giovani, rappresenta un primo vero banco di prova con il mondo esterno.
La Generazione Z alla Prova
La Maturità di quest’anno vede protagonisti i ragazzi della Generazione Z, una coorte demografica cresciuta con l’intelligenza artificiale, gli smartphone e una costante connettività. Questo esame, pur mantenendo la sua struttura tradizionale, si confronta inevitabilmente con le nuove modalità di apprendimento e di approccio alla conoscenza di questa generazione.
Non è un caso che tra le discussioni più animate ci sia anche quella sull’impatto dell’intelligenza artificiale e degli smartphone sulla didattica e sull’esame stesso. Se da un lato la tecnologia offre strumenti inediti per la ricerca e la fruizione delle informazioni, dall’altro solleva interrogativi sulla capacità di pensiero critico e di elaborazione autonoma degli studenti. La Maturità, in questo senso, diventa anche un test sulla capacità di districarsi in un mondo sempre più complesso e digitalizzato, mantenendo salda la propria identità intellettuale.
I “riti” della Generazione Z, fatti di condivisione sui social, ricerca immediata di informazioni e una costante interazione digitale, si scontrano con la solitudine della prova scritta, ma al contempo possono rappresentare un bagaglio di competenze trasversali utili ad affrontare la complessità delle tracce.
Uno sguardo al quadro generale
Mentre gli studenti sono alle prese con la prima prova, il resto del mondo continua il suo incessante moto, con notizie che spaziano dall’economia alla politica internazionale.
Sul fronte economico, le aperture dei mercati finanziari hanno mostrato un leggero rialzo per la Borsa di Milano (+0,17%) e per le Borse europee, che guardano con attenzione alle decisioni della Federal Reserve. Lo spread sui Titoli di Stato italiani ha aperto in lieve rialzo, un indicatore che viene costantemente monitorato per valutare la fiducia degli investitori nell’economia del Paese. Il Ministro dell’Economia, Giorgetti, ha richiamato l’attenzione sull’impatto della demografia sulla sostenibilità dei conti pubblici, un tema cruciale per il futuro finanziario del Paese.
A livello internazionale, le dichiarazioni della politica estone Kallas sulla Russia che “si arma per aggressione di lungo termine” e le parole di Katz sull’Iran, che invoca un “Tornado su Teheran” per far cadere le dittature, dipingono un quadro geopolitico teso e in continua evoluzione. Questi eventi sottolineano la persistente instabilità in diverse aree del mondo e la necessità di una costante attenzione diplomatica.
La cronaca, nel frattempo, ci riporta notizie di varia natura: dal sovraffollamento carcerario (con il 122% di occupazione e oltre il 60% dei detenuti non ancora condannati) alle trattative politiche per le regionali, dal dibattito sull’eutanasia (con la Consulta chiamata a decidere) allo sciopero nazionale dei treni previsto per il 19-20 giugno, che impatterà sulla mobilità di migliaia di persone. La scienza ci offre spunti interessanti sui “nanoaghi” che potrebbero sostituire le dolorose biopsie tumorali, un progresso significativo nella diagnostica medica.
Infine, le ultime battute del G7 con l’abbandono anticipato di Trump e le sue dichiarazioni su Macron (“non sa di cosa parla, sbaglia sempre”) e le sue avvertenze a Teheran con il sostegno militare a Israele, evidenziano le dinamiche complesse e spesso imprevedibili della diplomazia internazionale.