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Racconti di sport. Forza Roma, Forza Lando

fiorini racconti“Forza Roma, Forza Lupi. Questa è l’ora de mostra’ quanto valemo. Forza Lupi, Forza Roma, quando entrate in campo er core ce se infoca. Noi c’avemo er core grosso, mezzo giallo e mezzo rosso. Er tifoso romanista dei tifosi è sempre er più”.
Roma, 10 dicembre 2017 – Quando cominciammo a sentire l’inno di Lando Fiorini allo Stadio Olimpico prima delle partite della Roma era il 1978 e lì per lì ci rimanemmo male, lo confessiamo, attaccati come eravamo (e come siamo) a “Roma Roma Roma” di Venditti. Uno degli inni più belli del mondo per molti tifosi, non solo romanisti.
Poi, però, questa canzone del cantore di Roma Lando Fiorini cominciò ad entrarci in testa e a piacerci sempre di più, anche perché portava bene.
Con le sue note diffuse dagli altoparlanti dello stadio, infatti, la Roma cominciò ad uscire dal limbo di metà classifica e a diventare forte davvero. Prima vinse due Coppe Italia (1980 e 1981), poi addirittura lo scudetto dell’83, che due anni prima le era stato negato solo dal famoso gol annullato a Turone in casa della Juve.
Il presidente Viola (il più grande della storia della Roma), l’allenatore Nils Liedholm, il capitano Di Bartolomei, il “divino” Falcao, il “bomber” Pruzzo, l’inarrivabile Bruno Conti, il carro armato Ancelotti, “Hulk” Nela, Aldo Maldera e il “para rigori” Tancredi. I campioni di un’epopea giallorossa iniziata proprio con le note di “Forza Roma, Forza Lupi”, che fu l’inno della Roma dal 1978 al 1983.
Vinto lo scudetto più amato dalla gente giallorossa che ha avuto la fortuna di viverlo (compreso il vostro umile scrivano) l’inno di Lando andò in pensione, lasciando il posto a quello, ripetiamo immensamente bello, di Venditti.
Ma Lando ha sempre vissuto con la soddisfazione di aver portato davvero bene alla sua Roma, che con lui fu di nuovo Campione, oltre che Magica.
E quando oggi, una mezzora prima delle partite casalinghe dei giallorossi, le note del suo inno risuonano allo stadio, la curva lo canta ancora. Soprattutto quando dice “noi c’avemo er core grosso, mezzo giallo e mezzo rosso”.
Proprio come lo aveva lui, il nostro Lando, il cantore di Roma, per il quale, come diceva sempre, questa era “madre, sorella, moglie e amante”. Forza Roma, allora.
E Forza Lando.
E quando la prossima volta canteremo il tuo inno, penseremo ancora a te, come faremo sempre in futuro.
Grazie a quelle note, per noi oggi meravigliose, perché ci ricordano l’età più bella, l’adolescenza e la gioventù, sarai sempre con noi.

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