Tematiche etico-sociali

Dopo 76 anni, incontro telematico fra Giuseppe Palagi e Luigi Solinas, gli ultimi due Leoni Carabinieri Reali Paracadutisti, reduci della battaglia di Eluet El Asel del 1941. VIDEO AMPIA GALLERIA FOTOGRAFICA

palagi solinasCronaca di un evento ormai irripetibile.
(foto di Guglielmo Biestra)
Lammari (Lucca), 19 novembre 2017 – Il 12 aprile dello scorso anno, con gli autori del libro “Il Tenente Colonnello dei Carabinieri Reali Edoardo Alessi – un Eroe dimenticato,  Valdostano – L’Uomo che scrisse la prima pagina eroica del Paracadutismo Italiano” Pietro Buttiglieri e Michele Maurino, ambedue Luogotenenti dei Carabinieri in congedo,  rintracciammo a Capannori, in provincia di Lucca,  quello che, definimmo “forse”  l’ultimo superstite della battaglia di Eluet El Asel, il Carabiniere Reale Paracadutista Giuseppe Palagi, classe 1915.
Fu un incontro veramente emozionante, con quell’Uomo che a 101 anni, era ancora un Carabiniere Reale: lo dimostrò quando parlando del suo Comandante di Battaglione Paracadutisti  Maggiore Edoardo Alessi,  si mise automaticamente sull’attenti. Ed ancora di più, quando gli facemmo vedere il suo quadro, una pittura ad olio ed il suo medagliere.
Il nostro articolo, proprio per questo, lo titolammo “Incontro con la Storia. Reduce Carabiniere Reale Paracadutista Giuseppe Palagi“, nato il 19 novembre 1915.
Palagi era fra le poche  mancate  vittime predestinate  perchè ad Eluet El Asel, il 19 dicembre 1941, i quattrocento Carabinieri Reali paracadutisti furono chiamati personalmente da Rommel per  istituire un caposaldo al fine di proteggere, ad oltranza, la ritirata delle truppe italo-tedesche dell’Afrika Korps dall’avanzata degli inglesi. E  riuscirono  a fermarli. Dopo aspri combattimenti,  impari per uomini e mezzi, messe in salvo le truppe italo tedesche, giunse finalmente l’ordine di ripiegare.
Per proteggere la ritirata dei commilitoni sopravissuti e distruggere quel poco che era rimasto, sul posto rimasero 40 Carabinieri Reali Paracadutisti.  Dopo violentissimi scontri, solamente 23 Carabinieri sopravvissero e fra loro Giuseppe Palagi, poi fatto  prigioniero e trattenuto per 5 lunghi anni.
Di Loro, Radio Londra, disse “I Carabinieri si sono battuti come leoni. Mai i reparti inglesi avevano incontrato in Africa una così accanita resistenza”.
Per quell’eroico episodio,  il 14 giugno 1964, la Bandiera dell’Arma  è stata insignita della Medaglia d’Argento al Valor Militare.
A Settembre,una bellissima notizia: il gruppo “Esse quam videri” creato dal Carabiniere Paracadutista in congedo Nunzio Rotunno e composto da ex appartenenti al 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”, aveva rintracciato a Osilo (Sassari), Luigi Solinas,   l’altro  Carabiniere Reale Paracadutista facente parte dei 23 sopravvissuti e che era riuscito a superare le linee inglesi ricongiungendosi poi al Battaglione Carabinieri Paracadutisti.
Solinas è stato  ricordato con le Associazioni d’Arma e festeggiato il 29 settembre 2017 alla  presenza del Generale di Brigata Paolo Nardone, comandante della Legione Carabinieri Sardegna.
Accertato che i due commilitoni, all’epoca effettivi Solinas alla 1^ Compagnia  e Palagi alla  2^ Compagnia, dopo la battaglia di Eluet El Asel  non si erano più incontrati, in considerazione dell’imminente compleanno del Carabiniere Reale  Paracadutista Giuseppe Palagi, con Pietro Buttiglieri, Michele Maurino  e l’ “Esse quam videri”,  è stata condivisa l’idea di festeggiarlo creando un evento ad hoc, proponendone l’incontro fra i due, seppure in maniera telematica.   La proposta è stata condivisa  dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, evento  seguito personalmente dal Sottocapo di S.M. Generale di Divisione  Enzo Bernardini.
Domenica 19 novembre, a Lammari di Cappannori, nella locale Parrocchia,  si è svolta la celebrazione della Messa officiata da Don A. Romani e conclusa con la preghiera dei Paracadutisti e la preghiera del Carabiniere alla “Virgo Fidelis” patrona dell’Arma. 
Alla funzione, oltre al Carabiniere Reale Paracadutista  Giuseppe Palagi con i famigliari e i fedeli del luogo, hanno partecipato l’assessore Guido Angelini  in rappresentanza del Sindaco fuori sede, il Ten.Colonnello Andrea Corinaldesi in rappresentanza del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Colonnello Alessandro Borghesi Comandante del Centro Addestramento Paracadutismo (CAPAR), il Maggiore  CC. Trombetta Comandante la Compagnia di Lucca, il Tenente Picchi in  Rappresentanza del  COMFOSE (Comando Forze Speciali) di Pisa, il Maresciallo  “A” s UPS Alessandro Di Seri, in rappresentanza del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti,  i Comandante delle Stazioni Carabinieri di Capannori e di Lammari, i labari  delle Associazioni Paracadutisti, dell’Associazione Carabinieri  in congedo, dell’Associazione Combattenti e Reduci di Lucca e Lammari, un folto numero di Carabinieri in congedo appartenenti al
1° Btg. Carabinieri Paracadutisti “Esse Quam Videri”.
Presente a Lammari anche  il Luogotenente CC in congedo Pietro Buttiglieri, coaffidatario del medagliere del T.Colonnello Edoardo Alessi, che ha portato unitamente ad una pergamena consegnata dai reduci del I° Battaglione Carabinieri alla vedova del Colonnello, assassinato a Colombera di Sondrio il 26.4.1945.
Al termine della funzione religiosa, i convenuti hanno raggiunto l’adiacente sala parrocchiale dove alle 12, è stato avviato il video collegamento con Osilo, dove attendeva il Carabiniere Reale Paracadutista Luigi Solinas, affiancato dalla moglie, e dalle figlie Nina, Francesca e Maria, alla presenza del Colonnello   Luca Corbelotti Comandante Provinciale dei Carabinieri di Sassari, del Tenente Fabrizio Ricciardi           comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassari e del Maresciallo   Roberto Baiardo  Comandante della Stazione di Osilo, volendo condividere il particolare momento con il suo nucleo famigliare ed i rappresentanti dell’Arma.
Emozione sul volto di tutti, nel guardare le espressioni dei due Leoni d’Africa nel rincontrarsi con lo sguardo dopo ben 76 anni, lasciatisi a Eluet El Asel dopo un cruento combattimento con le soverchianti forze inglesi ed ignorando ambedue il destino dell’altro. Momento di commozione seppure ben controllata da uomini d’acciaio, dei due commilitoni e i parenti presenti ad assistere a questo evento ormai unico. Ad Osilo, sempre fuori campo, anche  la cognata di Luigi Solinas, fan sfegatata del leone Luigi e dei Carabinieri Paracadutisti.
Così, davanti l’occhio della webcam di Lammari,   il Ten. Col. Corinaldesi ha consegnato  a Giuseppe Palagi una piccola lucerna da Carabiniere di cristallo, quale dono simbolico del Comandante Generale, aprendo e leggendo la lettera a Lui indirizzata a firma del Generale di Corpo d’Armata Tullio del Sette.
A Osilo, è stato il Colonnello Corbelotti a consegnare la lucerna  al leone Luigi Solinas. L’alto ufficiale ha quindi aperto e letto, consegnandogliela poi, la lettera del Generale Del Sette, mentre i due vecchi camerati, si salutavano e guardavano con le lacrime agli occhi.
Sono quindi state  visionate  due pagine da inserire nel libro “1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti  Livorno “, con le foto dei Nostri Reduci, all’epoca del corso di paracadutismo.
Attraverso la web, anche  Solinas ha potuto vedere il medagliere del suo Comandante Edoardo Alessi e la pergamena portati appositamente da Aosta. Nel viso di Solinas e di tutti i presenti, un velo di tristezza… Chi sa quanti ricordi hanno attraversato la  mente del Leone Paracadutista …
Poi, dalla Sardegna, l’apertura di una bottiglia di spumante da parte della famiglia Solinas, con brindisi, per festeggiare il compleanno di Giuseppe e il loro “ritrovamento” ed i saluti dei due Paracadutisti e dei presenti.
Dopo l’interruzione del contatto web, a Lammari l’incontro è proseguito con  l’Inno Nazionale e quidi l’omaggio al festeggiato da parte dello scrittore Giuseppe della Maria, del suo libro “Ritratti di Centenari Toscani”.
Nella circostanza, il Colonnello Alessandro Borghesi ha consegnato al Carabiniere Reale Giuseppe Palagi, il brevetto di paracadutista, conseguito nel 1941 e mai ritirato, con un fermacarta in peltro del Centro Addestramento Paracadutisti.
Il Maresciallo Di Seri, in rappresentanza del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti, gli ha consegnato un attestato del Reggimento Tuscania e una lettera di ringraziamento  del Comandante.
La Sezione Carabinieri Paracadutisti “Enzo Fregosi”, ha consegnato il brevetto d’oro applicandoglielo direttamente sulla giacca, con un cd contenente le musiche e canzoni dei Paracadutisti.
L’Associazione Nazionale CC. Paracadutisti Tuscania di Genova, gli ha consegnato una pergamena con la trascrizione della   “Preghiera del Paracadutista”.
È stato poi il momento di una nuova eccezionale sorpresa: al Carabiniere in congedo Giuseppe Palagi, è stata fatta togliere la bustina dell’Arma in congedo, per indossare il basco amaranto da Paracadutista.  Quindi, Testi Gian Luigi, Carabiniere Paracadutista, erede di quel Battaglione dei nostri Reduci ha prelevato un quasi introvabile  basco grigio-verde, originale ed in uso ai paracadutisti nel 1941, con la fiamma con all’interno della granata il monogramma “V” “E” di Vittorio Emanuele, consegnandolo al Colonnello Borghesi (quale Comandante della Scuola Paracadutisti) che, a sua volta, l’ha dato al Ten. Col. Corinaldesi (rappresentante del Comando Generale). Questi l’ha passato al Maresciallo Di Seri (rappresentante del Reggimento CC. Tuscania) completando quindi il passaggio di “assegnazione”. Il Col. Borghesi e il T.Col. Coraldinesi  hanno quindi tolto dalla testa di Palagi il basco amaranto e Di Seri gli ha calzato quello in uso ai tempi della guerra. Il basco amaranto, è stato  da Giuseppe Palagi, con evidente gioia, affidato al nipote Marco,  fra l’applauso di tutti i presenti.
È impressionante ed invito ad osservare lo sguardo e l’espressione assunta da Giuseppe Palagi, dopo aver indossato il basco grigio-verde.. Chi sa quali scene e ricordi gli sono riapparsi nella mente di quei tragici momenti,  riacquistando la gioia negli occhi e nel volto, nel consegnare al nipote il basco amaranto…
Per dovere di cronaca, mentre la sala era ancora quasi vuota, non nascondo che osservando quel basco ormai quasi  unico con la  cifra del Re, non ho resistito alla tentazione e – abusivamente – l’ho calzato, facendomi una foto ricordo.
La foto dell’attivissimo  e legato Gruppo Carabinieri Paracadutisti “Esse quam videri” e infine quella di  tutti i presenti per celebrare il Reduce,  hanno concluso le modalità ufficiali di celebrazione del 102 compleanno del Carabiniere Reale Paracadutista Giuseppe Palagi.
Per noi organizzatori, la soddisfazione di aver ottenuto che questi Eroi dimenticati, abbiano ricevuto un pensiero del loro Comandante Generale, che con il simbolico dono della lucerna da Carabiniere ed una lettera a sua firma, li ha gratificati facendo dimenticare la totale assenza dello Stato nei loro confronti.
Ed a proposito di assenza, è stata notata anche la mancanza di un semplice scritto  da parte della Presidenza dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo… uno scivolone … Peccato!
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