Serie A. 20ma giornata. I tifosi traditi
Il Milan vince a Genova, la Juve batte il Chievo. Ma tiene banco il caso Piatek.
Roma, 20 gennaio – La Juve continua la sua corsa solitaria in testa alla classifica: 3-0 al Chievo con i gol di D.Costa, Can e Rugani e via andare. La notizia della partita è il rigore parato da Sorrentino a C.Ronaldo. Una bella medaglia per l’esperto portiere clivense. Il Milan vince 2-0 in casa del Genoa con i gol di Borini e Suso e sale di nuovo al quarto posto scavalcando la Roma. Ma la prima pagina è per gli assenti Higuain e Piatek. Il primo è in procinto di raggiungere il suo ex allenatore Sarri al Chelsea, il secondo di passare proprio al Milan per sostituirlo. Il Genoa, senza il bomber che lo ha tenuto a galla nel girone di andata anche dopo gli inopinati cambi di panchina voluti da Preziosi che lo hanno disintegrato, ha le polveri bagnate e alla fine è naturale che i tifosi contestano. Come si può dare loro torto? Il calcio esiste perché c’è chi lo segue. Non si possono dare ai tifosi degli idoli per poi cederli appena si affermano, senza neanche fargli finire la stagione con la maglia con cui l’hanno iniziata. Perché i tifosi, agli idoli, intanto si sono affezionati e se glieli togli sul più bello, a campionato in corso, poi è logico che si sentono traditi. Continuando così il giocattolo calcio si smonta, perché si fonda sulla passione della gente che paga gli abbonamenti alle televisioni e il biglietto allo stadio. Se questa si stanca (o la si fa stancare impedendole di sognare con i propri beniamini), non entrano più i soldini che reggono tutto e tutto finisce. Perché, sia chiaro, il calcio si regge sui soldi e sulla passione (che li fa spendere) dei tifosi. Se si perdono loro, addio. Ma quando lo capiranno i dirigenti che comandano l’italico pallone?