Politica

Processo Ruby – La Cassazione conferma l’assoluzione di Silvio Berlusconi

Berlusconi silvioEd ora?

Roma, 11 Marzo – Dopo la famosa telefonata fatta da Berlusconi tra il 27 e il 28 maggio 2010, per la presenza nella Questura di Milano di Karima El Marough, ormai più nota come ‘Ruby’, fermata per un furto avvenuto in altra data, ed in cui parlò con il capo di gabinetto, Pietro Ostuni, indicandola come ‘nipote del presidente egiziano Mubarak’, l’allora premier venne ‘tritato’.

Il 14 gennaio 2011, dalla Procura di Milano partirono una serie di ordini di perquisizioni negli appartamenti, concentrati nel residence di via Olgettina, delle ospiti a Villa San Martino.

Il 9 febbraio, il Presidente del  Consiglio riceve l’invito a comparire. Non presentandosi, e sulla base di “prove evidenti”, la Procura chiese il processo con rito immediato. Il 15 febbraio il gip Cristina Di Censo lo rinviava a giudizio. Il 6 aprile 2011, cioè nemmeno due mesi dopo, iniziava il dibattimento. Il 19 ottobre 2012, Berlusconi rendeva in aula dichiarazioni spontanee: ”E’ mostruosa l’opera di diffamazione nei miei confronti e nei confronti delle mie ospiti. La mia condanna è già decisa”. Dopo le elezioni elettorali svoltesi in pieno processo e perse, il 13 maggio 2013, a termine della requisitoria, la Procura chiedeva la condanna a 6 anni di carcere, altrettanti di interdizione legale e interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il 24 giugno 2013,  il Tribunale condannava ed aggravava la condanna di Silvio Berlusconi a 7 anni di reclusione, uno in più rispetto alla richiesta, contestandogli la concussione non per induzione ma per costrizione e prostituzione minorile..

Proposto l’appello con un nuovo collegio di difesa tecnica,  il 20 giugno 2014 prendeva l’avvio del processo  dinanzi alla seconda corte d’Appello di Milano. L’8 luglio 2014,  il verdetto di assoluzione per entrambi i capi di imputazione. Il presidente del collegio, in palese disaccordo con la decisione del collegio, si dimise. La Procura Generale di Milano, ravvisando illogicità nella motivazione di secondo grado, fece ricorso in Cassazione.

In Cassazione, il P.M. Scardaccione, nella sua durissima requisitoria, tra l’altro, ha definito  “l’episodio nel quale Berlusconi dice che Ruby è la nipote di Mubarak è degno di un film di Mel Brooks: episodio per il quale ci ha riso dietro il mondo intero”.

Ieri sera, poco prima della mezzanotte e dopo ben nove ore di camera di consiglio, la Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione, che diventa così definitiva, di Silvio Berlusconi nel processo Ruby, cancellando la condanna e l’interdizione.

Speriamo che Berlusconi, al film di Mel Brooks,  non ripeta la battuta fatta a Schultz, sul  “kapò”!

Nel frattempo, Berlusconi è stato dichiarato decaduto da Senatore della Repubblica e privato del titolo di Cavaliere. Dopo la sparizione giudiziaria della ‘Balena Bianca’, con questi processi, è quasi sparita ‘Forza Italia’ e i transfughi, ma senza reato in questo caso, dal Pdl.

Ed ora?

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