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Putin contro alcuni leader europei: “Quegli idioti si fanno male con le loro stesse sanzioni”

Putin definisce “deficienti” alcuni leader UE, senza fare nomi: così il presidente russo durante un incontro con i membri della Delovaya Rossiya (Russia degli Affari), che rappresenta migliaia di piccole e medie imprese

Il presidente russo Vladimir Putin attacca alcuni leader europei, senza fare nomi: “Quegli idioti si fanno male con le loro stesse sanzioni”. Così il numero uno del Cremlino ieri durante un incontro con i membri della Delovaya Rossiya (Russia degli Affari), che rappresenta migliaia di piccole e medie imprese. Le dichiarazioni del presidente russo seguono le minacce della coalizione dei cosiddetti “Volenterosi” di inasprire le sanzioni. Recentemente l’Unione Europea ha rinnovato le sanzioni individuali contro la Russia, estendendole fino al 15 settembre 2025, nonostante le resistenze di alcuni Stati membri come l’Ungheria.

Putin definisce “deficienti” alcuni leader UE

Non si può avere paura di nuove sanzioni, ma bisogna essere preparati a tutto: non si può avere paura. Chi comincia ad avere paura perderà subito tutto. Dobbiamo ovviamente tenerlo presente: possono fare ciò di cui parlano pubblicamente. E noi, ovviamente, dobbiamo almeno minimizzare le conseguenze negative. Sembra che non faranno mai questo o quello perché li danneggia. Ma lo fanno, quegli idioti – oh, scusatemi, vi prego”, le parole di Putin.

Gli Stati Uniti continuano a comprare uranio russo

Gli Stati Uniti continuano ad acquistare combustibile nucleare russo, ha dichiarato il Putin. “Nonostante tutto, gli Stati Uniti hanno agito in modo molto pragmatico, senza dimenticare se stessi. Continuiamo a fornire combustibile nucleare agli Stati Uniti. Perché? Perché è redditizio”.

Gli Stati Uniti avevano precedentemente limitato le importazioni di uranio russo (fino al 2027 incluso) e prevedono di interrompere l’importazione di prodotti russi a base di uranio a partire dal 2028. La Russia ha risposto limitando temporaneamente le esportazioni di uranio arricchito verso gli Stati Uniti o quelle derivanti da contratti di commercio estero con persone registrate nella giurisdizione statunitense. Le restrizioni prevedono un’eccezione: le spedizioni sono possibili in base a licenze una tantum rilasciate dal Servizio Federale per il Controllo Tecnico e delle Esportazioni.

Rosatom – il più grande produttore di elettricità in Russia – non ha rivelato la quantità di uranio esportata nel 2023 (l’azienda statale e la sua divisione combustibili devono ancora pubblicare il rapporto del 2024), osservando solo, nel rapporto del 2023, che rappresentava il 17% del mercato globale del combustibile nucleare.

Lavrov guiderà la delegazione russa ai colloqui di Istanbul

Sarà il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a guidare giovedì la delegazione russa ai colloqui di Istanbul sull’Ucraina. Lo scrive il giornalista ucraino filorusso Yuri Podoliaka citando il sito Kp.

Se dovesse essere davvero Lavrov a guidare la delegazione, significherebbe che Putin diserterà l’appuntamento con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, cui avrebbe potuto partecipare anche il presidente americano Donald Trump.

La delegazione comprenderà anche il consigliere del presidente della Federazione Russa per la politica estera Yuri Ushakov”, ha spiegato.

Si infiamma la partita a due: da una parte l'Ucraina con l'UE; dall'altra la Russia
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Zelensky: “Putin non vuole che la guerra finisca”

“Penso che Putin non voglia che la guerra finisca, non voglia un cessate il fuoco, non voglia negoziati”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa a Kiev.

Zelensky ha chiesto di imporre un pacchetto di sanzioni più incisivo se Putin respingerà la richiesta di un incontro in Turchia questa settimana. “Questo dovrebbe essere il pacchetto di sanzioni più forte”, ha dichiarato, aggiungendo che un eventuale rifiuto di Putin all’incontro sarebbe un chiaro segnale che non hanno intenzione di porre fine alla guerra.

Trump manda i suoi due inviati speciali a Istanbul

Per il Kiev Indipendent, invece, gli inviati speciali del presidente Trump, Steve Witkoff e Keith Kellogg, andranno a Istanbul per possibili colloqui di pace tra Ucraina e Russia. La Tass cita il vice capo del ministero degli Esteri russo Sergei Ryabkov, secondo il quale è previsto un nuovo round di negoziati tra Russia e Stati Uniti. La sua attuazione dipenderà dall’attuazione degli accordi già raggiunti dalle parti.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
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